Pescara

Pescara, Marianacci e le sue città dell’anima

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Oggi all”Università “G. D’Annunzio”

PESCARA – “I viaggi – diceva Montesquieu – danno una grande apertura mentale: si esce dal cerchio dei pregiudizi del proprio paese e non si è disposti a farsi carico di quelli degli stranieri.” Ad un serrato e appassionato confronto tra la cultura italiana nei suoi aspetti più significativi – letteratura, teatro, cinema, arti figurative e architettura, scienza – e quella delle sei città nelle quali è vissuto per lunghi periodi negli ultimi trent’anni come dirigente culturale del Ministero degli Affari Esteri e Direttore degli Istituti Italiani di Cultura, Dante Marianacci dedica i tre seminari che terrà oggi, venerdì 18 marzo, alle ore 12.00 (aula 26), il 1° aprile (aula 27/b) e il 2 aprile presso la sede di viale Pindaro dell’Università D’Annunzio con il titolo “Le mie città dell’anima. Un viaggio autobiografico nella cultura europea e dell’Africa del Nord.”

L’incontro di oggi, aperto a studenti e laureati e a chiunque voglia assistervi, sarà dedicato alla città di Praga, Budapest e Vienna e sarà un “tuffo” nel Centro Europa, partendo dalla cultura mitteleuropea e dei suoi rapporti con l’Italia. I successivi due incontri saranno poi dedicati a Dublino, Edimburgo e le Isole Britanniche, il terzo al Cairo, ma anche ad Alessandria d’Egitto nei rapporti letterari e culturali dell’Italia con il mondo arabo.

Dante Marianacci è nato ad Ari (Chieti) e attualmente vive a Pescara dopo aver trascorso trent’anni in giro per il mondo come dirigente culturale del Ministero degli Affari Esteri. Poeta, narratore e saggista, ha pubblicato una trentina di volumi, tra libri di poesie, romanzi, antologie europee di poesia, narrativa e teatro, oltre a testi di saggistica, editi in varie lingue, in Italia e all’estero. Tra le raccolte di poesie si segnalano: Come il gabbiano (1970), Un viaggio per Tiresia (1975), Isolette sulla terra (1977), Graffiti (1980), Maschere e fortilizi (1985), Cronachette praghesi (1990), I ritorni di Odysseus (1997), Signori del vento (2002), Lettere da Ulcisia (2008, 2011), Sconfinamenti (2010, 2013). È stato tradotto in undici lingue e ha tradotto in italiano, tra gli altri, testi poetici di Lawrence Ferlinghetti, Vladimir Holub, Yang Lian, Charles Tomlinson. È presidente del Centro Nazionale di Studi Dannunziani e vice presidente della Fondazione Edoardo Tiboni per la Cultura. Ha fondato e dirige da sedici anni la rivista di cultura internazionale Italia & Italy.

Come docente di letterature e culture comparate, ha tenuto corsi, seminari e conferenze presso le università di Praga (Università Carolina), Dublino (University College, Trinity College), Edimburgo, Glasgow (Strathclyde University), Saint Andrews, Budapest (Elte e Pazmany), Szeged, Pécs, Debrecen, Vienna, Il Cairo (Università di Ayn Shams, Elwan, Must for Science and Technology), Alessandria d’Egitto, e negli Istituti Italiani di Cultura di Praga, Bratislava, Dublino, Londra, Edimburgo, Budapest, Vienna, Innsbruck e il Cairo.

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