Home » Ambiente » Pescara, parco via Trigno: a novembre partiranno i lavori

Pescara, parco via Trigno: a novembre partiranno i lavori

da Donatella Di Biase

PESCARA – Si sono concluse nei giorni scorsi  le procedure di gara con l’affidamento delle opere  di riqualificazione del parco di via Trigno ; trascorsi i 35 giorni imposti dalla normativa tra affidamento e stipula del contratto,  i lavori partiranno per inizio novembre. Lo scorso anno l’amministrazione comunale ha  presentato il progetto ai residenti che lo hanno approvato, residenti ai quali però  sono state illustrate le tre fasi della progettazione che, necessariamente, avrebbero richiesto mesi di lavoro, dovendo anche reperire i fondi necessari nel bilancio 2011. Dunque l’eco-chiosco che l’amministrazione ha previsto nella struttura oggi non c’è perché il cantiere non è ancora partito. Al contrario viene svolta con puntualità e costanza la pulizia del parco da parte della Attiva:  gli elementi di degrado sono invece rappresentati dal cancello posto attorno al parco e dai rifiuti ingombranti abbandonati all’esterno della recinzione, frutto dell’inciviltà di pochi, e che ogni giorno  devono essere rimossi.

L’assessore all’Ambiente e ai Lavori pubblici Isabella Del Trecco, intervenendo sulle condizioni del parco di via Trigno, ha ricordato:

le nostre periferie  hanno bisogno di punti di incontro e socializzazione, aree verdi in cui dare la possibilità alle famiglie, agli anziani, ai bambini e agli adolescenti, di vedersi, confrontarsi, scambiare quattro chiacchiere, stringere nuovi e sani rapporti. Ma la verità è che non basta costruire ‘parchi’ per poi abbandonarli alla buona volontà di qualche residente, senza alcuna programmazione delle opere di manutenzione o di controllo. Purtroppo per sei anni Pescara ha vissuto proprio questo fenomeno: in vari punti della città sono spuntati come funghi fazzoletti di verde, che qualcuno ha arditamente definito ‘parchi’ senza preoccuparsi poi della loro gestione ordinaria e i risultati li vediamo oggi. Fatta eccezione per i parchi storici delle vie centrali, in quasi tutte le periferie le aree verdi sono divenute ricettacolo di microcriminalità, aree abbandonate, senza alcuna forma di controllo avanzato, né la programmazione di investimenti per garantirne la costante fruizione. Tale sorte di degrado e abbandono è toccata anche al parco di via Trigno, mal realizzato nel 2008, con molti errori di progettazione, a partire dall’utilizzo di un materiale debole e facile da danneggiare per la recinzione esterna. Per quel parco abbiamo predisposto un progetto di riqualificazione che prevede la sistemazione dei tratti di recinzione divelti, il risanamento delle aree interne installando nuove panchine con schienali in pietra, dei gazebo con tavoli e sedie e un eco-chiosco quale punto di rinfresco per i frequentatori del parco. Ma soprattutto l’intera area verde verrà videosorvegliata con l’installazione di una rete capillare di telecamere per garantire la tutela dello spazio e di coloro che vi accederanno. Ai cittadini un anno fa abbiamo mostrato i progetti preliminari che però hanno richiesto una tempistica precisa: innanzitutto il reperimento dei fondi nel bilancio triennale, poi la redazione del progetto definitivo e di quello esecutivo, quindi la gara d’appalto chiusa nei giorni scorsi. I lavori dovrebbero materialmente partire a inizio novembre, ossia alla conclusione dei 35 giorni che devono obbligatoriamente intercorrere tra l’affidamento di un cantiere e la firma del contratto, tempistica che i cittadini conoscono bene. Intanto abbiamo garantito la pulizia costante del parco per consentirne la fruibilità ai cittadini: i cestini vengono puntualmente svuotati e le aree bonificate. E gli unici rifiuti rintracciabili sono, periodicamente, quelli ingombranti che utenti incivili lasciano all’esterno della rete e che Attiva provvede a rimuovere con puntualità. Nel frattempo stiamo già operando per individuare la migliore forma di gestione di quello spazio verde, dove non sarà sufficiente il residente di buona volontà che si limiti ad aprire e chiudere i cancelli, ma occorrerà prevedere una presenza costante all’interno del parco per assicurarne la corretta conduzione e la tutela.

Ti potrebbe interessare