I biancazzurri triturano il Vicenza, sommerso sotto 6 gol, facendo impazzire una città intera per il calcio senza eguali mostrato da Insigne e compagni.
PESCARA – È un Pescara straripante quello che disintegra il Vicenza all’Adriatico. Terza vittoria consecutiva per gli abruzzesi, altro risultato tennistico rifilato agli avversari, dopo quello di Padova, ma, soprattutto, una sensazione netta di superiorità tecnica, fisica e mentale.
Un mese fa la squadra sembrava in apnea, incassava gol con una facilità impressionante e faticava a replicare quel gioco brillante che lo aveva contraddistinto fino a gennaio. Proprio nel momento in cui la squadra del boemo sembrava destinata ad un lento declino ecco la nuova esplosione: Insigne e compagni hanno nuovamente alzato il ritmo del loro gioco, arrivando ad un livello di spettacolarità superiore perfino a quello cui i tifosi del delfino erano stati abituati fin qui.
Al di là dei sei gol rifilati al Vicenza sono due le immagini che fotografano la rabbia agonistica e la bellezza stilistica con cui il Pescara sta marciando verso la A. Per la rabbia scegliamo Cascione e il suo rimprovero a Verratti dopo che quest’ultimo si è beccato un’ammonizione ingenua che non gli permetterà di essere presente a Grosseto. Questa scena certifica come la squadra senta vicino l’obiettivo della serie A e come sia consapevole di come, anche il minimo intoppo, possa risultare fatale in un momento simile.
Il secondo episodio che vogliamo evidenziare è il gol annullato ad Insigne, ma non per polemizzare contro gli abitri, bensì per evidenziare la bellezza del gesto atletico dei due gioiellini del Pescara, cioè Verratti-Insugne. Il cross con cui il numero 10 serve il compagno e la rovesciata con cui quest’ultimo insacca certificano tutta la qualità di cui questi due ragazzi sono in possesso, qualità che si sublima nel gioco del tecnico boemo.
In tutto ciò i 6 gol sono solo la logica conclusione della manifesta superiorità dei biancazzurri nei confronti del Vicenza.
La cronaca delle reti è presto sbrigata:
15′: lancio di Verratti per Insigne che controlla il pallone con il petto per poi segnare la rete del vantaggio;
34′ Ancora Insigne in rete con un tiro-cross che beffa Pinsoglio per la seconda volta;
59′ Immobile riceve un cross dalla destra e da posizione defilata, manda di testa il pallone a sbattere contro Pisano per la terza rete;
62′: Sansovini, da poco entrato per Caprari, si infila tra le maglie della difesa veneta e batte Pinsoglio in uscita;
Al 65’c’è gloria anche per Immobile: la sua botta da fuori area è un siluro imprendibile per il portiere vicentino;
Al 81′ Nielsen decide di voler partecipare anche lui alla festa. Il numero 26 biancazzurro riceve palla da Maniero (che aveva sostituito Immobile) e firma il set point per i ragazzi di Zeman.
In mezzo a questi sei gol ci sono tante di quelle azioni che, a raccontarle tutte, non basterebbero due pagine.
E il Vicenza? Cagni, appena tornato sulla panchina dei veneti, aveva deciso per un coperto 4-4-1-1 con Pinardi a supporto di Abbruscato, per cercare di sfruttare le ripartenze. Gli è andata malissimo, perchè il Pescara ha aggredito il Vicenza dal fischio di inizio e non si è fermato finchè la gara non è terminata. Risultato: i pericoli corsi da Anania sono stati praticamente null, mentre a Pinsoglio, che fino a gennaio era proprio alla corte di Zeman, è venuto il mal i schiena a forza di abbassarsi a raccogliere palloni nella sua porta.
Con questa vittoria il Pescara sale momentaneamente in testa alla classifica, in attesa del Torino, raggiunge quota 80 gol segnati e manda un messaggio forte alle concorrenti per la promozione diretta: occhio a mettersi sulla strada dei biancazzurri, perchè potreste finire travolti senza neanche accorgervene.
TABELLINO:
PESCARA (4-3-3): Anania; Bocchetti, Capuano, Romagnoli, Balzano (18′ st Sansovini); Cascione, Verratti, Nielsen; Insigne, Immobile (22′ st Maniero), Caprari (8′ st Sansovini). Allenatore: Zdenek Zeman.
VICENZA (4-4-1-1): Pinsoglio; Brighenti, Pisano, Giani, Rigoni (18′ pt Bianco); Gavazzi (8′ st Capitanio) Soligo, Botta, Mustacchio; Pinardi; Baclet. Allenatore: Luigi Cagni
Arbitro: Baracani di Firenze (Conca di Roma1 – Raparelli di Albano Laziale)
Reti: 15′ e 34′ pt Insigne, 15′ st e 21′ st Immobile, 18′ Sansovini, 36′ st Nielsen
Ammoniti: Verratti (P); Bianco (V).