“Se il Governo dichiara l’Abruzzo ‘zona bianca’, con la cessazione anticipata del coprifuoco rispetto al resto d’Italia sarebbe assurdo introdurre, come avvenuto lo scorso anno, degli orari oltremodo rigidi”
PESCARA – “I numeri dell’emergenza Covid-19 sono in rapida diminuzione, tanto che la provincia di Pescara, con un’incidenza dei contagi per centomila abitanti pari a 11, è al terzo posto della classifica delle migliori province italiane. Contestualmente la campagna vaccinale procede spedita. Ora che la situazione sanitaria lo consente, la priorità assoluta deve essere il rilancio dell’economia e va evitata ogni iniziativa che può ostacolare il raggiungimento dell’obiettivo. In quest’ottica, abbiamo proposto, a partire dal passaggio dell’Abruzzo in zona bianca, degli orari fissi, tutti i giorni e per tutta l’estate, che consentano alle attività del settore food & beverage di Pescara di rimanere aperte fino alle 2”. Lo affermano il direttore di Confartigianato Imprese Pescara, Fabrizio Vianale, la vicepresidente dell’associazione, Barbara Lunelli, e il referente del distretto di piazza Muzii, Mario Palladinetti, al termine dell’incontro con il sindaco, Carlo Masci, con l’assessore al Commercio, Alfredo Cremonese, e con il presidente della commissione Commercio, Fabrizio Rapposelli, sul tema degli orari.
“Se il Governo dichiara l’Abruzzo ‘zona bianca’, con la cessazione anticipata del coprifuoco rispetto al resto d’Italia – sottolineano i rappresentanti dell’associazione – sarebbe assurdo introdurre, come avvenuto lo scorso anno, degli orari oltremodo rigidi. Un coprifuoco tutto pescarese che costringerebbe le persone ad uscire entro un dato orario e creerebbe, come già sperimentato, quegli stessi assembramenti che bisognerebbe evitare. Allo stato attuale, la priorità assoluta deve essere il rilancio dell’economia cittadina: ogni euro in più guadagnato può determinare la sopravvivenza di un’attività. Riteniamo che per ora tutte le altre questioni, che pure meritano di essere affrontate, possano attendere”.
“In questa partita – aggiungono – non si possono sottovalutare alcuni aspetti fondamentali. I ristori sono stati irrisori e per alcuni hanno rappresentato solo briciole. Chi oggi riapre lo fa con le proprie risorse. E’ necessario consentire all’economia di rimettersi in moto nel migliore dei modi, consapevoli del fatto che non sarà assolutamente facile. All’amministrazione comunale abbiamo chiesto di essere lungimirante in questa fase delicatissima e non possiamo che essere soddisfatti dell’atteggiamento estremamente collaborativo e costruttivo mostrato dal sindaco, che è ben consapevole delle difficoltà ed ha a cuore le sorti dell’economia cittadina”.
“Servono regole, questo è certo, e c’è bisogno che quelle regole vengano rispettate. Gli esercenti, in questi mesi e dalle riaperture del 26 aprile, hanno dimostrato un grande senso di responsabilità per quanto riguarda il rispetto dei protocolli di sicurezza, ma ora – concludono Vianale, Lunelli e Palladinetti – è fondamentale mettere le attività economiche in condizione di lavorare serenamente, soprattutto per quanto riguarda gli orari”.