Pescara, Mostra personale di NABIL Al – Zein

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Dall’8 al 22 gennaio 2014 al Mediamuseum

PESCARA – Domani,8 gennaio 2014 , alle ore 17.00,al Mediamuseum di Pescara verrà inaugurata la mostra di Nabil Al-Zein in arte  NABIL dal titolo E=mc² (Zur Elektrodynamik bewegter Körper) . Siriano di nascita, vive e lavora in Italia  dal 1966. Medico-dentista, scrittore e poeta nonché fotografo, in arte è autodidatta e sostiene la primaria importanza dell’evoluzione nell’arte .Ha puntato il dito  sul concetto Spazio-Tempo di Einstein per fare il suo strappo verso la quarta dimensione del TEMPO lambendo anche la quinta: quella spirituale di  Vasilij Kandinsky. Per Nabil l’arte è libertà e l’artista è un uomo libero e ,anche quando ha intrapreso  il suo percorso preferenziale ,non deve per forza diventare  prigioniero  della propria forma espressiva .

Scrive Massimo Nicotra
“Il concetto fisico di spazio-tempo combina le nostre classiche nozioni distinte di spazio e di tempo in un insieme unico e omogeneo, questi è una conseguenza diretta della teoria della relatività ristretta, di Albert Einstein che stabilisce un’equivalenza fra lo spazio e il tempo.
Nostra visione classica dello spazio le sue tre dimensioni componenti sono equivalenti e omogenee fra loro e riferite  all’osservatore (quello che viene considerato avanti o dietro da un osservatore può essere considerato destra o sinistra da un altro osservatore disposto diversamente), alla visione relativistica possiamo assimilare anche la dimensione temporale rendendola percepibile in modo diverso da osservatori in condizioni differenti.
I punti dello spaziotempo sono detti eventi e ciascuno di essi corrisponde ad un fenomeno che si verifica in una certa posizione spaziale e in un certo momento. Ogni evento è perciò individuato da quattro coordinate. 
Un bicchiere che cade a terra e si rompe è un evento, accade in un unico posto in un determinato momento e in uno specifico sistema di riferimento.
In senso stretto, la nozione di un evento è una idealizzazione astratta, nel senso che specifica un attimo definito ed un posto nello spazio, mentre la nozione comune di evento sembra avere un’estensione finita sia nel tempo che nello spazio.
Uno degli obiettivi della relatività è di specificare la possibilità di come gli eventi siano correlati e si influenzino a vicenda.
Ogni oggetto presente nell’universo influisce sullo spaziotempo e quindi su tutte quattro le dimensioni che lo compongono: per esempio, la Terra influenza le tre dimensioni dello spazio attraverso la gravità, e influisce sul tempo attraverso un rallentamento del tempo stesso. Nei buchi neri il tempo viene rallentato di moltissimo; tanto da ipotizzare che, nel loro nucleo, il tempo sia completamente fermo.
Se immaginiamo di osservare tutto lo spaziotempo dell’universo nella sua interezza, immaginando dunque di “uscirne fuori” per guardarlo, esso assomiglia, per ricorrere a un’utile metafora, a un lungo fiume completamente ghiacciato, nel quale ci sono le linee d’universo degli oggetti: la lunghezza è la dimensione temporale; per lo spessore e la larghezza ci sono gli eventi così come sono disposti nello spazio. Ricordiamoci che noi qui vediamo tutto lo spaziotempo, e dunque tutto lo spazio esistente e tutto il tempo, sia passato che futuro. La “visione” immaginaria e “in contemporanea” di tutto lo spaziotempo esistente è detta dai fisici e dai filosofi visione “in blocco” dello spaziotempo o anche continuum spazio-temporale”.
La mostra, ad ingresso libero, sarà aperta al pubblico tutti i giorni feriali dalle ore 10,30 alle 12,30 e dalle 17,00 alle 19,00. Inaugurazione: mercoledì 8 gennaio 2014 – ore 17,00.

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