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Pescara, nuova rottura della condotta Aca in via Venezia

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PESCARA – Il  sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ha reso noto che  dopo la rottura in  via Venezia di una condotta T 300 dinanzi al Liceo classico D’Annunzio, ieri  la stessa condotta ha di nuovo subito un cedimento. Inoltre  l’Aca, intervenuta un’ora dopo la chiamata al call center da parte del Comando della Polizia municipale, ossia del colonnello Mario Fioretti, si è limitata a verificare la fuoriuscita di acqua ‘a zampilli’ lungo via Venezia rimandando ad oggi  l’intervento di riparazione, a questo punto sperando che la falla non diventi ancora più grande e che non ci si ritrovi nuovamente con via Venezia allagata. Il sindaco  chiederà  spiegazioni all’Aca con una nota formale di chiarimento.

Ha ricordato il sindaco:

già ieri abbiamo vissuto una giornata estremamente difficile a Pescara a causa di un guasto alla condotta idrica di via Venezia, letteralmente esplosa creando una voragine impressionante in superficie e trasformando la strada, proprio dinanzi al liceo classico ‘D’Annunzio’ in un lago enorme. E già ieri ho formalmente contestato i tempi di intervento dell’Azienda, avvenuta tre ore dopo la chiamata al call center da parte del Comando della Polizia municipale di Pescara, mentre l’acqua sgorgava a fiotti in superficie. L’Aca ha poi riparato il danno nel pomeriggio, permettendoci di riaprire finalmente al traffico la strada. Ma oggi di nuovo il danno: intorno alle 16.30 la condotta ha nuovamente ceduto ricominciando a far zampillare in superficie l’acqua con una nuova dispersione idrica. I commercianti della zona, ricordando quanto accaduto ieri, hanno subito allertato la Polizia municipale che, giunta sul posto ha provveduto a transennare la zona e ad allertare l’Aca, con una telefonata registrata alle 16.45 in punto. Purtroppo il tecnico dell’Aca è arrivato sul posto solo dopo un’ora, intorno alle 17.35-17.40, come hanno annotato i vigili urbani rimasti sul posto a presidiare l’area del cedimento. E il tecnico dell’Aca si è limitato a verificare l’entità del danno, giudicato di ‘scarsa rilevanza’ perché per ora sembra che l’acqua stia fuoriuscendo a piccoli zampilli, tanto da poter rinviare a domattina l’intervento di ripristino, riaprendo nuovamente l’asfalto. In tutta franchezza non comprendo tale decisione: è ovvio temere che, nel corso della notte, il danno possa ulteriormente aggravarsi, con il rischio di ritrovarci domani nuovamente con la strada allagata e con gli stessi disagi verificatisi ieri e peraltro lasciando di nuovo a secco decine di famiglie. Considerando la posizione logistica sul territorio della strada interessata, forse sarebbe stato consigliabile cominciare subito l’intervento di riparazione, e a questo punto chiederò senza alcun dubbio un chiarimento formale all’Aca circa l’assunzione di tali decisioni che stanno creando disagi a non finire alla città che governo.

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