“L’emergenza Covid non è finita. Tutela della salute dei cittadini primo obiettivo ma non possiamo fermarci, ci sono settori come il commercio che hanno bisogno di supporto”
PESCARA – “Sì agli eventi serali spalmati sulla città per sostenere la ripresa del commercio, dopo tre mesi di lockdown causa coronavirus, no agli assembramenti. Si giocherà tutta su questo difficile equilibrio l’organizzazione dell’estate 2020 nel quale né l’amministrazione comunale né gli altri Enti avranno grosse risorse da investire, dopo che l’emergenza sanitaria e quella sociale hanno di fatto doverosamente assorbito buona parte delle nostre attenzioni finanziarie. Tuttavia, l’unione fa la forza: il Comune si unirà dunque a Ente Manifestazioni Pescaresi, Camera di Commercio e Marina di Pescara per garantire comunque un cartellone di microeventi capace di fungere da trampolino di lancio per lo shopping serale, pur nel rispetto delle prescrizioni anti-Covid”.
Lo ha annunciato il Presidente della Commissione Commercio-Attività Produttive Fabrizio Rapposelli all’esito della seduta della Commissione che ha visto la partecipazione anche dell’assessore al Commercio e Grandi Eventi Alfredo Cremonese.
“Partiamo da un presupposto chiaro: l’emergenza Covid non è finita, non siamo ancora fuori dal tunnel, dunque la tutela della salute dei cittadini deve restare il nostro primo obiettivo in tutte le iniziative che, come pubblica amministrazione, andremo a intraprendere – ha sottolineato il Presidente Rapposelli -. D’altro canto è anche vero che non possiamo fermare completamente la vita e ci sono settori economici che hanno bisogno di supporto, a partire dal commercio. A tal fine l’assessore Cremonese ha già anticipato la volontà di consentire ai negozi di allungare l’apertura serale sino a mezzanotte e, in parallelo, di organizzare microeventi, da spalmare su tutta la città, dunque centro commerciale naturale inteso come corso Umberto e via limitrofe, come pure a Porta Nuova, perché il commercio va sostenuto ovunque, non in una sola zona. Sugli eventi ci sono due difficoltà da superare: la prima è strettamente economica perché, così com’era giusto cha accadesse, l’emergenza sanitaria e sociale hanno assorbito tutte le nostre attenzioni, il nostro primo dovere è stato e resta quello di supportare chi ancora è in convalescenza dal Covid, o è ancora in quarantena a casa, ma anche le famiglie che hanno perso il lavoro, hanno dovuto chiudere un’attività dopo tre mesi di lockdown e vanno sostenute per ripartire.
Tradotto: oggi in cassa non ci sono grandi risorse, tuttavia qualcosa c’è e quel fondo unito a quello di altre Istituzioni, come il Marina di Pescara, l’Ente Manifestazioni Pescaresi e la Camera di Commercio comunque ci permetterà di proporre manifestazioni sulla città. Quello che soffrirà sarà il capitolo dei cosiddetti ‘grandi eventi’, i concerti, perché oggi non è moralmente e istituzionalmente pensabile di promuovere attività che garantiscono grandi assembramenti che sono vietati. Dunque, se è vero che non possiamo costringere i cittadini a restare a casa per continuare a evitare possibili occasioni di contagio, è ancor più vero che non possiamo promuovere manifestazioni che attraggono folle oceaniche.
Lo sanno bene gli stessi organizzatori di eventi che, infatti, stanno vivendo con il freno a mano tirato ben consapevoli dei vincoli e delle norme stringenti ancora in vigore. E allora sarà l’amministrazione comunale a individuare il giusto equilibrio tra le diverse esigenze in campo. Nel frattempo – ha aggiunto il Presidente Rapposelli – l’assessore Cremonese continuerà la sua ricerca di risorse, a partire da eventuali sponsor privati, ricordando che l’avviso pubblico è sempre aperto per le adesioni che, comunque, restano assolutamente vantaggiose per i privati ai quali viene garantita la promozione per l’intera stagione. Inoltre è previsto anche un incontro con la Fondazione PescarAbruzzo per verificare possibilità di intervento economico”.