Purtroppo tale disponibilità non è stata ritenuta sufficiente dai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil che comunque hanno espresso apprezzamento per lo sforzo profuso dal governo cittadino. A questo punto ci saranno ulteriori incontri nelle prossime settimane quando, anche a fronte di eventuali sopravvenienze attive derivanti dal federalismo municipale, si potrà valutare insieme agli stessi sindacati come rispalmare una quota di quelle maggiori entrate.
Gli assessori al Bilancio Eugenio Seccia e ai Tributi Massimo Filippello che, con il Direttore generale Stefano Ilari, hanno incontrato di nuovo i rappresentanti delle tre sigle sindacali, hanno ricordato:
già ieri abbiamo avviato ‘l’Operazione Verità’ per fare chiarezza su numeri, cifre e somme che negli ultimi giorni sono usciti fuori. Il nostro punto di partenza sono state inevitabilmente le riduzioni dei trasferimenti da Stato e Regione: come ormai sappiamo tutti Pescara è in Abruzzo la città che maggiormente subirà le ripercussioni di tali scelte che vengono dall’alto, con riduzioni pari a circa 3milioni e mezzo di euro sui trasferimenti. Una cifra enorme per la nostra amministrazione che ha dovuto ricalibrare il proprio assetto finanziario per far quadrare i conti senza creare sacche di criticità o sofferenza.
E la nostra prima priorità in assoluto è stato il settore delle Politiche sociali: abbiamo profuso il massimo impegno per garantire il mantenimento del livello qualitativo dei servizi, razionalizzando le spese, mantenendo i Livelli Essenziali di Assistenza, i Lea, e studiando nuove forme di gestione di alcuni servizi che non rientrano nei Lea, ma che comunque sono rivolti a un’utenza ‘fragile’, come gli anziani, e mi riferisco, ad esempio, ai centri sociali. Per il settore delle Politiche sociali nel 2011 abbiamo quindi previsto una spesa pari a 9milioni 444mila 754 euro, che il Comune coprirà con fondi propri per 4milioni 927mila 932 euro. E il primo confronto è con i dati del 2010: lo scorso anno la spesa prevista per il sociale era pari a 9milioni 637mila 309,09 euro, dunque appena 440mila euro in più rispetto al 2011. Soprattutto la coalizione di centro-destra è l’amministrazione comunale che più di ogni altra ha investito sul sociale dal 2004 a oggi: parliamo di almeno 1milione e mezzo di euro in più rispetto al 2008, quasi 3milioni di euro in più rispetto al 2006. E tali fondi ci hanno permesso di istituire servizi ex novo : per la prima volta nel nostro bilancio 2011 abbiamo istituito un capitolo con un fondo pari a 81mila euro denominato ‘fondo per le politiche per la famiglia’; abbiamo ripristinato un fondo pari a 4mila 850 euro per interventi a favore di minori; abbiamo portato a 2milioni 624mila 982 euro, circa 30mila euro in più rispetto al 2009 e 100mila euro in più rispetto al 2008, il fondo per interventi a favore di minori e famiglie; abbiamo istituito un fondo pari a 9mila 700 euro per interventi a tutela del mondo animale; abbiamo confermato il fondo pari a 38mila 673mila euro il fondo da noi istituito lo scorso anno per la gestione del canile municipale, un fondo pari a zero dal 2004 al 2009; per il primo anno abbiamo istituito il fondo per 38mila 800 euro per interventi a favore di soggetti a rischio esclusione sociale. Ma soprattutto abbiamo istituito il fondo da destinare al sostegno del reddito delle persone e famiglie disagiate, pari a 185mila euro per il 2010 e che abbiamo confermato per 125mila euro per il 2011, un fondo prima inesistente, per non parlare del fondo per il Pronto intervento sociale, pari a zero dal 2004 al 2009, istituito nel 2010 con 170mila euro e confermato nel 2011 per 141mila 135 euro.
Nel pomeriggio odierno si è svolto un nuovo confronto sempre con i sindacati ai quali, come deciso ieri, dopo aver fatto altre simulazioni sul bilancio, abbiamo proposto l’immediato stanziamento di altri 200mila euro ancora sul sociale, somme reperite da altre voci di bilancio. I sindacati hanno chiesto dieci minuti di pausa per presentare la propria controproposta, ossia l’azzeramento totale degli aumenti, comunque minimi, previsti sulle tariffe dei servizi a domanda individuale, l’innalzamento della quota di esenzione del pagamento Irpef per redditi sino a 20mila euro (quota oggi ferma a 15mila euro) e il recupero dell’intera quota di 440mila euro sugli stanziamenti del sociale, riallineando il previsionale 2011 al previsionale 2010.
L’amministrazione, dal canto proprio, si è ulteriormente resa disponibile a effettuare ancora nuove simulazioni per verificare la possibilità di recuperare per intero i circa 400mila euro sul sociale, non potendo però assumere alcun impegno in merito alle altre due proposte sul Tavolo di confronto. I sindacati, pur esprimendo apprezzamento per lo sforzo profuso dall’amministrazione, a fronte della situazione critica che stiamo fronteggiando, non hanno comunque ritenuto sufficiente la nostra proposta. A questo punto ci riaggiorneremo non appena attraverso il federalismo municipale verificheremo la presenza di sopravvenienze attive che ci permetteranno di riconvocare i sindacati per decidere insieme come e dove rispalmare una quota di quelle maggiori entrate sempre sul sociale.
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