Home » Attualità » Pescara, modifica al limite di velocità: la nota di Di Pasquale (FI)

Pescara, modifica al limite di velocità: la nota di Di Pasquale (FI)

da Marina Denegri

Bene la modifica ma ora Forza Italia chiede che che sulla strada vengano installate le ‘isole parapedoni’ o ‘salvagente’

di pasquale alessio

PESCARA – “Aver alzato da 30 a 40 chilometri orari la velocità delle auto in via Di Sotto ci permette da un lato di garantire comunque la sicurezza di automobilisti e pedoni, dall’altro di adeguare la misura, necessaria, alla reale conformazione della strada che, in discesa, non permette di fermarsi a 30 chilometri. Un provvedimento che mira a tutelare i cittadini non può trasformarsi in una nuova gabella, ma piuttosto deve punire chi realmente scambia le nostre strade per piste da Formula Uno viaggiando a 60-70 o anche 100 chilometri orari. A tal fine abbiamo chiesto all’amministrazione di non limitarci all’installazione dell’autovelox ma di adottare altre iniziative a protezione dei fruitori di via Di Sotto, pensando, ad esempio, all’installazione delle ‘isole parapedoni’, sul modello di quelle già presenti sulla riviera nord o sud, assolutamente compatibili con la larghezza della carreggiata e anche con l’eventuale transito delle autoambulanze”. Lo ha detto il consigliere di Forza Italia Alessio Di Pasquale intervenendo sull’approvazione dell’ordine del giorno presentato dalla maggioranza e passato con 15 voti a favore e 11 contrari, per innalzare il limite di marcia in via di Sotto da 30 a 40 chilometri orari.

“La sicurezza viene prima di tutto e su tale principio siamo tutti unanimemente d’accordo – ha sottolineato il consigliere Di Pasqualee via Di Sotto era ed è una strada su cui occorreva un intervento forte a tutela sia dei pedoni che degli automobilisti, specie a fronte di incidenti, anche mortali, che si sono verificati nel recente passato. Tuttavia ogni misura, per quanto utile, va sempre calata nella sua realtà e adeguata alle esigenze concrete: via Di Sotto è oggettivamente una strada in cui oggettivamente le auto non riescono a mantenere la velocità di marcia a 30 chilometri orari in discesa, e non è pensabile multare con l’autovelox un automobilista che marcia a soli 36 chilometri orari anziché tenersi al di sotto del limite di tolleranza dei 35 chilometri, che è quello che è accaduto negli ultimi giorni. A questo punto è sicuramente più idoneo portare il limite di velocità da 30 a 40, con il limite di tolleranza fermo rigorosamente a 45 chilometri orari, che ci permetterà di non infierire su automobilisti che viaggiano a una velocità regolare e legittima, ma al tempo stesso ci consentirà di sanzionare chi supera i 60, i 70, gli 80 o anche i 100 chilometri orari, che sono poi il 40 per cento delle sanzioni elevate dall’autovelox negli ultimi giorni. Perché rispettando il limite di 40 chilometri orari, nel caso di un attraversamento improvviso di pedoni, l’automobilista ha un margine di frenata utile per fermarsi, a 60 chilometri orari no. Approvando l’ordine del giorno, però, Forza Italia chiede di più, ovvero: l’autovelox è sicuramente uno strumento utile come deterrente contro l’alta velocità, ma non basta, per questo chiediamo di dotare via Di Sotto di altre strutture utili non solo a far rallentare la marcia dei veicoli, ma anche ad aiutare i pedoni nella fase dell’attraversamento della carreggiata. In altre parole chiediamo che sulla strada vengano installate le ‘isole parapedoni’ o ‘salvagente’ già installate sulla riviera sud e sul lungomare nord, o anche in via Benedetto Croce o in via Ferrari, isole utili su carreggiate particolarmente larghe, che consentono ai pedoni di frazionare il proprio passaggio da un lato all’altro della carreggiata, disponendo di un isolotto utile in cui fare una sosta e di valutare con attenzione il momento giusto in cui passare. Quei salvagenti, dotati anche di lampeggianti – ha aggiunto il consigliere Di Pasquale –, hanno già dimostrato di funzionare in maniera ineccepibile su assi rettilinei della città, non rappresentando un ostacolo per il transito delle autoambulanze, ma svolgendo piuttosto una funzione di ‘cortesia’ nei confronti del pedone e anche dell’automobilista che riceve un ulteriore input ad arrestare la sua marcia per lasciare la priorità al pedone. Siamo certi che l’ordine del giorno approvato rappresenti il giusto compromesso tra una misura eccessivamente restrittiva e chi, tra le fila dell’opposizione, avrebbe voluto allargare ulteriormente le maglie, portando il limite di velocità a 50 chilometri orari, vanificando però la funzione stessa dell’autovelox”.

Ti potrebbe interessare