Ieri mattina il sopralluogo dell’Amministrazione comunale con la proprietà.Lunedì incontro tecnico con gli eredi per avviare un percorso risolutivo
PESCARA – Ieri mattina si è svolto un sopralluogo del Sindaco Marco Alessandrini e del vice Sindaco Antonio Blasioli ai palazzi Clerico di via Tavo, in presenza della proprietà. Durante la visita si è avuto l’allontanamento di una decina di persone che si trovavano nell’edificio, ad opera del Gruppo di Intervento Operativo Nucleo Antidegrado della Polizia Municipale che partecipava al sopralluogo e che sono state denunciate a piede libero. Sul posto sono stati rinvenuti oggetti, rifiuti, materassi, siringhe e uno stato di elevato degrado.
“Abbiamo disposto formalmente tramite ordinanza la necessità di procedere alla messa in sicurezza dell’area e voluto affrontare la situazione che è divenuta insostenibile per città e in particolare per il quartiere che da sempre convive con questa ingombrante presenza – così il sindaco Marco Alessandrini e il vicesindaco Antonio Blasioli– Più volte la nostra Polizia Municipale insieme alle altre forze di Polizia ha effettuato controlli e sgomberi, perché all’interno la situazione è degenerata ed è divenuta rischiosa non solo per l’incolumità pubblica, ma anche per gli stessi frequentatori degli spazi.
Stamane abbiamo effettuato un sopralluogo in presenza anche della proprietà nelle persone degli eredi Clerico, che si sono detti disponibili ad aprire un percorso capace di cambiare le sorti degli scheletri tali da decenni e dell’intera zona, pesantemente condizionata sia dallo stato di degrado in cui essi si trovano, sia dalla frequentazione degli spazi all’interno. Siamo giunti a fissare un incontro tecnico che si svolgerà lunedì in presenza anche dell’assessore al Governo del Territorio Loredana Scotolati, per stabilire azioni volte a trovare una soluzione diversa dall’inerzia, stante la volontà ribadita dalla proprietà di risolvere definitivamente la questione. Un incontro che aspettiamo con interesse e attenzione affinché si possa eliminare un’altra ipoteca sulla vivibilità e anche sulla sicurezza della città”.