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Pescara, Mobilità Fase 2: Foschi su esito Commissione

da Redazione

foto-traffico-rallentato-corso-vittorioPESCARA – “Quattro sono le misure che verranno introdotte nell’organizzazione della Mobilità cittadina nella Fase II dell’emergenza Covid-19: l’incremento del numero delle corse dei mezzi di trasporto pubblico per compensare la drastica riduzione del numero dei passeggeri a bordo di ciascun bus, fino a un massimo di 15 unità; favorire la mobilità sostenibile, a partire dal monopattino elettrico, 500 quelli in sharing che arriveranno a Pescara; riapertura graduale dei parcheggi a pagamento a partire dalle aree di risulta e da piazza Primo Maggio, già prevista per martedì 12 maggio; riattivazione delle Zone a traffico limitato, con riaccensione di varchi e telecamere da lunedì 18 maggio e, per la Ztl ambientale di via Regina Margherita, dal fine settimana del 23 e 24 maggio. Nel frattempo i medici, a partire dal pneumologo pediatra Gaetano Silvestre, consigliano massima prudenza nel nostro cosiddetto ‘ritorno alla normalità’, con il mantenimento delle misure di sicurezza come mascherine, gel e igienizzazioni, perché non si esclude una ripresa dell’infezione che nel frattempo nelle ultime 3 settimane ha fatto verificare un’ulteriore mutazione, con 5 casi di vasculite, o malattia di Kawasaki, riscontrati in altrettanti bambini colpiti dal Covid, un’enormità se consideriamo che normalmente si registrano 7 casi di vasculite l’anno”.

Lo ha detto il Presidente della Commissione Mobilità Armando Foschi ufficializzando l’esito della seduta di Commissione che ha visto la presenza, in collegamento web, anche dell’assessore delegato Luigi Albore Mascia e del dottor Gaetano Silvestre.

“Anche Pescara ovviamente si prepara all’annunciata Fase II dell’emergenza post-Covid 19, sentiamo le pressioni, ovvie e giustificate, delle attività produttive che chiedono di poter ripartire per fronteggiare la crisi economica determinata da due mesi di lockdown – ha riepilogato il Presidente Foschi -, ma la prudenza resta d’obbligo visti i dati shock comunque forniti dai Comitati scientifici, secondo i quali una riapertura incontrollata della nostra vita sociale e produttiva potrebbe determinare entro il 31 dicembre 2020 ben 430mila persone colpite dal coronavirus, 151mila in terapia intensiva con il collasso del nostro sistema ospedaliero. E allora dobbiamo organizzare in modo capillare la nostra ripresa, facendo tabula rasa di ciò che era la nostra quotidianità fino allo scorso 8 marzo e che oggi non esiste più.

Va riorganizzato il sistema del trasporto pubblico che prima del lockdown prevedeva a Pescara 15 corse mattutine dedicate agli studenti, in uscita e in entrata dalle scuole con numeri a bordo oggi non più percorribili, visto che i mezzi della Tua potranno trasportare tra 10 e i 12 utenti per ogni mezzo, fino a un massimo di 15 passeggeri. Ora, come ha spiegato l’assessore Albore Mascia, partendo dalla consapevolezza che parliamo di ‘scenari fluidi’, sappiamo che le prime riaperture decise a livello nazionale per lunedì 4 maggio riporteranno in movimento almeno 4milioni e mezzo di italiani, ovvero su Pescara circa 12mila persone, dato che impone subito una riorganizzazione del trasporto pubblico. La Tua avrebbe già preparato il proprio piano, pur partendo da un grave deficit di cassa, visto che a fronte di incassi pari a circa 2milioni di euro al mese, ovvero 24milioni l’anno, negli ultimi due mesi di lockdown gli incassi sono stati di poche migliaia di euro. Comunque, Tua, a detta dell’assessore Albore Mascia, avrebbe predisposto una misura che parte dall’equazione ‘meno trasportati, più frequenza delle corse’, usando l’estate come periodo utile di sperimentazione sino ad arrivare a settembre in vista dell’ipotetica riapertura delle scuole, anche se tutto dipenderà dalle curve della pandemia.

I dati dicono che ogni giorno nel pescarese Tua trasporta circa 1.400 pendolari, soprattutto provenienti da nord, dunque Cappelle sul Tavo e Montesilvano, e poi dall’hinterland. Tua, facendosi aiutare dalla tecnologia, si sarebbe impegnata a installare un’adeguata segnaletica sui bus, per contingentare le salite e discese dai mezzi, impiegando una App adatta all’utenza smart, che consenta loro di sapere in tempo reale dove si trova la linea attesa, entro quanto tempo arriverà alla propria fermata, gli orari, la frequenza delle corse e gli spostamenti, e poi installando dei monitor sui bus, sul parabrezza, che permetta di avvisare subito l’utenza in attesa alla fermata su quante persone già ci sono a bordo, quante ne scendono e quante possono salire. Poi Tua avrebbe pensato di istituire anche delle corse rapide o express, con meno fermate, adatte a chi deve andare da un punto A a un punto B, con un’organizzazione a chiamata e permettendo al conducente di abbreviare i tempi di percorrenza Infine Tua avrebbe chiesto al Comune di istituire anche delle corsie preferenziali provvisorie in città per il periodo dell’emergenza Covid, ma l’amministrazione ha chiesto all’Azienda di abbozzare una pianificazione indicando quali spazi della città potrebbero essere funzionalmente utili a tal fine, proposta che poi verrà vagliata dagli uffici in termini di fattibilità.

Ma non basta – ha aggiunto il Presidente Foschi -: la riorganizzazione del settore mobilità nella Fase II del Covid-19 passa anche dal rilancio della mobilità sostenibile, con la riapertura dei cantieri per il completamento della ciclopolitana da 45 chilometri, ovvero la rete di piste ciclabili già in corso di realizzazione, con il varo del Regolamento per l’utilizzo del monopattino elettrico in città, e a tal fine è stato anche pubblicato il bando pubblico per avere a Pescara una società che dovrà gestire il servizio di sharing di 500 monopattini elettrici fino al luglio 2022. Gli altri provvedimenti già decisi sono, infine, la riattivazione dei posti auto a pagamenti nei parcheggi dotati di parcometro: si inizierà il 12 maggio con le aree di risulta e piazza Primo Maggio e le altre aree dotate del servizio, con la società Pescara Multiservice che impiegherà la metà del proprio personale, mettendo in campo gli ausiliari del traffico che inizieranno intanto ad avvisare i cittadini che dal 12 maggio i parcheggi sulle strisce blu torneranno a essere a pagamento. Per gli abbonati che a marzo avevano fatto la propria tessera, non ci saranno rimborsi, ma si è deciso di allungare la validità del tagliando per un mese a partire dal 12 maggio. Poi l’amministrazione starebbe pensando di riattivare i varchi e le telecamere delle Zone a traffico limitato dal 18 maggio, mentre per la Ztl ambientale di via Regina Margherita si dovrebbe partire nel fine settimana del 23 e 24 maggio, per poi tornare tutti a regime”.

Un’analisi dei fattori che hanno influito sulla diffusione del Covid-19 e sul probabile andamento futuro è arrivato dal dottor Gaetano Silvestre, pediatra e pneumologo: “Sicuramente l’inquinamento atmosferico e le variazioni climatiche rappresentano concause importanti per favorire il propagarsi di patologie respiratorie virali – ha affermato il dottor Silvestre -. Uno studio tutto italiano ha dimostrato la correlazione tra il Covid-19 e l’inquinamento ambientale, ovvero: l’inverno appena passato è stato caratterizzato da alta pressione con assenza di piogge che ha favorito l’accumulo di inquinanti, ossia polveri sottili in molte aree, a partire dalla Lombardia e da alcune province come Bergamo, Brescia e Lodi, che sono le più densamente abitate e industrializzate. Il risultato è stato quello di superare per quasi due mesi le soglie d’allarme del Pm10, le polveri sottili che potrebbero essere alla base della maggiore diffusione di Covid-19 in quelle aree.

Infatti in tali province è stata accertata la presenza del Covid-19 nell’aria, ossia in presenza di alte concentrazioni di polveri sottili, le goccioline infettate contenenti il coronavirus possono stabilizzarsi nelle particelle e restando nell’aria facilitano la loro inalazione. Ora, tra qualche giorno comincerà la Fase II, necessaria per un paese economicamente e psicologicamente in sofferenza, ma dobbiamo farlo con giudizio e monitorando, costantemente, l’evoluzione della pandemia che non è stata sconfitta. Dobbiamo favorire la ripresa dell’attività fisica, che va però fatta indossando sempre la mascherina perché aumenta la frequenza cardiaca e respiratoria, ovvero si respira più aria e a bocca aperta, dunque viene meno l’azione di filtro svolta dal naso.

Dobbiamo continuare ad adottare le misure di cautela, come lavarsi spesso e almeno per 60 secondi le mani, non toccarsi mai occhi, naso e bocca, indossare sempre la mascherina, abolire baci e abbracci, mantenere almeno la distanza sociale di 1 o 2 metri, eseguire il lavaggio nasale con soluzioni fisiologiche, assumere Vitamina D per chi ne ha carenza, e prestare massima attenzione ai bambini nei quali, nelle ultime due settimane, abbiamo riscontrato l’ennesima variazione del Covid-19, ossia la malattia di Kawasaki o vasculite, che si manifesta con febbre alta, rash cutaneo, tipo morbillo, fissurazione delle labbra ed edema delle mani e dei piedi, una patologia grave che può causare anche aneurismi coronarici e infarto. Dato che ci conferma l’insidiosità di un virus che continua a mutare passando da un soggetto all’altro, è una cornice che non riusciamo a chiudere. Questo spiega perché tutte le regioni, compreso l’Abruzzo, stanno attrezzando Covid Hospital, come quello di Pescara, perché dobbiamo essere tutti pronti a una possibile ripresa dell’infezione che a oggi non possiamo escludere”.