PESCARA – Il Comune di Pescara, Attiva e la fornitrice Adriatica Oli hanno deciso di potenziare il servizio di raccolta degli oli di cucina esausti installando 13 nuovi contenitori “Olivia”. In questo modo un numero sempre crescente di cittadini potrà usufruire a tempo pieno dei contenitori stradali e differenziare, oltre agli oli di frittura, anche quelli utilizzati per la conservazione degli alimenti (scatolette di tonno, carciofi e simili, prodotti sott’olio in genere).
“E’ un traguardo davvero importante, ottenuto grazie alla preziosa collaborazione di tutti i cittadini, che fa bene all’ambiente e non solo – così Paola Marchegiani, assessora all’Igiene urbana – È scientificamente dimostrato che bastano 4 chilogrammi di olio, versati in acqua, per inquinare una superficie estesa come un campo di calcio. L’immissione dell’olio esausto nella rete fognaria produce poi diseconomie, cioè costi per la collettività, perché la depurazione delle acque inquinate da questi grassi richiede 3 kWh di energia per ogni chilogrammo di olio smaltito impropriamente che, in termini economici, equivalgono a 0,60 €/kg, ai quali si aggiungono ulteriori 0,50 €/kg di costo per la manutenzione degli impianti”.
“Ai 21 già dislocati sul territorio – introduce il direttore di Attiva SpA Massimo Del Bianco – sono stati aggiunti altri 13 contenitori; quindi ad oggi i pescaresi hanno disposizione ben 34 contenitori gialli di Olivia, dedicati alla raccolta differenziata degli oli vegetali esausti da utenza domestica, comunemente detti di frittura. Tra i 13 nuovi contenitori ve ne sono 3 dotati di “sistema intelligente”: contenitori Olivia geo-localizzati e alimentati da pannello fotovoltaico, in grado di trasmettere a distanza il dato sulla la quantità di olio contenuto. Grazie a ciò migliorerà l’efficienza del servizio, con l’ottimizzazione degli spostamenti dei mezzi adibiti allo svuotamento (con l’obiettivo di fondo della riduzione delle emissioni in atmosfera di CO2)”.
Il servizio in essere, gestito dalla fornitrice Adriatica Oli, sta dando ottimi risultati: attivo in città dal 2009, in quell’anno dava come risultato 3,3 tonnellate raccolte, mentre oggi supera le 18,5 tonnellate/anno.
A livello domestico, inoltre, l’olio versato nei lavandini intasa le tubature, provocando disagi e obbligando all’uso di acidi corrosivi molto inquinanti. L’unico comportamento corretto, quindi, è versare l’olio esausto nelle postazioni stradali Olivia, così da essere avviato al recupero e trasformato in nuove risorse come inchiostri, nuova energia, prodotti per la cosmesi e biodiesel.
Per informare i cittadini pescaresi sul posizionamento dei contenitori stradali Olivia e sulle corrette pratiche di gestione degli oli è stata programmata da Adriatica Oli un’imminente campagna social su Facebook e fissate altre sei tappe di PER OLIVIA, la Campagna di Sensibilizzazione per la Raccolta degli Oli Vegetali Esausti, un tour informativo firmato Adriatica Oli.