Home » Sport » Calcio » Serie B » Pescara-Padova: 3 motivi per vincere

Pescara-Padova: 3 motivi per vincere

da Davide Luciani

Vendicare la sconfitta dell’andata, rilanciarsi in chiave playoff e dare la mazzata definitiva ad una squadra in crisi di risultati

Unica squadra di B a non aver mai vinto fuori casa, allenatore appena esonerato e con tutto il tridente titolare out. Il Padova che si presenta all’Adriatico è una squadra in crisi d’identità e gioco. La sconfitta nel derby contro il Cittadella è costato il posto ad Alessandro Calori: i 4 punti nelle ultime 8 gare sono risultati fatali all’ex tecnico biancoscudato.

Il nuovo allenatore biancorosso dovrebbe essere Franco Colomba, ma all’Adriatico, in panchina, non sarà lui a guidare Italiano e compagni bensì Alessandro Dal Canto. L’ex giocatore del Vicenza ed attuale allenatore del Padova primavera, è stato nominato allenatore pro tempore dal patròn Cestaro in attesa che Colomba risolva il contratto che lo vede ancora legato al Bologna. A differenza del Pescara, partito per salvarsi e ritrovatosi in zona playoff, i veneti puntavano a lottare per la promozione, ma la classifica finora non li ha premiati finora.

Fatale per le ambizioni di classifica dei biancorossi, il grave infortunio accorso a Succi. Il Cigno, infortunatosi il 15 gennaio 2011 nel corso di Novara -Pescara (rottura del tendine d’Achille) ha lasciato un vuoto incolmabile in termini realizzativi. Ardemagni, infatti, prelevato dall’Atalanta per sostituirlo, sta vivendo una stagione con molte ombre e non segna in campionato dal 2 ottobre, quando con la maglia dell’Atalanta bucò la rete del Sassuolo.

All’Adriatico mancherà anche Vantaggiato che sabato ha riportato una lesione muscolare di secondo grado al bicipite femorale della coscia sinistra e una lesione di primo grado al muscolo semitendinoso.

Il Pescara dovrà fare attenzione più che ad Ardemagni e De Paula, alle invenzioni di El Sharaawi .Il Faraone, 18 anni, è uno dei giocatori più interessanti di tutta la serie B. Ancora discontinuo, e non potrebbe essere diversamente, data la giovane età, l’italo-egiziano è stato bloccato per oltre tre mesi a causa di una tendinopatia rotulea, ma ormai pare aver recuperato del tutto dall’infortunio.

Di Francesco invece riavrà sicuramente Tognozzi (anche se mercoledì si è fermato causa risentimento muscolare), al ritorno dalla squalifica, e probabilmente recupererà Gessa almeno per la panchina.

Pescara e Padova non si affrontano all’Adriatico dal campionato 1997-98, quando gli abruzzesi si imposero per 4-0 grazie alle reti di Gelsi, Beghetto, Cammarata e Aruta. Quel campionato segnò il ritorno in C1 dei biancoscudati, mentre il Pescara terminò il campionato a metà classifica.

Gli abruzzesi cercano in casa i punti persi in trasferta. Dalla sconfitta contro l’Ascoli in poi gli uomini di Di Francesco hanno cambiato marcia in casa, collezionando 6 vittorie e 2 pari. Dal primo tempo orribile col Portogruaro, alle ottime gare disputate dal secondo tempo contro gli uomini dell’allora tecnico Viviano in poi, molta acqua è passata sotto i ponti.

I biancazzurri devono far dimenticare la partita dell’Euganeo, a detta di molti, la peggior prestazione sotto la gestione Di Francesco, quando, guidati da Succi, il Padova regalò spettacolo contro i malcapitati abruzzesi.

Con una classifica così corta come quella attuale, dove le grandi faticano, sarebbe un delitto non vincere questa gara, anche perchè, nel prossimo mese, il Pescara disputerà solo una gara in casa (quella contro il Crotone) e ben tre in trasferta (a Modena, Piacenza e Ascoli).

Vendicare la sconfitta dell’andata, continuare a sognare i playoff e dare la definitiva mazzata ad una squadra in crisi d’identità e senza molti dei suoi giocatori cardine.

I motivi per vincere questa gara sono molti.

[Foto di Massimo Mucciante per gentile concessione]

Ti potrebbe interessare

Lascia un commento