PESCARA – Il Capogruppo e il Vicecapogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara Marcello Antonelli e Vincenzo D’Incecco riferiscono sull’esito della nuova seduta fiume del Consiglio comunale conclusasi nella tarda serata di ieri.
L’opposizione di centro-destra sta conducendo una battaglia contro la ricostituzione di un mercatino etnico sotto il tunnel della stazione ferroviaria. Dei quasi 800 emendamenti ne sono stati discussi ed esaminati appena il 10 per cento,ma la discussione riprenderà a gennaio 2018.
“La nostra è una battaglia di civiltà e di rispetto delle regole – hanno ribadito i consiglieri Antonelli e D’Incecco –. È utile infatti ricordare che il sindaco Alessandrini è stato letteralmente costretto dall’ex Prefetto a smantellare il mercatino etnico abusivo esistente sulle aree di risulta che, dopo accurate indagini giudiziarie, è stato definito come una ‘delle maggiori centrali della contraffazione del centro-sud Italia’.
Oggi il centro-sinistra vorrebbe riproporre quel mercatino, cedendo al ricatto politico dei consiglieri di Sinistra Italiana, addirittura spendendo 250mila euro dei pescaresi per posizionare quel mercatino fintamente etnico sotto il tunnel della stazione ferroviaria, dunque in una posizione di maggior rischio per la sicurezza della città, mascherando tale operazione sotto la parola di ‘integrazione’.
Come abbiamo ripetuto centinaia di volte in questi giorni in Consiglio comunale, quell’operazione ha in realtà il sapore della ‘ghettizzazione’ e soprattutto la reale integrazione si attua consentendo agli operatori ambulanti extracomunitari regolari, ovvero dotati di regolare permesso di soggiorno e di regolare licenza commerciale, di lavorare con gli ambulanti italiani, condividendo gli spazi nei nostri mercati rionali, alle stesse condizioni, dunque permettendo loro di usufruire degli stessi vantaggi, in termini di concessione di spazi e di vigilanza, ma anche imponendo loro il rispetto degli stessi doveri, a partire dal pagamento delle tasse.
Per contrastare una scelta assurda della giunta Alessandrini e farle comprendere piuttosto la bontà della nostra proposta, abbiamo presentato la pioggia di emendamenti contro la delibera portata in aula: dopo giorni di sviamenti e di fughe strategiche da parte di vari esponenti della maggioranza, negli ultimi due giorni il centro-sinistra ha tentato la legittima prova di forza e lo stancheggio, restando in aula sino a notte fonda per scoraggiarci e indurci a rinunciare alle nostre proposte di modifica. L’unico risultato è stato quello di consentire una riflessione approfondita della problematica, con appena il 10 per cento dei quasi 800 emendamenti effettivamente discusso.
Ieri sera il Consiglio ha chiuso la seduta tematica, rinviando la delibera a gennaio 2018 previa convocazione della conferenza dei capigruppo per la nuova calendarizzazione dei lavori e delle sedute. Per l’opposizione di centrodestra questo rinvio rappresenta già una prima vittoria, intanto perché, come avevamo promesso alla città, abbiamo chiuso il 2017 senza consentire l’approvazione di una delibera inaccettabile. Le priorità di Pescara sono altre e infatti da domani torneremo in aula per la lunga sessione di bilancio dove si decideranno le scelte strategiche per il prossimo triennio.
E dubitiamo che il mercatino etnico possa essere preso in considerazione nel mese di gennaio,
quando la giunta Alessandrini dovrà affrontare ben altre emergenze amministrative, come il Masterplan per la costruzione del nuovo stadio, che l’assessore Civitarese ha già annunciato di voler chiudere entro gennaio, e poi il nodo della Nuova Pescara, che dovrà avere i suoi passaggi in Consiglio comunale.
Alla maggioranza – hanno aggiunto i consiglieri Antonelli e D’Incecco – rinnoviamo il nostro invito a ripensare una delibera che non tutela i pescaresi e, al tempo stesso, non favorisce neanche quei lavoratori extracomunitari regolari che a Pescara sono ben accetti, possono già lavorare senza problemi e che non avrebbero alcun interesse a stipare la propria attività commerciale sotto un tunnel ferroviario”.