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‘Pescara non Dimentica’, Commemorazione bombardamenti del 31 agosto ‘43

da Redazione

La manifestazione, promossa per la sera di venerdì 31 agosto ,ha visto l’adesione  dei partiti Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Pescara Futura e Azione Politica, e delle Associazioni cittadine ‘Pescara – Mi piace’ e ‘Pescara nel Cuore’

PESCARA – La deposizione della Corona d’alloro ai Caduti dinanzi al monumento posto sul muro dell’ex stazione ferroviaria e, subito dopo, un lungo corteo silenzioso che percorrerà corso Vittorio Emanuele, corso Umberto, sino ad arrivare in piazza Salotto dove lo storico Marco Patricelli ricorderà il primo bombardamento di Pescara del 31 agosto 1943. È la manifestazione ‘Pescara non Dimentica’ promossa per la sera di venerdì 31 agosto e che ha visto l’adesione e la partecipazione dei partiti Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Pescara Futura e Azione Politica, e delle Associazioni cittadine ‘Pescara – Mi piace’ e ‘Pescara nel Cuore’.

“Ricordare è doveroso – hanno spiegato gli organizzatori – perché quell’evento, che ha portato morte e distruzione nel capoluogo adriatico, deve continuare a vivere nella memoria collettiva, deve far parte del tesoro di conoscenza dei nostri ragazzi, spesso investiti, a scuola, di nozioni che interessano il Paese, ma che difficilmente vengono interessati da ciò che accadde, negli anni della guerra, nella loro città, in quelle strade in cui camminano, vivono, ridono, giocano, ogni giorno e che hanno vissuto pagine di storia tragiche, quelle che invece ricordano i loro bisnonni o nonni.

Pescara, tra l’agosto e il settembre del ’43, fu letteralmente devastata da diversi bombardamenti:

il primo, quello del 31 agosto, ha causato, secondo alcune fonti, addirittura 6mila morti, la gente non si aspettava tale attacco dal cielo e stava vivendo, paradossalmente, nonostante il secondo conflitto mondiale imperversasse tutt’attorno, una tranquilla giornata di fine agosto al mare. E proprio dal mare arrivarono gli aerei, sapendo esattamente dove colpire e come lasciare il segno. Forse quella fu la data che segnò il punto di rottura, quando Pescara assunse piena consapevolezza di essere in guerra e che nessuno poteva sentirsi al riparo”.

L’evento commemorativo prenderà il via alle 20.30 proprio dinanzi alla stele che si trova sul muro dell’ex stazione, a memoria del bombardamento del 14 settembre, che colpì proprio lo scalo ferroviario. Alla stazione ci sarà un minuto di raccoglimento con la deposizione della prima corona. Quindi prenderà il via un lungo e silenzioso corteo, “un silenzio voluto – hanno aggiunto gli organizzatori – che deve segnare un momento di comunione con chi ha sofferto gli effetti di quella strage, la condivisione del dolore che mai potrà passare, e la riflessione sui nostri tempi. Per questo non ci saranno slogan urlati, né teatralizzazioni, né bandiere, ma solo partecipazione commossa ed emotiva”.

Il corteo percorrerà corso Vittorio Emanuele, corso Umberto e si concluderà in piazza Salotto, sul lato sud, con la deposizione del secondo cuscino commemorativo, dove poi prenderà la parola lo storico Marco Patricelli, autore di un volume straordinario sulla Seconda Guerra Mondiale. E sarà proprio il dottor Patricelli, saggista e giornalista, a spiegare le ragioni del percorso scelto e della conclusione in piazza Salotto, ossia a due passi da quella spiaggia che, in una manciata di minuti, il 31 agosto del ’43, si trasformò in un teatro di morte.

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