Pescara-Livorno, la protesta dei tifosi disabili

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In occasione della partita Pescara-Livorno: scarsa visibilità, sicurezza  e accessibilità allo stadio

PESCARA – Nella giornata della svolta per il campionato dei biancoazzurri, sono molti i tifosi affranti! Non piange solo il cuore di quelli che hanno visto la sconfitta della loro squadra preferita, ma amareggiati ne escono soprattutto i tifosi  disabili che hanno protestato in occasione dell’ importante partita che ha visto il Pescara scontrarsi con il Livorno.

Le loro ragioni di tale scontento sono state illustrate da un ragazzo con disabilità attraverso una lettera che riportiamo per intero, lamentandosi delle scarse visibilità, sicurezza e accessibilità allo stadio:

Sono questi i principali problemi che riguardano lo stadio adriatico. Struttura pubblica inaugurata a maggio 2009. La ristrutturazione dello stadio è costata alla collettività tredici milioni di euro. Peccato che qualcuno, contrariamente a quanto stabilito dalle norme, si sia scordato che anche chi vive in carrozzina ha il diritto di assistere e vedere una partita o un evento sportivo.

Il primo problema è il fattore sicurezza, ricordiamo che non esiste via di fuga, mentre prima della ristrutturazione esisteva la rampa che accedeva alla pista di atletica. Le ringhiere situate dietro la pedana provvisoria sono praticamente inesistenti, con il rischio di cadere giù da un’altezza non indifferente. La copertura promessa da più di un anno non è stata ancora installata, attualmente ne esiste una provvisoria del tipo mercato rionale.

All’ingresso riservato non vi sono rampe che accedono al marciapiede, l’unica esistente è mobile, viene tolta alla fine della gara, e oltretutto è molto ripida e pericolosa. Anche l’abbattimento delle barriere architettoniche intorno allo stadio erano state promesse ma mai mantenute. Poi qualcuno dimentica che si va allo stadio per vedere la partita e tifare per la squadra del cuore, ma nello spazio riservato, per non definirla galera, la visibilità è pressoché nulla. Le sbarre di ferro posizionate nella zona della tribuna impediscono la visuale della partita.

La domenica assistiamo alla “guerra tra poveri” cioè ci si affretta ad arrivare per primi perché solo poche carrozzine hanno una sufficiente visibilità mentre tutti gli altri guardano la partita immaginando calciatori e azioni di gioco.

Ringraziamo la Pescara Calcio per l’accoglienza, la gentilezza e la cortesia che ci riserva ogni volta, ma purtroppo non possiamo dire altrettanto al Comune di Pescara, proprietario della struttura che è tenuto a risolvere la problematica.

Un invito a lei Sig. Sindaco, grande tifoso del Pescara, a venire a vedere la partita con noi seduto su una carrozzella, poi magari chiederà a qualche sportivo della tribuna per sapere quale sarà stato il risultato finale.

Forza Pescara!

Esplicita la missiva di questo tifoso che purtroppo non risulta essere un caso isolato; già nello scorso novembre infatti, un altro giovane, Marco Chiacchiaretta si era dimostrato pubblicamente insoddisfatto degli spazi dello stadio Cornacchia.

Ai distinti la partita di calcio non si vede bene.

era stata la sua denuncia del tempo da tifoso della tribuna Adriatica che segue regolarmente le partite del Pescara.

Anche in quella occasione non era mancata la voce di Claudio Ferrante, Presidente dell’Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo che aveva sostenuto le lamentele di Chiaccheretta, segnalando la presenza, nella zona riservata alle carrozzine, di barriere architettoniche che impedirebbero la fruizione tranquilla dell’impianto sportivo.

Per assistere ad una bella partita dunque, non basta il risultato dello scontro sportivo ma servono anche la sensibilità e la maturità dell’ambiente circostante.

Pubblicato da
Annarita Ferri

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