PESC
Non è bastata neppure una lettera che l’Assessore Marchegiani ha scritto al Presidente D’Alfonso, per risolvere l’incresciosa condizione in cui una pregevole opera d’arte, si trova ormai interrottamente da più di 8 anni.
Il Consigliere del M5S Massimiliano Di Pillo nel dicembre del 2015, ha sollevato la questione con un odg votato favorevolmente in Consiglio Comunale, a cui è seguito un interesse dell’Assessore Marchegiani, che attraverso una lettera del febbraio del 2016, chiedeva al Presidente della Regione D’Alfonso di delegarla alla soluzione del problema, e di intervenire personalmente visto che la stessa opera come il complesso delle piscine “Le Naiadi”, sono di proprietà della stessa Regione Abruzzo.
Oltre i buoni propositi enunciati nella stessa missiva da parte dell’Assessore Marchegiani di collaborazione tra Comune di Pescara e Accademia delle Belle Arti dell’Aquila, con l’intervento anche del Liceo Artistico Mistioni di Pescara per la restaurazione della stessa opera, quello che oggi vediamo ne
Le Ninfe delle acque dolci, come venivano definite nell’antica grecia “Le Naiadi”, possedevano facoltà guaritrici e profetiche. Chissà se posizionate magari nelle vicinanze del fiume Pescara, possano fare il miracolo di far rinasce uno dei corsi d’acqua più inquinati d’Italia?
Non basterebbero le ninfe Potameidi per recuperare ciò che ormai sembra definitivamente compromesso.
Lo smalto policromo che questo artista ha usato in tantissime opere disseminate per l’intera città di Pescara, ci regalano l’importanza degli studi e delle frequentazioni di alto livello dello stesso Di Prinzio. Con l’attenzione di qualche mecenate pescarese o abruzzese, per esempio attraverso le erogazioni liberali come l’Art Bonus applicate ai beni culturali, si potrebbe far tornare l’opera, agli splendori di quando spiccava all’entrata della storica struttura de “Le Naiadi”.
A un anno dall’aver sollevato l’interesse sulle condizioni di totale abbandono in cui versa questa pregevole opera, il Consigliere Di Pillo torna a sollecitare Comune e Regione, affinché gli intenti iniziali finalmente si concretizzino, salvando dal degrado quest’opera e ripristinando un interesse concreto verso i beni culturali della nostra città e della nostra regione.
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