Prevede: semplificazione richieste per autorizzazioni acustiche, installazione obbligatoria di sistemi di autocontrollo per chi fa musica
PESCARA – L’assessore all’Ambiente Isabella Del Trecco, all’esito della riunione che ha visto la partecipazione dei rappresentanti di Confartigianato con Fabrizio Vianale, Confesercenti con Gianni Taucci, Confcommercio con Gianluca Nicoletti e altri due rappresentanti, Ance con Marco Sciarra e i rappresentanti della Asl, oltre all’autore del Regolamento, l’ingegner Del Barone, la dirigente comunale Emilia Fino e i funzionari Fausto Di Francesco e il dottor Lucchese, ha ufficializato il Nuovo Regolamento Acustico della Città di Pescara.
Questo permetterà, rivisto dopo 13 anni e presentato alle Associazioni di categoria per poi cominciare il proprio iter amministrativo-procedimentale nelle Commissioni per approdare in Consiglio comunale, permetterà una semplificazione delle richieste per le autorizzazioni acustiche, l’installazione obbligatoria dei sistemi di autocontrollo per chi fa musica, a partire dagli stabilimenti balneari che, fino ai 70 decibel potranno fare le proprie domande al Comune, oltre i 70 decibel dovranno rivolgersi ad Asl e Arta che però avranno bisogno di 30 giorni per definire le istruttorie. Sono alcune delle norme inserite nel Nuovo Regolamento Acustico della città di Pescara,. Lo ha ufficializzato
“Dopo 13 anni Pescara aveva bisogno di un nuovo Regolamento acustico con relativa pianificazione – ha detto l’assessore Del Trecco -: parliamo di una città vivace, che vive del proprio mare e dell’intrattenimento, ma anche di commercio ed attività edilizia, una città in cui era dunque giusto e opportuno organizzare una pianificazione della rumorosità, distinguendo tra le diverse situazioni, ovvero tra la rumorosità stagionale, come quella estiva derivante dagli stabilimenti balneari; la rumorosità permanente, ovvero tutto l’anno; e la rumorosità temporanea, come quella che si produce occasionalmente nei cantieri. Per ciascuna classe abbiamo predisposto obblighi normativi e controlli specifici, necessariamente differenziati che devono tener conto di criteri diversi. Ovviamente il Regolamento verrà ora consegnato alle Associazioni e a ciascun operatore e siamo pronti a valutare insieme anche eventuali osservazioni, modifiche e migliorie. Nel rivedere il Regolamento, come ha spiegato l’ingegner Del Barone, abbiamo considerato una normativa profondamente cambiata dal 2007 a oggi, e poi siamo partiti dalle situazioni più critiche cercando di garantire al Comune un maggiore controllo sulle sorgenti sonore, ma anche di snellire le pratiche a carico degli utenti al fine di renderle più agevoli.
Sicuramente il tema più critico è quello delle attività stagionali, come quello delle zone della Movida o gli stabilimenti balneari, quindi la necessità di trovare il giusto equilibrio tra la necessità di assicurare il controllo di tali attività pur consentendo loro di esercitare il diritto all’intrattenimento, e il rispetto delle esigenze dell’utenza per non essere esposti a un disturbo. E allora nel nuovo Regolamento abbiamo puntato sul controllo delle sorgenti sonore e, nella parte autorizzativa, sulla possibilità di presentare autodichiarazioni. Abbiamo sostanzialmente semplificato la parte autorizzativa puntando sulle autodichiarazioni dei gestori, agevolando i procedimenti e accelerando i tempi di istruttoria per far partire subito le attività. Ovviamente tempi più celeri per le attività a bassa emissione acustica, prive di sorgenti importanti, mentre per le altre resta l’obbligo di presentazione della Valutazione d’impatto Acustico. Abbiamo inserito l’obbligo dei gestori di munirsi di strumenti di autocontrollo per alcuni tipi di attività, ovvero vogliamo creare un sistema che renda consapevole e responsabile il gestore della fonte di rumore che produce, sistemi di autocontrollo che diventano obbligatori soprattutto per le attività stagionali che fanno iniziative di intrattenimento musicale. I sistemi di autocontrollo degli impianti di diffusione acustica hanno l’obiettivo di limitare le emissioni sonore. Strumenti di controllo diverso, invece, sono stati previsti per le attività di cantiere di lunga durata. Per quanto riguarda le attività rumorose permanenti abbiamo inserito modifiche per orari e limiti”.
“Gli orari individuati sono dalle 8 alle 13 e dalle 15 alle 19. Poi – ha proseguito l’assessore Del Trecco – resta sempre possibile per le attività stagionali richiedere le autorizzazioni acustiche d’urgenza per iniziative estemporanee, al massimo si potranno concedere 4 autorizzazioni estemporanee al mese per ciascuna impresa con una disciplina chiara che fa capo al Comune, ovvero si dovranno evitare ‘assembramenti musicali estemporanei’, tradotto se uno stabilimento chiede un’autorizzazione d’urgenza, la stessa non potrà essere richiesta, né tantomeno rilasciata allo stabilimento accanto. Tutte le richieste dovranno essere presentate al Comune almeno 15 giorni prima della serata prevista, e non più uno o due giorni prima, un termine troppo stretto che oggettivamente non dava agli uffici l’opportunità neanche di formulare l’istruttoria. Al Comune si potranno presentare le richieste di autorizzazione acustica per iniziative che non superano, come emissione sonora, i 70 decibel; oltre i 70 decibel, dunque in occasione di concerti o grandi eventi, si dovranno presentare le domande di autorizzazione ad Asl e Arta che però richiedono 30 giorni di tempo per formulare l’istruttoria. Ovviamente – ha aggiunto l’assessore Del Trecco – il Regolamento, che ora dovrà fare il proprio cammino istruttorio, diventerà legge solo il prossimo anno, e nel frattempo, fissate le regole, procederemo anche con la revisione del Piano di classificazione acustica del territorio, individuando le nuove aree del rumore in una città che è cambiata negli anni, e nel nuovo strumento andremo a individuare anche un Piano stagionale, perché il rumore e la musica, che si producono nei quartieri della movida d’inverno e d’estate, sono ovviamente diversi”.