PESCARA – I consiglieri comunali di Forza Italia Antonelli, Rapposelli e D’Incecco commentano l’ordinanza firmata dal sindaco Alessandrini per la rimozione del mercatino degli extracomunitari, da sempre localizzato sulle aree di risulta e che costituisce oggi il primo scandaloso biglietto da visita per chi arriva a Pescara uscendo dalla stazione ferroviaria centrale.
“Partiamo da una certezza – hanno commentato i tre consiglieri comunali di Forza Italia -: quel mercatino non può restare sotto la massicciata della ferrovia, anzi non sarebbe mai dovuto essere spostato in quella posizione. Innanzitutto per ragioni di sicurezza, visto che il mercatino è posizionato esattamente sotto il binario 1. Poi per una questione di legalità: non ci sono autorizzazioni, non ci sono contratti, e la maggior parte degli ambulanti presenti non ha neanche la licenza per vendere. A più riprese, poi, è stata segnalata la presenza di merce contraffatta su quelle bancarelle posticce e improvvisate, imponendo blitz congiunti della Polizia municipale e della Guardia di Finanza, con relativi sequestri. Per non parlare dell’assenza delle più elementari norme di sicurezza, con i fili elettrici volanti che, attaccati a non si sa bene a quale contatore, passano da una bancarella all’altra, senza alcuna protezione contro i fenomeni atmosferici. E tutto questo senza dimenticare che comunque quella distesa di stand e merce, posizionata su lenzuola rimediate, non è affatto uno spettacolo dignitoso per la città che si definisce europea. Con la passata amministrazione di centro-destra, abbiamo più volte aperto il discorso per concretizzare la rimozione di quel mercato abusivo, dunque un provvedimento teso a ripristinare il rispetto della legge e delle regole, che devono essere valide per tutti, italiani e stranieri.
Ma ogni volta ci siamo scontrati con le accuse di razzismo da parte di molti consiglieri comunali di centro-sinistra, e con la ferma contrarietà di alcune sigle sindacali cittadine. Un’opposizione rimasta sempre rigida, anche quando avevamo proposto una delocalizzazione di una parte del mercato, proponendo l’utilizzo del terreno, sempre di proprietà delle ferrovie, situato a breve distanza, in via De Gasperi, di fronte a Caporale, un terreno peraltro recintato e dove, però, avrebbero potuto trovare collocazione esclusivamente gli ambulanti ‘legali’, ovvero quelli dotati di regolare licenza, ovvero, fatti i conti, circa 20-25 al massimo. Per tutti gli altri, privi di permessi o licenze, ovviamente, non era possibile ipotizzare alcuna sistemazione, così com’è giusto che sia, e ci siamo dovuti fermare dinanzi all’alzata di scudi e alle promesse di barricate in difesa degli extracomunitari. Oggi, però, evidentemente le responsabilità di governo hanno determinato la marcia indietro del Pd e del sindaco Alessandrini che – hanno proseguito i consiglieri Antonelli, Rapposelli e D’Incecco – ha improvvisamente firmato l’ordinanza per smantellare il mercato, senza interpellare associazioni di categoria, sindacati, servizi sociali, senza concordare tale operazione con alcuno, magari anche per renderla meno traumatica, e soprattutto non si è neanche preoccupato di trovare una soluzione alternativa, come invece aveva fatto il centro-destra. Ora però ci aspettiamo che a tanto attivismo della penna segua la concretizzazione dei fatti: restiamo dunque in attesa di veder arrivare i mezzi delle Forze dell’Ordine nell’area del mercatino per vedere rimuovere le prime bancarelle”.