L’assessore al Disagio giovanile Carla Panzino nel corso della conferenza stampa convocata, ieri, ha presentato il Protocollo d’intesa stipulato con altri dieci Organismi territoriali. Presenti tra gli altri anche Splendora Rapini e Pietro D’Egidio, responsabili rispettivamente del Servizio Alcologia e del Sert della Asl di Pescara, Domenico Trozzi dell’associazione ‘Prossimità alle Istituzioni’ e Don Emilio Lonzi della parrocchia del Cuore Immacolato di Maria.
Ha sottolineato l’assessore Panzino:
negli ultimi anni stiamo assistendo a un incremento esponenziale dei fenomeni di disagio tra i ragazzi, un fenomeno trasversale che coinvolge gli adolescenti indipendentemente dal livello socio-culturale-economico di appartenenza. Si è abbassata l’età dei ragazzini che finiscono al Pronto soccorso in stato di coma etilico, sono aumentati i fenomeni di anoressia, soprattutto tra i maschi, come pure i ‘casi’ di anoressia legati all’alcolismo, ossia ragazzi che non mangiano per giorni ma poi si imbottiscono di calorie ingerendo fiumi di alcol. L’unica risorsa per combattere tali episodi resta la prevenzione, su cui negli ultimi anni si è investito troppo poco. L’amministrazione comunale di Pescara ha deciso di invertire tale tendenza aderendo al progetto ‘Prossimità alle Istituzioni’, nato a Palermo negli oratori di Padre Puglisi seguendo l’insegnamento di Don Bosco. L’iniziativa coinvolgerà tre quartieri ‘a rischio’ del territorio mediante un’azione sinergica tra i soggetti istituzionali coinvolti, ossia San Donato, Villa del Fuoco e Zanni, dove avvieremo quattro azioni fondamentali. Partiremo promuovendo attività di avviamento allo sport mediante la realizzazione sul territorio di scuole calcio intitolate ad atleti di fama nazionale; avvieremo attività di tutoring a beneficio di 60 ragazzi di età compresa tra i 6 e i 16 anni, coinvolgendoli in attività di studio, di socializzazione, attività sportive, artistiche e di condivisione della cultura della legalità; sosterremo i ragazzi in progetti di orientamento scolastico e formazione, aiutandoli a trovare la propria strada seguendo le propensioni personali. Spesso infatti l’abbandono scolastico è determinato proprio dalla scelta della scuola sbagliata. Infine punteremo sull’orientamento e l’assistenza nella ricerca attiva del lavoro.
I 60 ragazzi coinvolti verranno individuati da un Tavolo interistituzionale sulla base dell’età, della numerosità della famiglia, di situazioni di particolare disagio fisico, psichico o sociale, valutando l’eventuale presenza di problemi di dipendenza. Un pool di esperti e professionisti effettueranno l’analisi storica del disagio, attraverso colloqui individuali anche con i familiari del ragazzo, e si procederà con l’inserimento dei ragazzi nei progetti con l’acquisto del materiale necessario. Al Comune spetterà la funzione di raccordo con i partner e la convocazione di vertici trimestrali del Tavolo tecnico che effettuerà il monitoraggio delle attività progettuali. Le due parrocchie coinvolte, il Cuore Immacolato di Maria e la Madonna del Fuoco concederanno i campetti sportivi delle proprie strutture e i locali per l’espletamento delle attività. Non solo: partner del progetto sarà anche il Centro di giustizia minorile che si preoccuperà di inviare i minori a carico del servizio da inserire in attività di collaborazione con i volontari definendo percorsi individualizzati.
Mentre il Servizio di Alcologia garantirà trattamenti multidisciplinari dei minori portatori di problematiche e patologie alcol-correlate con il coinvolgimento dei familiari e promuoverà specifici interventi di sensibilizzazione e informazione rivolti ai minori su stili di vita sani, offrendo anche la consulenza di operatori. Il Comune finanzierà il progetto con una somma pari a 35mila euro. Tra i testimonial e i partner dell’iniziativa ci sono Pietro Mennea, campione olimpico di atletica leggera, Thomas Smith, ex atleta statunitense medaglia d’oro alle Olimpiadi di Città del Messico, Daniele Masala, campione olimpico a Los Angeles, e Giuseppe Maddaloni.
Ha commentato il dottor D’Egidio:
per la prima volta l’amministrazione comunale si rimbocca le maniche e si muove in prima persona nel campo del disagio giovanile per tentare di riaccendere tanti giovani oggi ‘spenti’ proponendo percorsi di vita ai nostri ragazzi.
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