Lo sostiene il consigliere comunale Vincenzo D’Incecco scoprendo da una locandina che il Museo domani ospiterà una non meglio identificata ‘Festa della Liberazione del Pakistan’
PESCARA – Triste parabola discendente per il il Museo d’Arte Moderna ‘Vittoria Colonna’ di Pescara ,che da Museo internazionale, prescelto per ospitare le mostre di Chagall e Warhol, diventa sede di sagre e festini etnici.
Questo è in senso della denuncia del Vicecapogruppo di Forza Italia, Vincenzo D’Incecco visto che domani, 14 agosto, la struttura ospiterà, dalle 15 alle 23, una non meglio identificata ‘Festa della Liberazione del Pakistan’.
Si sa poco su tale manifestazione e D’Incecco per questo richiama l’attenzione di tutte le Istituzioni locali, dunque non solo degli Uffici tecnici comunali, ma anche delle Forze dell’Ordine e della Asl, che è tenuta a verificare e garantire il corretto uso degli spazi pubblici, specie i Musei.
Inoltre, subito dopo Ferragosto, si procederà ad un accesso agli atti per capire chi, come e perché ha autorizzato un tale evento assolutamente inopportuno all’interno di un Museo. Il consigliere di FI annuncia inoltre che per qualunque danno o problema dovesse verificarsi,sarà ritenuta direttamente responsabile l’assessora al Patrimonio culturale Paola Marchegiani.
“Ormai la città è allo sbando, a causa di una giunta comunale fuori controllo che, dopo aver devastato l’economia cittadina, sta iniziando a demolire anche il nostro patrimonio pubblico – ha sottolineato il Vicecapogruppo D’Incecco -. Appena due settimane fa ho denunciato in Consiglio comunale le condizioni di abbandono in cui versa il Museo Vittoria Colonna, una struttura bellissima, nata durante la giunta Pace in via Gramsci, e che, con i governi di centro-destra, ha vissuto eventi di rilevanza internazionale, divenendo struttura museale di riferimento nel centro-sud, accreditata presso i maggiori circuiti espositivi. Purtroppo al centro-sinistra quel Museo non è mai piaciuto e dopo la ‘mostra dei manifesti’ del sindaco Luciano D’Alfonso e la sede per lo scambio libri dell’assessore De Collibus, oggi siamo precipitati nella voragine nera.
Grazie a una piccola locandina affissa all’esterno del Museo abbiamo infatti scoperto che il Museo domani, dalle 15 alle 23, dunque di domenica e sino a tarda notte, ospiterà non un vernissage, una mostra d’arte, un evento di cultura, ma è stato concesso in utilizzo a una pseudo associazione pakistana per organizzarvi la ‘Festa della Liberazione pakistana’, un po’ come se noi andassimo a celebrare il 25 aprile dentro il MoMa di New York o dentro la National Gallery di Londra, magari portando anche la porchetta e due arrosticini. Siamo all’assurdo: chi ha autorizzato una simile iniziativa? Chi ha pensato di ridurre quel Museo in una sede per sagre etniche? Cosa accadrà domani dentro quel Museo? Qual è il programma della ‘festa per la liberazione del Pakistan’? Ci sarà una mostra, un dibattito, ci saranno ospiti istituzionali?
Perché nessuno in Comune, né l’assessore alla Cultura Di Iacovo, né l’assessore al Patrimonio Marchegiani, né tantomeno il Direttore Licio Di Biase, che oggi funge da Centro unico di prenotazioni per l’utilizzo del museo Colonna, si è preoccupato di rendere nota tale iniziativa e la volontà politica che ha deciso di denigrare fino a questo punto quella struttura museale che appartiene non ad Alessandrini ma alla città.
E ancora: la comunità pakistana quanto ha pagato per l’utilizzo delle sale del Colonna, o le stesse sale sono state concesse gratuitamente, e perché? Quante persone sono previste dentro la struttura per la sagra etnica? Ci sono documenti sull’agibilità del manufatto? E soprattutto, è prevista la somministrazione di cibi e bevande durante la festicciola? E il Museo ha i requisiti per consentire la consumazione di alimenti all’interno della struttura, a maggior ragione considerando che l’edificio è anche privo dell’impianto di condizionamento?
È scontato – ha osservato il Vicecapogruppo D’Incecco – che non avremo risposte dal sindaco Alessandrini, ma è altrettanto scontato che non intendiamo mettere una pietra sopra la vicenda. Al rientro dal ferragosto faremo accesso agli atti per verificare le autorizzazioni concesse e i relativi termini, oltre che l’effettuazione dei pagamenti, e decideremo come procedere perché non è tollerabile che una giunta di inadeguati possa devastare Pescara e i suoi luoghi simbolo.
Nel frattempo chiediamo alle Autorità competenti, a partire dal Prefetto Provolo, di istituire un servizio di vigilanza su tale iniziativa garantendo il rispetto della legge, anche con il coinvolgimento della Asl per accertare che domani durante la festa pakistana non vengano somministrati cibi e bevande dentro il Museo, visto che la somministrazione prevede il rispetto di norme igienico-sanitarie estremamente rigide, ancor più nei luoghi pubblici”.