Serie A

80 anni di Pescara Calcio: Qual è stato il Delfino migliore di sempre?

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Si sta per concludere il 2016, un anno che ha visto il Pescara compiere 80 anni e oggi vi proponiamo questa difficile scelta.

PESCARA – Il 2016 è stato un anno da ricordare per il Pescara che ha centrato la sua settima promozione in Serie A. Oltre a ciò, che è l’evento più importante e più bello, il Delfino ha festeggiato gli 80 anni di storia calcistica. In questi anni se ne sono viste di tutti i colori: gioie, dolori, promozioni e partite storiche ma anche retrocessioni da dimenticare. Come dicevamo, sono migliaia i giocatori che sono transitati in riva all’Adriatico e di conseguenza molti tifosi sono rimasti legati a squadre che hanno fatto la storia del calcio Pescarese. Di seguito vi proponiamo, in ordine di tempo, le migliori.

La prima promozione in Serie B: 1940-1941

Qualcuno potrebbe dire “Altri tempi” ma questa promozione è importantissima nel Pescara perché la prima nella Serie Cadetta. Sotto la guida di Ferrero e, trascinato dai gol di Tontodonati, il Pescara vince il campionato con 42 punti, a pari merito con il Ravenna. Il bilancio recita 18 vittorie, 6 pareggi e tre sconfitte con 52 gol fatti e 14 subiti.

Questa la formazione tipo: Fabiani; Mincarelli; Paludi, Ventura, De Angelis, Brandimarte, Maturo, Piccinini, Cerella, Tontodonati, Mannelli.

La prima Serie A con Cadè

La prima volta non si scorda mai ed ecco che, dopo anni di alti e tanti bassi, il Pescara riesce a centrare la sua prima promozione in Serie A. La classifica dopo 38 giornate recita: Vicenza 51, Atalanta, Cagliari e Pescara 49, si deve andare agli spareggi. Il Pescara, nella regoular season, ha ottenuto 17 vittorie, 15 pareggi e sei sconfitte con 48 gol fatti e 29 subiti. Agli abruzzesi bastano due 0-0 a Terni e Bologna per centrare la prima Serie A della sua storia.

Questa la formazione tipo: Piloni; Motta, Galbiati, Andreuzza, Mosti, Repetto, Orazi, Nobili, Zucchini, La Rosa, Prunetti.

La seconda Serie A  e l’esodo di Bologna

Nemmeno il tempo di assaporare la Serie A che i biancazzurri tornano in Serie B. Il purgatorio della cadetteria dura poco perchè in un anno il Pescara torna in A e lo fa vincendo lo spareggio epocale a Bologna contro il Monza dove, 40 mila Pescaresi accorrono per sostenere la squadra. E’ forse la trasferta più imponente che il calcio Italiano abbia mai visto. Il Pescara vince 2-0 grazie ad un’autorete ed il gol di Nobili e vola in A dopo aver chiuso il campionato al terzo posto con 48 punti (16 vittorie, 16 pareggi e 6 sconfitte con 44 gol fatti e 27 subiti).

La formazione tipo: Recchi; Motta, Andreuzza, Pellegrini, Santucci, Cinquetti, Repetto, Nobili, Zucchini, Ferrari, Di Michele.

Il primo magico Pescara di Giovanni Galeone

Gli anni 80′ vedono il Pescara retrocedere in C salvo poi tornare in Serie B grazie a Tom Rosati. Nell’ 85-86′ i biancazzurri retrocedono ancora ma vengono ripescati grazie al fallimento del Palermo, la squadra ingaggia Giovanni Galeone e quella squadra, costruita per la Serie C, stravolge ogni stereotipo centrando una clamorosa clamorosa Serie A, per molti la più bella perchè inaspettata. Insomma, un miracolo. La squadra chiude il campionato al primo posto, alla pari con il Pisa, con 44 punti conditi da 16 vittorie, 12 pareggi e 10 sconfitte con 43 gol fatti e 33 gol subiti. La media spettatori è da capogiro: 20 mila spettatori di media con il picco raggiunto nell’ultimo match con il Parma (circa 42mila).

La formazione tipo: Gatta; Camplone, Ciarlantini, Berogodi, Benini, Bosco, Loseto, Gasperini, Pagano, Rebonato, Gaudenzi.

La prima (ed unica) salvezza in Serie A

L’anno seguente il Pescara, complice la penalizzazione dell’Empoli, riesce anche a salvarsi per la prima (e finora unica) volta nella massima Serie A. Da ricordare alcune partite come il 2-0 inflitto all’Inter, a San Siro, alla prima giornata di campionato cosi come il 2-0 rifilato alla Juventus all’Adriatico grazie alle reti di Junior e Pagano. Il Pescara chiude il campionato al 14esimo posto con 24 punti (8 vittorie, 8 pareggi, 14 sconfitte, 27 gol fatti e 44 subiti).

La formazione tipo: Gatta; Camplone, Ciarlantini, Bergodi, Ferretti, Marchegiani, Junior, Gasperini, Pagano, Sliskovic, Galvani.

La seconda promozione in A con Giovanni Galeone

Quando si parla di promozioni in Serie A basta richiamare Giovanni Galeone ed ecco che, cinque anni dopo il miracolo, il Profeta riporta il Delfino nella massima serie portando il Pescara al secondo posto con 46 punti con 15 vittorie, 16 pareggi e sole sette sconfitte con ben 58 gol fatti e 43 subiti. La promozione viene raggiunta con due giornate d’anticipo grazie al 2-2 casalingo contro l’Udinese.

Di seguito la formazione tipo: Savorani; Camplone, Dicara, Righetti, Nobile, Gelsi, Allegri, Ferretti, Pagano, Bivi, Massara.

La fatal Reggina

Gli anni novanta non sono prosperosi per il Pescara ma, sul finire del Millennio, i biancazzurri hanno la chance di centrare la sesta promozione nella massima serie ma, a due giornate dalla fine, gli uomini di De Canio perdono 2-0 in casa contro la Reggina con Michele Gelsi che sbaglia un rigore che, tutt’ora, i Pescaresi non riescono a dimenticare anche perchè la squadra manca di un punto la promozione a causa di un pareggio tutt’altro che imprevedibile tra Reggina e Torino. Il Delfino conclude il campionato al quinto posto con 63 punti ( 16 vittorie, 9 pareggi e 11 sconfitte con 50 gol fatti e 42 subiti).

La formazione tipo: Bordoni; Galeoto, Cannarsa, Zanutta, Lambertini, Baldi, Gelsi, Terracenere, Sullo, Esposito, Pisano.

La promozione in Serie B con Ivo Iaconi

Il Pescara retrocede anche in C ma ci resta per poco perchè nella stagione 2002-2003 il Delfino risale vincendo la finale play-off con il Martina vendicando il torto subito nell’anno precedente in quel di Catania. La squadra viene promossa sotto la guida di Ivo Iaconi e, dopo un gran duello con l’Avellino che vedrà vincitori gli Irpini grazie al vantaggio negli scontri diretti. Il Pescara conclude secondo con 69 punti ( 20 vittorie, 9 pareggi e 5 sconfitte con 64 gol fatti e 36 subiti).

La formazione tipo: Santarelli; Rossi; Antonaccio, Sbrizzo, Micolucci, Biancone, Apa, Di Fabio, Palladini, Cecchini, Giampaolo

La promozione in B con Di Francesco dopo il fallimento

Il Pescara sembra essere tornato ai fasti di un tempo dopo quella promozione ma è l’inizio della fine perchè in pochi anni la squadra va allo sbando sia dal punto di vista calcistico (solo i ripescaggi salvano la squadra) ma soprattutto dal punto di vista societario visto che i vari Paterna, Pincione e Soglia portano la squadra al fallimento nel 2008. De Cecco e Caldora rilevano le quote e la “Pescara Calcio” diventa Delfino Pescara 1936. Dopo la salvezza ottenuta a Cava dei Tirreni nell’anno precedente, nel 2009-2010 la squadra allenata da Di Francesco torna in Serie B battendo il Verona nella finale play-off. Il Pescara chiude con 58 punti (15 vittorie, 13 pareggi e 6 sconfitte con 39 gol fatti e 25 subiti).

La formazione tipo: Pinna; Petterini, Mengoni, Olivi, Zanon, Coletti, Tognozzi, Dettori, Bonanni ( Gessa), Sansovini, Ganci.

Zemanlandia: E’ Serie A!

Dopo un buon anno di Serie B con Di Francesco la squadra viene affidata l’anno seguente a Zeman. E’ l’inizio di un Luna Park stratosferico che ricorda in tutto e per tutto il Pescara di Galeone: 4-3-3 e gol a grappoli grazie al tridente magico formato da Insigne, Immobile e Sansovini coadiuvati dall’estro di Verratti. La stagione è memorabile anche negativamente a causa della scomparsa di Morosini e Franco Mancini che verrà ricordato ogni volta dalla società. La festa, dopo una lotta serrata con Torino, Verona e Sassuolo, arriva il 20 maggio grazie al 3-1 rifilato in casa della Sampdoria. Il Pescara vince anche il campionato grazie al gol di Maniero nel finale contro la Nocerina. Il Pescara chiude primo con tanti record: 83 punti con 26 vittorie, 5 pareggi ed 11 sconfitte. 90 gol fatti e 55 subiti.

La formazione tipo: Anania; Balzano; Capuano, Romagnoli, Zanon, Verratti, Cascione, Nielsen (Kone o Togni), Insigne, Sansovini, Immobile.

La prima promozione in Serie A con un Pescarese alla guida: Massimo Oddo

Altra promozione da film: è il 9 giugno del 2015 quando la traversa di Melchiorri spezza i sogni del Pescara nella finale play-off a Bologna. In serie A ci vanno i Felsinei e in panchina, per il Delfino, c’è Massimo Oddo. Nella stagione successiva l’ex Milan viene confermato e, grazie ai 30 gol di Lapadula ed una squadra spettacolare, il 9 giugno 2016 il Pescara centra la sua settimana promozione in Serie A in quel di Trapani grazie a un gol da antologia di Verre. E’ la prima volta un allenatore porta la squadra della sua città in Serie A. Il Pescara chiude il campionato con 72 punti (21 vittorie, 9 pareggi e 12 sconfitte con 69 gol fatti e 52 subiti).

La formazione tipo: Fiorillo; Crescenzi (Vitturini), Campagnaro, Fornasier, Zampano, Torreira, Verre, Memushai, Benali, Caprari, Lapadula.

 

Pubblicato da
Alessio Evangelista

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