PESCARA – Sempre più innovativo e al passo con i tempi il Mercato Ittico di Pescara grazie ad un progetto della Giunta Albore Mascia ,portato avanti dall’attuale Amministrazione e finalizzato a sviluppare la vendita on line del nostro pescato e a promuovere il prodotto pescarese sul mercato nazionale ed europeo. Il progetto è stato realizzato con fondi della Regione Abruzzo, Direzione Politiche Agricole e di sviluppo rurale caccia e pesca, relativi al programma operativo FEP 2007/2013, Asse prioritario 3 per un importo pari a 108.947 euro.Le novità, sia relative alla informatizzazione della struttura che alla trasparenza e tracciabilità a garanzia della sicurezza dei prodotti, sono state presentate ieri mattina in una conferenza stampa a cui hanno partecipato l’assessore Giacomo Cuzzi, il direttore Mauro D’Andreamatteo, il responsabile del software Luca Di Nicola e il consigliere comunale Massimo Pastore .
“Puntiamo sulla filiera di qualità – sottolinea l’assessore al Commercio Giacomo Cuzzi presentando le novità – Ed è un lavoro che ripaga gli sforzi, perché Pescara oggi è fra le prime città in Italia per lo sviluppo di servizi tecnologici. Il nostro impegno per il futuro sarà quello di far coincidere alla modernizzazione anche la rispondenza di piattaforme logistiche sul territorio, per implementare la catena del freddo e per assicurare la tracciabilità massima che è già ad oggi garantita con etichette che rispecchiano la legge, anticipano normative che diverranno presto obbligatorie e consentono di seguire il pescato dalla barca alla vendita in piena trasparenza. Puntiamo sulla struttura e la faremo crescere insieme agli altri mercati coperti su cui stiamo facendo un grande ed efficace lavoro di apertura e modernizzazione”.
“In aggiunta abbiamo investito anche sulla sostenibilità – aggiunge il direttore della struttura Mauro D’Andreamatteo – Grazie al progetto abbiamo acquistato due mezzi elettrici per movimentare la merce dalle banchine fin dentro la sala dell’asta, sostituiscono gli ape car che si fermavano fuori perché non mezzi ecologici. Peraltro entrando fin dentro si risparmia in tempo e fatica, perché il pescato viene scaricato direttamente sul nastro trasportatore”.
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