Replica dell’assessore Ricotta a Rifondazione Comunista sulle condizioni della riserva; previsti per la stessa interventi di riqualificazione e opere straordinarie di risanamento.
PESCARA – La nuova amministrazione comunale ha previsto il recupero del Parco dannunziano attraverso la predisposizione di interventi che vanno dal completamento del Piano di assetto naturalistico della Riserva al recupero di un finanziamento pari a 128mila euro, fondi regionali tesi alla riqualificazione della pineta, a opere straordinarie di risanamento già contemplate e inserite nel bilancio di previsione.
L’assessore ai Parchi del comune di Pescara Nicola Ricotta, nella conferenza stampa di ieri, ha replicato a Rifondazione Comunista , facendo rilevare che in sei anni di governo di centro- sinistra hanno regnato, nella Riserva, l’abbandono e il degrado ,venuti prepotentemente alla luce, l’estate scorsa, con la morte di alcune oche selvatiche per avvelenamento da botulino.
Ha ricordato Ricotta:
Sei anni preziosi persi in cui Rifondazione comunista non ha mai alzato la sua voce in difesa di quel polmone verde.
La situazione del Parco è sotto stretto controllo da parte della nuova amministrazione comunale, la Riserva rappresenta una sorta di ‘sorvegliato speciale’ per il quale abbiamo predisposto una serie di interventi di sostanza. Innanzitutto abbiamo affidato ai nostri uffici interni, attingendo direttamente alle elevate e qualificate professionalità individuate nell’Ente, il compito di completare il Piano di assetto naturalistico che in sei anni la passata amministrazione non è riuscita a varare e, come Rifondazione comunista ben sa, quel Piano è fondamentale e propedeutico per decidere qualunque tipo di intervento e di azione di riorganizzazione dell’intera Pineta che è una riserva naturale e, in quanto tale, risponde a leggi speciali e non può essere sottoposta a interventi superficiali come qualunque altro parco cittadino.Il ricorso alle professionalità interne ci consentirà sicuramente di accelerare le procedure e il lavoro. Nell’attesa la nuova amministrazione comunale ha già adottato misure d’emergenza per affrontare la crisi che si era generata appena lo scorso luglio, una settimana dopo l’insediamento della nuova giunta, con la morte di alcuni esemplari di oche selvatiche ospitate nel comparto con il laghetto per avvelenamento da botulino. Le misure adottate sono state rapide e risolutive: in sostanza abbiamo effettuato una prima bonifica delle acque e soprattutto abbiamo ricreato il circolo dell’ossigenazione dell’acqua, eliminando le ostruzioni che per sei anni hanno impedito il ricambio dell’acqua, riattivando tutti i bocchettoni realizzati attorno al laghetto. E infatti lo stesso specchio d’acqua è tornato a ripopolarsi in maniera naturale e oggi ospita di nuovo dei piccoli cuccioli di volatili che vivono sull’isolotto del lago.
Ha sottolineato ancora l’assessore :
Infine, appena qualche settimana fa, abbiamo salvato un finanziamento pari a 128mila euro che la passata amministrazione comunale di centro-sinistra aveva lasciato in giacenza presso le casse regionali rischiando di veder sfumare quel contributo prezioso, senza considerare quel progetto di riorganizzazione interna del parco che già abbiamo preparato e inserito nel Piano triennale delle Opere pubbliche. Fa piacere constatare che finalmente anche Rifondazione comunista si sia all’improvviso accorta di quel prezioso giacimento naturale che Pescara ha sul proprio territorio, ossia la Riserva dannunziana, peccato però che negli ultimi sei anni non abbia mosso un dito, né abbia sollevato una voce per avviare la riqualificazione di quel complesso che abbiamo trovato in una situazione di completo degrado e abbandono.
Sarà ora la nuova amministrazione comunale a restituire decoro e dignità all’area, non preoccupandosi solo di recintare i cinque lotti del parco, ossia di creare la confezione esterna, ma piuttosto puntando al recupero del giacimento stesso, dell’immenso patrimonio verde, per renderlo di nuovo punto di ritrovo per le famiglie e luogo di attrattiva turistica.