PESCARA – Pubblico attento e numeroso, grandi protagonisti sul palco, scommesse artistiche riuscite. Questo è il risultato della seconda e bella edizione del Pescara Liberty Festival. Un’iniziativa culturale che ha messo insieme coraggio e creatività, offrendo un programma impreziosito da prime assolute ideate appositamente per il festival e che ha ricevuto le attese conferme.
“Abbiamo avuto il piacere di ospitare circa 500 partecipanti per ogni sera – dichiara il direttore Sergio Rendine –. Equivale a dire almeno 3500 persone. Ma oltre alla quantità voglio sottolineare la qualità del nostro pubblico, fatto di persone attente che hanno seguito e partecipato con vivo interesse, dimostrato ad esempio, anche dalla voglia di intrattenersi a fine spettacolo”.
Il Pescara Liberty Festival 2022 si è svolto all’Aurum dal 24 al 30 luglio scorsi, realizzando un sogno del suo indeatore, Sergio Rendine, e onorando l’impegno preso dall’amministrazione Masci con il supporto, quest’anno, del Consiglio regionale. Inoltre, con questa apprezzata seconda edizione, il Pescara Liberty Festival è entrato a tutti gli effetti nel Festival Dannunziano, diventandone la sua sontuosa anteprima.
Il festival si è aperto con uno suggestivo spettacolo intitolato Fantasia di luci, acqua e fuoco danzanti, per non dimenticare l’incendio della Pineta dannunziana. Su musica da Passio et Resurrectio di Sergio Rendine, da un disco Naxos. Numerosissimi i partecipanti.
Lunedì è stata la volta di Luna d’Estate, un originale recital-musicale che ha visto oltre quaranta artisti coinvolti, presentandosi come un unicum mondiale per il fatto che le romanze di Tosti, scritte per voce e pianoforte, per la prima volta sono state realizzate in una versione sinfonico corale, concepita da Ernani Catena che ha anche diretto il concerto. Sul palco anche la soprano Chiara Tarquini e il tenore Tommaso Mangifesta, con la partecipazione straordinaria degli attori Debora Caprioglio e Pino Ammendola.
Più di dieci minuti di applausi compreso il gradito bis, per Antonella Ruggiero che si è esibita martedì 26 in Souvenir d’Italie, insieme ai bravissimi Paolo Di Sabatino, pianoforte e Renzo Ruggieri, fisarmonica. Paese mio bello, L’Italia che cantava e canta, con Lello Giulivo, ha invece coinvolto il pubblico mercoledì sera con un entusiasmante concerto a quattro voci e due chitarre.
Tra i protagonisti anche Maurizio Rolli, giovedì 28, che si è esibito in A contrary motion, un concerto ispirato a Storie dell’età del Jazz di Francis Scott Fitzgerald. “Ho accolto con gioia la sfida che mi ha proposto Sergio Rendine – ha ribadito Rolli -, quella cioè di ideare una produzione originale per il festival, con la mia big band, scegliendo Benjamin Button come leitmotiv del progetto”.
La scommessa più ardita del festival, venerdì 29, è stata ampiamente ripagata dal concerto Musiche Neo Liberty frutto dell’estro di alcuni tra i più grandi compositori italiani – Marco Betta, Lorenzo Ferrero, Marco Tutino, Sergio Rendine e Luciano Bellini, quest’ultimo è stato anche direttore del concerto – che hanno scritto appositamente per il Pescara Liberty Festival, e dalla bravura dei musicisti sul palco: i solisti Marianne Li, Mimmo Malandra e Antonella Vitelli, con l’orchestra sinfonica Amadeus.
Ottimo anche il doppio finale, sabato 30, che ha unito musica, cinema e sociale: dapprima con la proiezione del film Coda – I segni del cuore, vincitore dei tre Premi Oscar, dedicato in particolare alla comunità sorda, e poi con lo spettacolo Immaginifico notturno diretto dall’esperta regista Eleonora Paterniti, con un encomiabile quartetto di musicisti e Andrea Bosca, attore applauditissimo, nei panni di D’Annunzio.