PESCARA – L’assessore all’Ambiente Isabella Del Trecco ha reso noto quanto accaduto la notte di sabato in Via delle Caserme :liquami di fogna sversati dai tre tombini della condotta delle acque nere hanno invaso l’asse viario,animato da centinaia di persone.L’episodio ha determinato un disagio enorme non solo ai fruitori del centro storico, ma anche agli imprenditori che erano nel pieno della serata lavorativa, e addirittura si sono ritrovati a dover chiedere ai propri clienti di non usare i bagni, e soprattutto un grave danno d’immagine per la città. Impossibile raggiungere gli operatori dell’Aca, responsabile della gestione della rete, e priva, evidentemente, di reperibilità, è stata allora la Attiva a intervenire cercando di fronteggiare l’emergenza assorbendo i liquami in superficie, gettando la segatura sulla pavimentazione per coprire anche il cattivo odore che ha inondato Pescara vecchia.Solo ieri mattina, intorno alle 6, l’Aca è intervenuta con un’autospurgo per ripulire la condotta fognaria completamente ostruita all’altezza di piazza Unione, e che dunque ha determinato la fuoriuscita di liquami dai tre tombini posizionati in via delle Caserme.Per del Trecco si tratta di un episodio inaccettabile per una città come Pescara di cui si chiederanno spiegazioni alla struttura tecnica dell’Aca .
“La telefonata di allarme è arrivata intorno alla mezzanotte da alcuni operatori del centro storico disperati per quanto stava accadendo sotto i loro occhi, e che poi ho verificato personalmente recandomi sul posto – ha detto l’assessore Del Trecco -: il centro storico è fortunatamente una delle poche zone della città in cui, durante i lavori di riqualificazione effettuati a fine anni ’90 dalla giunta Pace, si è provveduto a separare la linea delle acque nere da quella delle acque bianche, di fatto consentendo una netta separazione nella gestione delle reti interrate, per cui l’Aca deve occuparsi esclusivamente della manutenzione della rete delle acque nere, garantendo che la condotta sia sempre libera e funzionale. Purtroppo ieri non è stato così: all’improvviso poco prima della mezzanotte, i tre tombini situati in via delle Caserme, linea fortunatamente indipendente da corso Manthonè e Largo dei Frentani, hanno cominciato a vomitare all’esterno di tutto, ovviamente liquami di acqua di fogna, con relativi residui. Il problema è partito da piazza Unione, dove evidentemente si è determinata l’ostruzione alla condotta, per proseguire verso ovest, ossia verso la parte più bassa, verso il ponte d’Annunzio, e l’allarme è scattato quando gli utenti, alcuni seduti ai tavoli esterni per consumare la cena, ovviamente interrotta a metà per il fuggi fuggi generale dinanzi allo sversamento e all’olezzo insopportabile, hanno iniziato a sentire un ribollio provenire da sotto la pavimentazione, rumore che ha fatto temere il peggio, ossia il cedimento della condotta che, a quel punto, avrebbe potuto far esplodere la pavimentazione in superficie con un crollo della stessa, con danni di proporzioni inimmaginabili. A quel punto ho iniziato personalmente a contattare al cellulare tutti i numeri telefonici degli operatori Aca ipoteticamente reperibili, cellulari tutti spenti e irraggiungibili, e, dopo diversi tentativi, ho predisposto l’intervento dell’azienda municipalizzata di Attiva, che si occupa della raccolta dei rifiuti, al fine di almeno contenere l’emergenza, ben consapevoli, però, che la Attiva e il Comune non hanno né competenze né strumenti adeguati per intervenire lungo la condotta delle acque nere, dove solo un’autopurgo avrebbe potuto risolvere il problema. La Attiva, intervenuta con due squadre, ha provveduto a transennare via delle Caserme, per limitare l’accesso degli utenti e delimitando l’area dell’emergenza, per poi cominciare ad assorbire con delle pompe tutti i liquami già sversati in superficie, cospargendo la pavimentazione di segatura anche per contenere il cattivo odore, mentre abbiamo invitato tutti gli operatori del centro storico a limitare l’uso dei servizi in genere e delle lavastoviglie, proprio per non intasare ulteriormente le fogne e bloccare i flussi interrati in modo da non congestionare la linea e mantenere stabile la situazione, invito accolto da tutti con grande senso di responsabilità e collaborazione, ma che ovviamente ha determinato grossi disagi tra gli imprenditori, innanzitutto perché hanno dovuto chiedere ai propri clienti di evitare l’uso dei bagni e poi perché solitamente tutti sono abituati a rassettare i locali a sera subito dopo la chiusura per poi essere pronti alla riapertura del pranzo domenicale. La Attiva è rimasta sul posto tutta la notte per limitare i disagi, sino a quando solo all’alba di stamane è intervenuta l’Aca con l’autospurgo che, partendo da piazza Unione, ha semplicemente ripulito la condotta fognaria, eliminando le ostruzioni e ripristinando il deflusso nella rete. Ma il disagio vissuto e la brutta figura per la città restano comunque ed è normale che molti cittadini presenti sul posto abbiano imputato la responsabilità al Comune che invece non ha alcuna responsabilità, ma comunque deve sempre dare risposte ai cittadini. Ovviamente stamane, quando l’Aca ha terminato il proprio intervento, è intervenuta anche la Cooperativa La Scintilla che ha provveduto a lavare, bonificare e igienizzare l’intera via delle Caserme, ma, ancora una volta, Pescara ha subito un forte disagio e un danno d’immagine a causa di un disservizio dell’Aca, la quale, forse, non poteva prevedere lo sversamento, ma sicuramente ha il dovere di prevedere la presenza di squadre di pronta reperibilità, anche notturna, anche nel fine settimana, per affrontare le emergenze, squadre che invece ieri sera non c’erano. Domani provvederò a emettere una nota ufficiale per chiedere spiegazioni all’Aca su quanto accaduto nella serata di ieri a Pescara”.