Pescara-Livorno 0-2: fallito il primo match point

Condividi

PESCARA – Poco più di un mese dopo il tragico evento (14 aprile) che ha portato alla sospensione dell’incontro tra Pescara e Livorno, viene recuperato il match per i restanti 60 minuti. In una serata surreale tra tristi ricordi ma allo stesso tempo con il cuore pronto ad esplodere di gioia per la serie A quasi ad un passo, si parte dallo 0-2 in favore dei toscani. I ragazzi di Zeman appaiono meno brillanti del solito e troppo frettolosi nel cercare la conclusione in porta. Non è certo venuto meno l’impegno e le azioni gol sono fioccate come di consueto, ma è mancato quel qualcosa in più che ha fatto fare la differenza agli 11 biancoazzurri in campo.

Così con le unghie e con gli artigli gli uomini di Perotti ereggono “barricate” per portare a casa 3 punti che sanno di salvezza. Primo match point fallito dai biancoazzurri di certo molto condizionati psicologicamente dalla sfida ma che con la contemporanea sconfitta del Sassuolo a Torino dà la possibilità di ottenere la matematica promozione centrando anche uno solo dei prossimi due ultimi appuntamenti: domenica prossima a Genova con la Samp e quella successiva in casa con la Nocerina.

COSÌ IN CAMPO – Il Pescara presenta la stessa formazione che sabato ha battuto il Torino con il rientro tra i pali di Luca Anania e con capitan Sansovini preferito a Caprari. Rispetto alla prima parte giocata all’Adriatico due anche le novità in difesa con Capuano per Brosco e Bocchetti per Balzano. Il Livorno si presenta con un 4-4-1-1 abbottonato con Bardi tra i pali e linea difensiva composta da Salviato, Bernardini, Knezevic, Lambrughi. A centrocampo confermati Schiattarella e Luci con Filkor e Remedi mentre Bigazzi viene preferito a Dionisi a suggerire per Paulinho unica punta.

DIFESA BIANCOAZZURRA ALLO SBANDO – La prima mezzora giocata il 14 aprile scorso ha mostrato un Pescara in difficoltà che affonda alla prima occasione con Dionisi che al 4′ è bravissimo a trovare il tempo per l’inserimento e a battere di testa. Quattro minuti dopo lo stesso attaccante amaranto su verticalizzazione di Luci si trova a tu per tu con Anania, lo dribbla ma perde tempo nel calciare a rete favorendone il recupero. Al 12′ arriva il raddoppio su punizione con Belinghieri che sul primo palo fredda Anania con sfera che passa esternamente alla difesa. Ancora Dionisi al 25′ supera in velocità Brosco ma conclude debole su Anania. Il Pescara si vede solo al 29′ con una conclusione di Caprari su sponda di testa di Cascione.

LENTA CARBURAZIONE – Si riprende al 32′ dopo che sullo schermo dello stadio è stato ricordato Morosini con il pubblico di casa commosso, in piedi ad applaudire. Il Delfino prova subito a giocare alto ma è fitto il muro difensivo eretto da Perotti. Il fraseggio si fa meno fluido del solito e si fa fatica a produrre gioco. Al 42′ un lancio in profondità per Immobile trova l’attaccante leggermente in ritardo sul pallone con Bardi in uscita. Al 45′ passaggio in area di Verratti per Immobile che in area viene ben contrastato dalla difesa amaranto. Sugli sviluppi dell’azione conclusione da fuori area di Cascione che impegna a terra Bardi sulla sua sinistra. Nei minuti di recupero (ben 5) i biancoazzurri producono una palla gol 49′ Insigne è bravo a sfruttare uno scivolone della difesa ospite ma non è abbastanza rapido da anticipare il portiere in uscita. Quindi, dopo uno scambio Insigne-Bocchetti è Immobile a provarci allo scadere con una conclusione di testa ma colpisce male.

INSIGNE IL PIU’ INCISIVO, LIVORNO CON LE UNGHIE – Ripresa con un Pescara più determinato e lucido nella manovra con Insigne che in più occasioni sfiora il bersaglio. Infatti dopo l’errore di testa di Immobile al 4′ su cross dal fondo di Zanon è l’attaccante napoletano a alzare la mira al 7′ su punizione dai 25 metri e due minuti dopo con una conclusione a giro. Completa l’opera all’11’ con una nuova punizione, questa volta centrale con pallone che si spegne di poco a lato. Il Livorno difende con ordine ed è bravo ad giocare in anticipo sulle marcature, lasciando pochi varchi ai padroni di casa che spesso insistono troppo a giocare per vie centrali.

PORTA STREGATA, INUTILE FORCING FINALE –  Al 14′ palla recuperata da Sansovini fuori area e immediata conclusione che termina alta sopra la traversa. Al 17′ da applausi uno spunto di Verratti che parte da centrocampo, supera tre avversari e serve Immobile che viene chiuso dalla difesa. Al 22′ Zeman prova a dare nuova linfa in campo facendo entrare  Balzano per Bocchetti e Caprari per Sansovini. Al 25′ ancora una volta dai piedi di Verratti che parte il suggerimento per Immobile che solo in area colpisce in diagonale troppo largo invece di servire Caprari smarcato.

Non è la serata giusta per i colori biancoazzurri mentre il pubblico continua ad incitare la squadra. Quando la mira si fa più precisa ci pensa Bardi a dire di no come al 26′ su conclusione da fuori area di Insigne e quattro minuti dopo su conclusione in area di Immobile che da fermo è rapido a girarsi in area e a concludere ma il numero uno amaranto riesce a smanacciare il pallone. Il forcing si fa più incessante man mano che il tempo stringe ma i toscani non vanno mai nel pallone lottando su ogni pallone, pronti a ripartire di rimessa. Al 33′ cross dal fondo rasoterra forte di Caprari per Immobile che di prima intenzione colpisce sul primo palo e pallone che si stampa sul legno clamorosamente a portiere battuto. Il bomber del Pescara è l’ultimo a mollare ed al 42′ conclude da posizione molto defilata di potenza sul primo palo ma Bardi in tuffo si rifugia in corner. C’è ancora il tempo per segnalare al 40′ su una ripartenza del Livorno secondo giallo per Romagnoli e squadra abruzzese in 10 ed un contropiede al 46′ di Paulinho che colpisce di poco a lato con il diagonale da buona posizione.

TABELLINO fino al 31′ pt:

PESCARA (4-3-3): Anania; Zanon, Romagnoli, Brosco, Balzano; Cascione, Veratti, Nielsen; Immobile, Insigne, Caprari. A disp: Ragni, Capuano, Togni, Sansovini, Maniero, Gessa, Kone. All. Zeman.

LIVORNO (4-4-2): Mazzoni; Salviato, Bernardini, Knezevic, Lambrughi; Belingheri (dal 30? pt Filkor), Luci, Morosini, Schiattarella; Dionisi, Paulinho. A disp: Vono, Meola, Sini, Barone, Bigazzi, Bernacci. All. Madonna.

Arbitro: Baratta di Salerno

Reti: 4? pt Dionisi, 12? pt Belinghieri

Ammoniti: Anania, Romagnoli.

NOTE: gara sospesa al 31? pt.

TABELLINO dal 31′ pt:

PESCARA (4-3-3): Anania; Zanon (dal 35′ st Maniero), Capuano, Romagnoli, Bocchetti (dal 22′ st Balzano); Verratti, Cascione, Nielsen; Sansovini (dal 22′ st Caprari), Immobile, Insigne. A disposizione: Ragni, Brosco, Gessa, Kone. Allenatore Zdenek Zeman.

LIVORNO (4-4-1-1): Bardi; Salviato, Bernardini, Knezevic, Lambrughi; Schiattarella (dal 36′ st Dionisi), Filkor, Luci, Remedi; Bigazzi (dal 21′ st Meola); Paulinho. A disposizione: Morello, Bianchi, Zavagno, Masiello S. Allenatore Giampiero Ventura. A disposizione: Mazzoni, Barone, Siligardi, Lignani, Piccolo. Allenatore Attilio Perotti.

Arbitro: Baratta

Reti: 4′ pt Dionisi, 11′ pt Belingheri

Ammoniti: Luci, Zanon, Bardi, Meola

Espulso: al 40′ st Romagnoli

Recupero: 5 minuti nel primo tempo, 2 minuti nella ripresa.

[Foto di Massimo Mucciante per gentile concessione]

Pubblicato da
Direttore

L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter