Marino che ha un passato da ex calciatore, ha iniziato subito ad allenare nel Campionato Nazionale Dilettanti, con il Milazzo (ricoprendo però inizialmente il doppio ruolo di allenatore e giocatore) ottenendo nel 1997-1998 un secondo posto e nel 1998-1999 un nono posto. Nel 1999-2000 è passato al Ragusa (6º posto, sempre nel C.N.D.), mentre nel 2000-2001 è stato assunto dal Paternò, con cui ha ottenuto due promozioni consecutive dalla Serie D alla Serie C1.
Durante la stagione 2001-2002 il quotidiano l’Unità pubblicò un’indagine computerizzata per capire quale squadra, a livello europeo, esprimesse il miglior calcio: fu proprio il Paternò allenato da Pasquale Marino la prima compagine in questa speciale classifica.
Nel 2002-2003 è passato al Foggia e ha ottenuto nuovamente la promozione in Serie C1. Mantenuta la categoria sempre con il Foggia nel 2003-2004 (9º posto), nel 2004-2005 è stato ingaggiato dall’Arezzo, in Serie B. Sostituito nel corso del girone di ritorno da Marco Tardelli, è stato richiamato e ha concluso la stagione al 14º posto. Nel 2005-2006 è tornato al Catania, questa volta da allenatore, conquistando la promozione in Serie A e l’anno successivo mantenendo la massima serie alla fine di un campionato culminato con lo scontro salvezza Catania – Chievo. Al termine della stagione è passato ad allenare l’Udinese, prendendo il posto di Alberto Malesani, riportando la squadra friulana in Europa dopo due anni di assenza.
Il 22 dicembre 2009 viene ufficializzato il suo esonero dall’incarico di allenatore dell’Udinese, e il suo posto è stato preso da Gianni De Biasi[2]. Tuttavia il 21 febbraio 2010 viene richiamato alla guida tecnica della squadra. Ha successivamente dichiarato che avrebbe lasciato la società friulana a fine stagione dopo 3 anni.
“Ho preferito aspettare il Pescara perché volevo venire a Pescara e perché in questa società c’è un progetto importante”. Queste sono le sue prime parole da mister biancoazzurro: “Sapevo che ero la prima alternativa a Zeman, ma lui qui ha fatto un grande lavoro. Ho visto nei dirigenti del Pescara una gran voglia di riscatto. Avevo anche altre opportunità. Potevo pure scegliere diversamente, ma ho creduto nel Pescara e in una idea di calcio che è anche la mia. Sono poi arrivato in una città che vive di calcio e dove anche geograficamente mi troverò sicuramente bene visto che c’è il mare. Per me, questa di Pescara è anche una importante occasione dopo un periodo un po’ così. Ripartire dalla B non è sicuramente un problema. Non sono abituato a lavorare con la tavola già apparecchiata”. Sul modulo, Marino ha aggiunto: “L’idea è quella del 4-3-3, ma è chiaro che la cosa importante è la mentalità della squadra e la voglia di fare bene in un campionato difficile come quello di serie B, anche se ora è presto per parlare di campionato livellato verso l’alto o verso il basso.
Sul Pescara che dovrà nascere, Marino ha poi aggiunto: “Io credo che il meglio sia arrivare ad un mix fra giovani e giocatori esperti. Dobbiamo cercare di ricoprire quei ruoli che presentano qualche posto scoperto. della passata stagione rimarranno in diversi. Ma dovranno avere la voglia e l’orgoglio di ripartire e ricominciare con la giusta volontà”.
Marino auspica anche : “Sta a noi far tornare la gente allo stadio e a stringersi alla squadra. Abbiamo scelto di fare il ritiro in zona per averli vicino. Nella stagione cercheremo. Dobbiamo essere noi con l’impegno a far tornare il sorriso ai tifosi. É importante partire bene, ma il campionato cadetto è lungo. E siccome non si vince da tanto tempo, ho detto (dice ridendo) di iniziare con delle amichevoli con squadra “scarse” per tornare a vincere dopo sei mesi”.
In conclusione Marino ha fatto un tuffo nel passato, ricordando quei giocatori che sono stati lanciati da lui anni fa e che oggi sono arrivati nelle varie nazionali, e comunque ad alti livelli: “Mi vengono in mente Di Natale che ho iniziato a far giocare prima punta, poi Dossena, Giovinco, Sanchez. Lo staff del nuovo tecnico è composto da Mezzini (collaboratore tecnico), Senatore (preparatore portieri), Bartoli (preparatore atletico e recupero infortunati).
Nel corso della conferenza stampa è stato inoltre presentato il nuovo socio del Pescara, che si tratta dell’Uruguaiano Vincenzo Victor Mesada queste le sue prime parole: “Il mio ingresso in società con il 10% preclude ad una collaborazione ad ampio raggio per portare qui giocatori che giocano in sudamerica e anche in Spagna, visto che io conosco bene questo campionato, essendo fra i proprietari del Recreativo de Huelva, vogliamo instaurare poi un discorso importante con alcune società dell’Uruguay ma anche di altri Paesi. Ora speriamo di fare bene”.
Dopo la conferenza stampa tenutasi nella sala stampa dello stadio Adriatico, tutti al porto Turistico dove ad accogliere il nuovo mister erano presenti circa un migliaio di persone che hanno assistito alla nuova presentazione del nuovo allenatore del Pescara, Pasquale Marino che e’ rimasto sorpreso da tanto entusiasmo, nonostante la recente retrocessione: “In tanti anni di carriera non avevo mai ricevuto una accoglienza del genere. Credetemi sono emozionato perche’ non mi aspettavo di vedere tanta gente oggi al porto turistico. Ora dobbiamo metterci a lavorare per regalare a questa gente delle soddisfazioni“. Fischi di alcuni tifosi contro l’ex tecnico Zeman. Quando dal palco è stato fatto il nome dell’ex tecnico boemo, che dieci giorni fa aveva risposto no ad un eventuale ritorno in riva all’Adriatico, si sono levati alcuni fischi e parole di disapprovazione nei confronti del tecnico boemo che porto’ due anni fa il Pescara in serie A.
Di seguito l’intervista di Massimo Giuliano al giornalista sportivo, Paolo De Carolis.
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