La consigliera Erika Alessandrini del M5s: “Del Vecchio e il PD
PESCARA – Finalmente la verità è venuta a galla ed il piano spiaggia, elaborato dall’Amministrazione Alessandrini, affonda sotto il mare di falsità ripetute a spron battuto da Del Vecchio e compagni, nei vari incontri della Commissione consiliare Grandi Infrastrutture, convocati sul tema.
Martedì pomeriggio, infatti, i dirigenti della Regione Abruzzo, dott. Zappacosta e dott. Mantini, convocati proprio su richiesta delle opposizioni, hanno confermato quanto il M5s sosteneva da tempo: il Comune di Pescara, nella redazione del proprio Piano Spiaggia, ha ampia facoltà di scegliere quali norme del Piano Demaniale Regionale recepire ed applicare sul proprio territorio e come gestirle.
“Il vice sindaco Del Vecchio, insieme al Presidente di commissione Francesco Pagnanelli, con lo stesso supporto dei dirigenti comunali del settore” sottolinea la consigliera M5s Erika Alessandrini “hanno sempre sostenuto che le nuove norme da introdurre per il governo dell’arenile e del mare dovessero riproporre, obbligatoriamente, quanto previsto nel piano demaniale regionale, aprendo la strada, di fatto, all’ulteriore cementificazione della spiaggia. Il M5s si è sempre opposto a questa tesi e finalmente ieri è stato dimostrato che avevamo ragione.”
E’ importante quindi sottolineare che il Comune potrà valutare la percentuale degli eventuali incrementi di volume da concedere agli stabilimenti, fermo restando che il 30% stabilito dalla Regione rappresenta esclusivamente il valore massimo ed i Comuni hanno la facoltà di rendere la norma più restrittiva.
Lo stesso vale per le aree libere lungo la battigia che hanno, per la Regione, una misura minima di 5 metri, ma che il Comune può decidere di aumentare. E così via, passando per l’uso degli specchi d’acqua, la realizzazione dei pontili, le piscine ed i seminterrati.
“Il Piano presentato dall’amministrazione Alessandrini” prosegue la pentastellata “purtroppo non è un Piano, perché non dà alcuna riorganizzazione spaziale né alle strutture, né alle attività. Si dovrebbe chiaramente stabilire “chi fa cosa” e “dove” farlo, dando una chiara visione della gestione e dello sviluppo della costa e del turismo. Purtroppo invece questo centro-sinistra si è limitato al “copia-incolla” di quanto scritto dalla Regione, creando soltanto un’insoddisfacente deregulation, proprio perché manca la declinazione locale di una norma generale.”
“Del Vecchio ed il PD” concludono i consiglieri M5s “dovrebbero riportare i remi in barca ed evitare di portare in Consiglio, così com’è, il nuovo Piano demaniale, che risulterà solo estremamente dannoso ed impattante per una città in cui la Riviera è già al limite della saturazione e che, se proseguiranno, la nostra opposizione sarà durissima.”
C’è molto da fare ancora perché si possa parlare di “Piano Spiaggia” ed il M5s è pronto a dare il proprio contributo per arrivare davvero alla salvaguardia della spiaggia, all’ ottimizzazione delle potenzialità turistiche e allo sviluppo ecosostenibile nell’uso del mare.
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