Pescara-Livorno tra sogno e rilancio

Condividi

PESCARA – Per gli uomini di Di Francesco, i playoff rappresentano un obiettivo inaspettato ad inizio stagione, mentre per i toscani, un occasione di riscatto dopo un annata con molte ombre. Nel calcio, si sa, le cose cambiano in fretta.

Due settimane fa, dopo il pari col Frosinone in casa, tutti, compreso chi scrive, erano pronti a giurare che il sogno playoff fosse definitivamente tramontato. A sostegno di questa convinzione, più che il risultato in sé, ottenuto dai biancazzurri, c’era la prestazione sottotono degli uomini di Di Francesco contro i ciociari. La squadra infatti dava l’impressione di aver terminato la benzina, adagiandosi sull’obiettivo, ormai raggiunto, della salvezza.

Una settimana dopo quella partita, il Pescara, con la vittoria sul Portogruaro e i contemporanei stop di chi gli stava davanti, è ad un punto dal sesto posto e a due dal quinto e si appresta ad affrontare la sfida con il Livorno caricato al massimo.

L’AVVERSARIO – Delle tre retrocesse l’anno scorso in B, il Livorno è la squadra che ha fatto più fatica ad adattarsi alla realtà della cadetteria, anche in virtù di un mercato meno dispendioso di quello di Siena e Atalanta. La differenza negli investimenti l’ha fatto l’assetto societario.

A differenza di Siena e Atalanta, i cui presidenti si erano insediati due anni fa in A con le squadre in lotta per non retrocedere e, a retrocessione certificata, avevano investito massicciamente per una pronta risalita, scatenando l’entusiasmo dei tifosi, a Livorno la discesa in B è stata accolta quasi con rassegnazione. Aldo Spinelli, in carica dal 1999, non ha potuto usufruire della spinta dei tifosi, con cui è in aperta contestazione da anni, così il Livorno, pur rimanendo per gran parte della stagione in zona promozione, non ha quasi mai convinto.

Neanche il cambio di panchina, con Novellino che il 12 febbraio ha preso il posto di Pillon, ha ottenuto grandi effetti. La squadra continua a giochicchiare, mancando della continuità di risultati necessaria per poter aspirare ai playoff. Ciononostante, anche gli amaranto sono lì, a tre punti dal Torino e arrivano all’Adriatico galvanizzati dalla vittoria sull’Atalanta. L’approdo ai playoff per il Livorno, e la loro eventuale vittoria, vorrebbe dire rivincita per molti dei protagonisti della società toscana, a cominciare proprio dal tecnico, Novellino.

L’attuale guida tecnica dei toscani deve rilanciarsi dopo tre anni orribili, costatigli altrettanti esoneri, tutti alla guida, guarda caso, di squadre amaranto. É iniziato tutto il 6 giugno 2007, quando il tecnico firmò per il Torino, in A. Nel giro di due anni fu esonerato, richiamato e ancora esonerato. L’11 giugno 2009 diviene allenatore della Reggina, questa volta in B, ma anche qui, dopo un po’ viene sollevato dall’incarico. La panchina del Livorno, rappresenta quindi per lui, una grande occasione per rilanciare una carriera ai minimi termini.

Tra i livornesi in cerca di rilancio non può non essere annoverato Ciccio Tavano. Cinque anni fa la sua carriera sembrava destinata a prendere un’impennata decisiva verso il grande calcio, invece, dopo essersi scottato tra Valencia e Roma, ha deciso di ripartire dalla provincia, accettando la proposta del Livorno. Ormai sono quattro anni che Tavano gioca in Toscana e fin qui ha alternato giocate spettacolari a lunghe pause. Quest’anno ha segnato 10 reti in 30 partite, al di sotto dei suoi soliti standard in cadetteria, a causa anche di alcuni problemi fisici e di qualche incomprensione di troppo con Pillon e Novellino. Rimane comunque l’uomo di maggior classe tra i toscani. Centrare i playoff con un grande finale di stagione, potrebbe riaccendere i riflettori su di lui da parte di qualche società di serie A, permettendogli di chiudere la carriera nel palcoscenico che sente più suo.

CI SI PREPARA AL PIENONE, COSÌ IN CAMPO – Il Pescara da parte sua, arriva a questa sfida caricato a mille e con la possibilità di raggiungere un risultato che, ad inizio stagione pareva da pazzi immaginare. Di Francesco è stato bravo ancora una volta a compattare il gruppo, isolandolo dalle chiacchiere esterne dell’ultimo periodo.

Per l’anticipo di venerdì il tecnico dovrebbe recuperare Bucchi, inserendo Capuano al posto dello squalifica Gessa con l’avanzamento di Petterini a centrocampo e lo spostamento di Bonanni sulla fascia occupata di solito dall’ex del Grosseto. Dal canto suo, Novellino, presenterà il solito 4-4-2, da sempre suo marchio di fabbrica, con Dionisi al fianco di Tavano e D’Alessandro e Schiattarella sulle fasce.

La gara, dati i due schemi, si giocherà principalmente con appoggi sulle ali, ma il Pescara dovrà fare particolarmente attenzione a D’Alessandro che, per caratteristiche tecniche, tende ad accentrarsi trasformando spesso il 4-4-2 in un 4-3-1-2.

La società, data la posta in palio, ha deciso di mettere a un euro i biglietti della Curva Nord e della tribuna Adriatica. Finora sono stati venduti oltre 5.000 tagliandi il che fa pensare che l’Adriatico venerdì sera sarà una bolgia. Finora i precedenti all’Adriatico sono favorevoli al Livorno che, in tre incontri, ha collezionato una vittoria e due pareggi.

Urge quindi cambiare il trend negativo per continuare a cullare il sogno playoff.

I conti si faranno alla fine. Venerdì sera però all’Adriatico ci sarà un pubblico da serie A a spingere i biancazzurri verso il sogno promozione, per questo chiediamo al Pescara di non svegliarlo e di continuare a mantenere viva le speranza di una promozione, che manca da tanto, troppo tempo.

[Foto di Massimo Mucciante per gentile concessione]

Pubblicato da
Davide Luciani

L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter