“Dobbiamo continuare ad essere arrabbiati e non mollare sul profilo di applicazione e cattiveria agonistica: dobbiamo essere più forti delle difficoltà. Stiamo crescendo come intensità, ci mancano solo i 3 punti per giocare con più serenità.
Sappiamo che ci mancano dei punti per colpa nostra, dunque per nostri demeriti, per sviste arbitrali e per infortuni strani come l’ultimo di Capuano che ha fatto un movimento innaturale. Dovevamo essere imbattuti e magari vincere qualche partita in più, le partite perse non meritavamo di uscire sconfitti”.
Ti aspettavi, una risposta positiva da parte della squadra dopo il cambio di modulo?
“Dobbiamo essere più forti di tutto ed invertire la rotta, nell’ultima partita abbiamo dato un segnale importante di grande intensità. Mi aspettavo buone risposte dal 3-4-3 altrimenti non lo proponevo. Quel che conta è la mentalità propositiva e non l’abbiamo. Con questo modulo possiamo arrivare con più facilità alla porta avversaria, le due punte esterne sono più vicine a quella centrale. Dobbiamo lavorare, ma l’inizio è stato positivo e anche in fase difensiva siamo andati bene per quel che si è visto a Palermo. Le coperture preventive, inoltre, ci hanno consentito di recuperare più palloni mostrando attenzione in questo aspetto”.
Secondo lei, in questo nuovo modulo Viviani e Brugman possono coesistere?
“Possono giocare insieme, perdiamo di dinamismo ma guadagniamo in geometria. Non siamo in tanti in mezzo al campo (Nielsen continua ad avere problemi, ndr), possiamo disporre comunque anche di questa soluzione con il lavoro, il sacrificio e con la ricerca di equilibrio. E Ragusa? Può fare l’esterno di centrocampo, come ha fatto a Terni, o quello d’attacco su entrambe le corsie”.
Mister Marino, e su Vukusic che intenzioni ha?
“Io non ho preclusioni per nessuno, per me parla solo il campo durante gli allenamenti; quando io vedrò che lui è in grado di poterci dare una mano lui, avrà più considerazione, le cose bisogna guadagnarle sul campo come ha fatto Maniero, all’inizio ha fatto bene ha giocato poi ha avuto un calo fisiologico perché non è abituato a giocare con una certa intensità e noi, l’abbiamo sfruttato più del dovuto e magari ora il ragazzo è un po’ in difficoltà però ha dato tutto quello che poteva dare”.
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