Il vicesindaco: “Stiamo lavorando per ripristinare il servizio nelle modalità del passato, cercando soluzioni diverse rispetto ai voucher. Se ciò non sarà possibile vaglieremo altre ipotesi”
PESCARA – Il vice sindaco e assessore al Personale del Comune di Pescara, Antonio Blasioli interviene sui nonni vigili e replica al consigliere Pignoli :
“In merito alla proposta che arriva dal consigliere Pignoli circa l’utilizzo del servizio dei Nonni Vigili alla stregua di quanto effettuato dal Comune di Roseto degli Abruzzi va precisato quanto segue. All’indomani dell’abolizione dei Voucher Inps, disposta con D.L. 17 marzo 2017, n. 25, con cui venivano compensati i cittadini impegnati nel progetto “Nonni Vigili” ho incaricato il Settore Risorse Umane di individuare una soluzione amministrativa percorribile dall’Ente per salvaguardare la possibilità di continuare ad avvalersi della collaborazione di questi volenterosi cittadini impegnati davanti alle scuole nell’attività di sorveglianza e supporto a ragazzi e famiglie.
Non è difficile verificare che il Comune di Roseto degli Abruzzi, come altre realtà locali in Italia, si avvale della collaborazione delle persone anziane per il tramite di realtà associative, che a titolo di volontariato si occupano delle operazioni in orario di apertura e chiusura delle scuole. Si tratta dunque di un impegno volontario e gratuito per il quale non sono previsti compensi, bensì solo rimborsi spese documentati (ad esempio il biglietto autobus per raggiungere la scuole, o il costo della pettorina).
Questo rimborso, veramente minimo che va all’associazione serve per coprire i costi dell’assicurazione.
Quindi la soluzione che propone il Consigliere Pignoli sarebbe quella di un impiego gratuito dei cittadini anziani nel progetto “Nonni Vigili”? Niente di più semplice, se non fosse che questa Amministrazione ritiene che i nostri cittadini anziani rappresentano un patrimonio per la società, memoria culturale di una popolazione, e quindi una risorsa da valorizzare socialmente in azioni di cittadinanza attiva in grado di favorire anche la creazione di una rete di comunicazione tra nonni e bambini, nonché di accrescere una percezione di sicurezza e di vivibilità dell’ambiente urbano.
Per questo è necessario in via prioritaria e come è accaduto fino a quando il servizio era operativo, ricercare soluzioni che consentano anche un minimo di riconoscimento economico per quei cittadini anziani che intendano dedicare il loro tempo a servizio della collettività, esigenza in precedenza resa possibile dai “Voucher Inps” oggi aboliti. Una volta esaurita ogni possibilità in tal senso e pur di riattivare il servizio, considereremo altre soluzioni come quella messa in campo dal Comune di Roseto degli Abruzzi”.