PESCARA – I dati sul lavoro irregolare e sull’abusivismo professionale in Italia sono drammatici. Un’indagine di Confartigianato a livello nazionale ha portato allo scoperto un sistema di un milione di “fantasmi” che minacciano 710mila imprenditori, tanto che la sigla di categoria ha lanciato la Campagna nazionale “tolleranza zero” contro l’abusivismo. Il sommerso vale in Italia 202,9 miliardi di euro, ossia l’11,3% del Pil il 12,6% del valore aggiunto. E l’Abruzzo purtroppo non fa eccezione.
A livello locale la ricaduta di questa iniziativa è stata la sottoscrizione di protocollo d’intesa tra l’amministrazione comunale e Confartigianato imprese di Pescara finalizzato proprio a contrastare un fenomeno che ha raggiunto dimensioni insostenibili e che produce, oltretutto, devastanti conseguenze in materia di infortuni e decessi sul lavoro, di abbassamento degli standard della cosiddetta “regola d’arte” del lavoro e, non ultimo, un importante mancato introito fiscale che penalizza la collettività soprattutto in questo periodo di crisi internazionale che ha messo in ginocchio interi comparti.
“Confartigianato Imprese di Pescara – ha affermato questa mattina il presidente Giancarlo Di Blasio – vuole soprattutto mettere in guardia i consumatori dal rischio di cadere nelle mani di operatori improvvisati, senza titolo professionale e fuori legge. Per questo, con questa iniziativa, insieme al Comune di Pescara, e ringrazio il sindaco Masci per aver formato questa intesa, abbiamo voluto richiamare le autorità locali a un’azione di controllo e repressione del fenomeno oltre che di contrasto all’evasione fiscale e contributiva”. Il direttore della stessa sigla, Fabrizio Vianale ha aggiunto che “le attività produttive artigianali sono le più colpite in quanto i privati pur di ottenere un risparmio, alla fine solo apparente, in realtà impoveriscono l’intero sistema e, soprattutto, si affidano a soggetti non sempre qualificati. Le attività più colpite sono: edilizia, acconciatura, estetica, autoriparazioni, impiantistica, taxi, cura del verde, comunicazione e traslochi”.
L’obiettivo del protocollo è quello di migliorare il controllo operato dalle forze dell’ordine sulle attività operanti nei settori produttivi-artigianali, attraverso la raccolta e la verifica di segnalazioni effettuare da operatori e da cittadini. All’articolo 2 del protocollo è meglio specificato che Confartigianato si impegna ad aggiornare i dati relativi alle suddette segnalazioni in un’apposita scheda, che fornirà direttamente, e a trasmettere le segnalazioni ricevute al Servizio Tutela del Consumatore e del Territorio della Polizia Municipale che con il proprio ufficio dedicato pianificherà gli opportuni controlli sulle attività segnalate. A breve la “scheda di segnalazione attività artigianale abusiva” sarà disponibile anche sul sito istituzionale del Comune.