L’intento di tale allestimento di documenti storici è la riscoperta delle radici della città di Pescara; si voleva creare una sorta di mini-museo in cui ritrovare le tracce tangibili del nostro passato, fondamentali per una città troppo spesso tacciata di essere ‘giovane’ e che invece può vantare a buon diritto momenti che hanno lasciato il segno per l’intera nazione.
Ha ricordato il Presidente Di Biase:
la Sala Aternum è stata concepita sin dall’inizio come un piccolo museo storico racchiuso tra le mura istituzionali del Palazzo comunale aperto e visitabile ai turisti e alle scolaresche, come quelle che stamane hanno effettuato la propria visita, addirittura giunte dalla Polonia e ospiti a Pescara. Dalla sua apertura abbiamo registrato la visita di figure istituzionali importanti come Anita Garibaldi, pronipote di Giuseppe Garibaldi, dello scrittore Enrico Vaime, del Prefetto Vincenzo D’Antuono e oggi anche del Presidente Pagano che ha avuto l’occasione di riscoprire elementi caratteristici della storia di Pescara.
Al termine della visita il Presidente Di Biase ha donato al Presidente Pagano una targa con incisa la storica frase che il re pronunciò entrando a Pescara da Castellamare alla vigilia dell’unità d’Italia, ossia ‘Oh che bel sito per una grande città…’, oltre che il Cd sulla piazzaforte di Pescara realizzato dagli studenti dell’Istituto Volta in versione tridimensionale in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia e alcuni testi storici rintracciati negli archivi.
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