Home » Attualità » Pescara, Matteo Colangelo premiato per aver salvato una persona

Pescara, Matteo Colangelo premiato per aver salvato una persona

da Redazione

premiazione matteo colangelo

Il 22enne Matteo Colangelo è stato premiato in Comune per aver salvato la vita di una persona colta da malore mentre stava nuotando in mare

PESCARA – Salvare la vita di una persona colta da malore mentre sta nuotando in mare, come è accaduto nei giorni scorsi presso uno stabilimento balneare della riviera nord, non è solo un gesto eroico ma esprime una grande umanità verso chi è in difficoltà, manifesta allo stesso tempo quel patrimonio di valori che è alla base di ogni azione straordinaria. Il gesto esemplare e miracoloso di Matteo Colangelo, studente pescarese di 22 anni, trova la sua totale affermazione nel volto sorridente di questo ragazzo che a Palazzo di città ha ritirato una pergamena di benemerenza della civica amministrazione, la cui motivazione recita: “Per la prontezza e la competenza dimostrate nel prestare soccorso a un bagnante colpito da arresto cardiaco e contribuendo in maniera determinante a ripristinare il battito cardiaco e salvargli la vita”. Matteo ha infatti praticato con grande abilità un massaggio cardiaco immediato a un 59enne che aveva già perso conoscenza.

Per questo ha ricevuto il riconoscimento dalle mani del sindaco Carlo Masci e dell’assessore Patrizia Martelli nel corso di una breve cerimonia tenutasi presso la Sala della Giunta e alla quale hanno partecipato familiari, parenti e amici di questo giovane, non a caso brillante studente del corso Magistrale di Economia e Management presso l’Università d’Annunzio e da più di un anno, nonostante la giovane età, Business Developer presso Coca-Cola HBC Italia (è tra i più giovani assunti a tempo indeterminato nello storico dell’azienda, a 21 anni appena compiuti ).

“Ringrazio l’amministrazione della mia città per avermi dato questa grande soddisfazione – ha detto Matteo – ma il più grande premio l’ho ricevuto quel giorno sulla spiaggia aiutando una persona in difficoltà”.

Una vicenda che conferma l’importanza di educare più persone possibili agli interventi di primo soccorso, in particolare i ragazzi.

Ti potrebbe interessare