Lo ha affermato l’assessore alla Mobilità del Comune di Pescara Berardino Fiorilli che ieri ha presieduto un vertice interno per tracciare un bilancio della prima giornata di chiusura totale al traffico della città
PESCARA – L’assessore alla Mobilità del Comune di Pescara Berardino Fiorilli ieri mattina ha presieduto un primo vertice interno per tracciare un bilancio della prima giornata di chiusura totale al traffico della città , alla presenza della Polizia municipale, del Coordinatore della Protezione civile Angelo Ferri e dell’ufficio tecnico.Sono state individuate alcune misure per migliorare il prossimo appuntamento anti-smog previsto per il prossimo giovedì 29 marzo: potenziamento della segnaletica stradale e delle transenne, ma soprattutto delle unità operative poste a protezione dei varchi per evitare la violazione delle aree chiuse alle auto. Tali misure verranno analizzate e discusse nel corso di un vertice convocato per lunedì mattina con le Associazioni di categoria dei commercianti che, a loro volta, avranno l’occasione per confrontarsi direttamente con le associazioni ambientaliste come il Wwf, Sos Inquinamento, con il dottor Silvestre, del reparto di Fisiopatologia respiratoria pediatrica dell’ospedale civile di Pescara e anche con l’Aci.
Ha spiegato Fiorilli:
riunirò tutti attorno al tavolo perché tutti devono prendere piena consapevolezza di quanto sta facendo la nostra amministrazione al fine di ridurre i problemi delle micropolveri, della situazione in cui oggi Pescara versa, e delle iniziative da adottare nell’immediato per proteggere i cittadini. Misure su cui mi aspetto condivisione e collaborazione, non solo sterili polemiche che non fanno crescere il territorio.
Operativamente l’organizzazione della giornata ha funzionato, anche se sicuramente ci sono alcuni aspetti tecnici da migliorare, a partire dal potenziamento della segnaletica verticale, specie nei punti di ingresso alla città per indicare chiaramente gli orari e i giorni di chiusura, pensando ai pendolari che da Pescara si dirigono verso nord o sud per andare a lavorare e che, avendo lasciato il territorio prima delle 9, ieri, non hanno avuto problemi al mattino, ma poi hanno lamentato disagi al pomeriggio, con la chiusura al traffico ripresa dalle 17 alle 19. Ovviamente dovremo conciliare meglio le strade aperte con i cantieri e potenziare anche il numero di volontari presenti ai varchi per far rispettare le transenne e impedire le violazioni da parte dei soliti ‘furbetti’, anche perché da giovedì prossimo scatteranno controlli e sanzioni da parte dei vigili urbani. Purtroppo molti cittadini ieri non hanno colto il nostro messaggio, ossia l’obiettivo non doveva essere quello di ‘aggirare’ l’isola pedonale con l’auto congestionando le strade tutt’attorno alla cinta urbana, ma era non usare per niente la vettura privata, se non nei casi di reale e assoluta emergenza. Le vie lasciate aperte, come l’anello attorno alla città, da nord a sud, non serviva ad accogliere le centinaia di migliaia di vetture che ogni giorno si muovono su Pescara, ma serviva solo a garantire una viabilità fluida per chi comunque non poteva evitare di usare il mezzo personale. Ma la verità, che ieri è emersa in modo chiaro, è che se in tanti sono pronti a parlare di rispetto per l’ambiente e di ecosostenibilità, poi sono ben pochi quelli che realmente accettano anche il sacrificio di rinunciare, per un solo giorno, all’auto, magari preferendo la bici o l’autobus, visto che ieri, oltre alle consuete linee del trasporto pubblico, i cittadini avevano a disposizione anche due bus navetta che marciavano all’interno dell’isola. Ma noi non desistiamo e andiamo avanti su quella che è la strada per una vera rivoluzione culturale, anche perché i dati odierni delle centraline dell’Arta ci confermano che dobbiamo proseguire: consideriamo che nella centralina di piazza Grue il livello del Pm10 ha raggiunto i 76 microgrammi; 65 microgrammi al Teatro D’Annunzio; 69 in via Firenze; 68 in via Sacco; 80 in viale Bovio, dove abbiamo raggiunto i 38 superamenti. Sicuramente tali valori non dipendono esclusivamente dal traffico, ma dalla concomitanza di tanti fattori come la presenza dei cantieri, la sabbia, la staticità dell’aria in assenza di vento, e dagli impianti di riscaldamento ancora accesi. Ma quei valori comunque ci impongono l’adozione di provvedimenti seri che dobbiamo far rispettare in modo rigoroso. La nostra linea, oggi, è quella di andare avanti lungo la strada intrapresa e tale decisione verrà discussa e affrontata nel corso di un vertice che ho già convocato per lunedì prossimo, 26 marzo, invitando le Associazioni di categoria come Confcommercio, Confesercenti, i Consorzi e le Associazioni di Via, sia del centro cittadino che di Porta Nuova, le due zone ugualmente interessate dalle chiusura di ieri. E quelle Associazioni avranno modo di confrontarsi direttamente non solo con l’amministrazione comunale, chiamata a fare delle scelte a volte dolorose ma necessarie, ma anche con le Associazioni ambientaliste, come Wwf e Sos Inquinamento, con il professor Silvestre, primario dell’Unità di Fisiopatologia respiratoria pediatrica dell’ospedale civile, che ancora ieri ha denunciato l’aumento delle allergie e delle problematiche respiratorie nei bambini causato proprio dalle micropolveri, e poi ci saranno i responsabili dell’Arta, dell’Aci e della Gestione Trasporti Metropolitani. Sul tavolo porremo le esigenze generali della città, che oggi si trova a dover gestire livelli elevati di Pm10, ma anche quelle degli operatori commerciali, che hanno inopportunamente accusato l’amministrazione di voler distruggere il commercio, di aver causato la dispersione di quintali di generi alimentari, solo per aver chiuso la città al traffico per un giorno. Se così fosse, all’interno delle isole pedonali oggi non dovremmo avere neanche un negozio, ma l’evidenza ci dimostra che non è così. A tutti coloro che saranno presenti al Tavolo chiederò un’assunzione di responsabilità e di fare scelte condivise, che sappiano contemperare in modo concreto le esigenze di tutti, ricordando però anche le opere infrastrutturali che la nostra amministrazione sta realizzando da due anni e mezzo per limitare i livelli dell’inquinamento atmosferico, come il cantiere della filovia, rimasto fermo per sei anni, l’ampliamento della pedonalizzazione del centro con via Mazzini e l’asse via Firenze-via Cesare Battisti, l’istituzione della velocità 30 sul lungomare, sempre più a misura di pedone per garantire l’abbattimento delle micropolveri, e l’avvio dei cantieri per i grandi parcheggi.