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Pescara, mercatino nelle aree di risulta: due misure al vaglio

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PESCARA – Al termine della seduta di Commissione tenutasi ieri mattina sul tema del mercatino nella città, sono intervenuti l’assessore al Commercio del Comune di Pescara Stefano Cardelli e il Presidente della Commissione consiliare Commercio Antonio Sabatini. Gli stessi hanno riferito che sono ci sono due misure che l’amministrazione comunale sta ponendo all’attenzione per una valutazione: da un lato una serie di controlli serrati al fine di garantire il lavoro agli ambulanti in regola ed individuare quelli che non lo sono, dall’altro cercare una soluzione condivisa sulla futura dislocazione del mercatino multietnico ad oggi dislocato sulle aree di risulta dell’ex stazione ferroviaria:

All’ordine del giorno c’era l’analisi della documentazione relativa all’insediamento della struttura sulle aree di risulta, al di sotto del binario ferroviario, con il posizionamento delle bancarelle e l’avvio delle attività.

La prima emergenza che l’amministrazione si è posta sin dal primo giorno è stata quella di garantire il lavoro e la tutela di quegli ambulanti regolari, ossia muniti di permesso di soggiorno e di una normale licenza per la vendita ambulante di merce, anch’essa regolare, e, a tal fine, l’individuazione di coloro che al contrario operano al di fuori delle normative, dunque in maniera abusiva, senza preoccuparsi di licenze e permessi.

Da mesi, attraverso l’azione congiunta di Polizia municipale, Polizia di Stato e Guardia di Finanza, abbiamo attivato continui blitz e interventi per intensificare la lotta contro la contraffazione, con maxi-sequestri di merce priva del marchio Siae o con false griffe. Ora però, accanto a tale azione di repressione, dobbiamo occuparci anche di dare una sistemazione più decorosa e dignitosa a quel mercato, trovando una soluzione che sia condivisa da tutte le forze politiche, garantendo la sicurezza sul lavoro degli ambulanti extracomunitari regolari che comunque vivono un rischio continuando a operare sotto un binario ferroviario, e al tempo stesso assicurando loro una sistemazione definitiva, stabile, perdendo il carattere della ‘perenne provvisorietà’.

I nostri uffici stanno già ipotizzando alcune soluzioni che ovviamente sottoporremo all’esame del Consiglio comunale per un’espressione congiunta che vada nell’interesse di quegli ambulanti regolari che hanno scelto di vivere nel nostro paese alla ricerca di una vita migliore, ma soprattutto rispettando le norme, le leggi e guadagnandosi in modo onesto il pane.

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