Domenica all’Adriatico una gara da non fallire per la classifica e per ritrovare credibilità
PESCARA – Il prossimo turno di campionato costituisce un importante banco di prova per i ragazzi di Stroppa. La gara interna con l’Atalanta infatti rappresenta più di una sfida salvezza. Infatti dopo aver archiviato la partita di Udine, dove resta il rammarico di non aver sfruttato la ghiotta occasione di far punti con l’uomo in più e contro una squadra che ha avuto più di una difficoltà nella manovra e non ancora al meglio della condizione, la squadra bergamasca potrebbe essere l’avversario ideale per capire il reale potenziale del Pescara. Nelle precedenti sfide casalinghe in A bilancio favorevole ai biancoazzurri che hanno vinto una gara nel campionato ’92-’93 per 2-0 e pareggiato per 0-0 e 1-1 quelle della stagione ’77-’78 e ’88-’89. Nel bilancio complessivo le due squadre si sono affrontate 33 volte con 5 vittorie per il Pescara, 15 per l’Atalanta e 13 pareggi.
CHI L’HA VISTO DENIS? – Divisi da una sola lunghezza (anche se i neroazzurri hanno avuto 2 punti di penalizzazione) in classifica le due squadre sono accumunate da uno stesso destino quello di lottare per la salvezza. Un organico che è rimasto sostanzialmente simile a quello della scorsa stagione e che paga a caro prezzo il periodo negativo che sta attraversando il suo bomber, Denis, che ha messo a segno solo 2 reti nelle 8 partite disputate e ben 3 insufficente negli ultimi 3 turni. Una squadra che tuttavia pur non attraversando un periodo di forma e pur non riuscendo a brillare nel gioco, riesce a far punti come domenica scorsa (2-1 contro il Siena in casa) e vanta altre interessanti individualità. In attesa di vedere il miglior Schelotto e con un Moralez più ombre che luci, la squadra si gode il buon rendimento di Cigarini e Bonaventura, quest’ultimo match winner e probabile candidato a giocare dal primo minuto.
4-4-1-1 previsto all’Adriatico con Colantuono che dovrà rinunciare a Masiello e Carmona fermi per squalifica ed agli infortunati Biondini, Bellini, Ferri, Capelli e Radovanovic. La formazione dovrebbe essere pressochè fatta con la linea difensiva costituita da Raimondi che dovrebbe aver recuperato completamente dall’infortunio, Lucchini, Manfredini e Peluso. A centrocampo previste due opzioni: nel primo caso Schelotto, Cigarini, Cazzola e Bonavantura con Moralez in posizione più avanzata a supporto di Denis; nella seconda ci potrebbe essere spazio a De Luca che ha fatto vedere buone cose nelle precedenti gare con Moralez spostato sulla fascia e Bonaventura che partirebbe dalla panchina. Probabilmente il tecnico romano scioglierà solo all’ultimo questo dubbio. Non si esclude un impiego di Parra per dare un pò di fiato a Denis anche in vista del prossimo turno infrasettimanale.
FIDUCIA AL MODULO – In casa biancoazzurra non sembrano esserci i presupposti per vedere variazioni sostanziali nel modulo. Stroppa dopo la discreta prova del reparto difensivo potrebbe essere orientato a restare con il 4-4-1-1 di Udine, cambiando per necessità più che per turn over, alcuni giocatori. Recuparati Terlizzi e Colucci, la squadra dovrà fare a meno di Blasi fermo per squalifica e Crescenzi ancora infortunato. Con Perin in porta la linea difensiva dovrebbe essere per 3/4 quella vista nella precedente gara con Romagnoli che lascia il posto a Terlizzi che costituirà coppia centrale con Bocchetti con Balzano e Modesto esterni. A centrocampo Nielsen dovrebbe essere confermato con Cascione e Colucci. Per Quintero posizione centrale ma con maggiore libertà di attaccare. In avanti Weiss agirà alle spalle di Jonathas che anche questa volta dovrebbe essere preferito a Vukusic. Con questo modulo non ci sono infatti molte opzioni da prendere in considerazione.
Di certo si dovrà riflettere se è giusto mantenere un atteggiamento così prudente anche contro una diretta avversaria, per giunta giocando in casa. Probabilmente solo una volta che questo modulo sarà collaudato si potranno vedere i risultati degli allenamenti svolti durante la settimana. Resta però da capire se con questi uomini ci sono i presupposti per poter creare una squadra più offensiva e con una mentalità più propositiva. Probabilmente questo banco di prova sarà decisivo per dare un giudizio più completo, di certo l’impressione generale è che questo modulo non valorizzi al meglio diversi giocatori, da Caprari che non ha ancora trovato una posizione congeniale (probabilmente solo con un 4-3-3 potrebbe meglio esprimere il suo potenziale), a Bjarnason che pur avendo buone qualità non si riesce a ritagliare un posto nello scacchiere di gioco, a Quintero che probabilmente partendo qualche metro più dietro potrebbe meglio condurre la squadra verso la costruzione del gioco.
PROBABILI FORMAZIONI:
PESCARA (4-4-1-1): Perin; Balzano, Terlizzi, Bocchetti, Modesto; Cascione, Colucci, Nielsen, Quintero; Weiss; Jonathas.
ATALANTA (4-4-1-1): Consigli; Raimondi, Manfredini, Lucchini, Peluso; Schelotto, Cigarini, Cazzola, Bonaventura; Moralez; Denis.