PESCARA – Ieri la Sovrintendenza Belle arti e Paesaggio dell’Abruzzo ha inviato al Comune di Pescara un preavviso di diniego per i lavori di realizzazione del cosiddetto Ponte del Cielo.Questi i commenti alla notizia
M5S: Alessandrini e D’Alfonso tornino con i piedi per terra : il loro ponte non si farà
E’ arrivato il parere negativo da parte della Soprintendenza al progetto del “Ponte del Cielo” ed ora gli uffici comunali, che hanno curato la pratica dell’autorizzazione paesaggistica all’opera tanto cara al Governatore D’Alfonso, hanno comunicato al Settore Lavori Pubblici il preavviso di diniego che tra 10 giorni potrà diventare diniego a tutti gli effetti, con conseguente stop definitivo dell’iter di approvazione dell’opera.
Il motivo è chiaro: la legge di tutela ambientale e il piano demaniale marittimo prescrivono che non possa essere compromessa la visuale del mare nella zona di piazza Primo maggio.
Il Movimento 5 Stelle, dal primo momento, ha segnalato a Luciano Presidente, proprio durante la presentazione del progetto in Sala consiliare, che il Piano demaniale prescriveva la salvaguardia della “visuale libera” del mare nella zona di piazza Primo Maggio e che tale norma non poteva essere aggirata.
Abbiamo sostenuto l’incompatibilità di questo progetto con l’area circostante e la violazione delle norme del piano demaniale comunale, abbiamo presentato interrogazioni urgenti e chiamato dirigenti comunali a riferire presso le commissioni di vigilanza, li abbiamo attaccati, spalle al muro, sottolineando, senza mezzi termini, che questo progetto rappresenta una variante al Piano regolatore e come tale deve approdare in Consiglio comunale, con tutti i pareri degli Enti coinvolti e previa verifica di valutazione ambientale strategica.
Siamo stati e saremo (se ancora ce ne sarà bisogno) pronti a tutto per impedire che quest’opera rappresenti l’ennesimo sperpero di pubblico denaro per la costruzione di un trofeo elettorale, con cui appagare l’ego di pochi a danno di tutti.
La nostra città ha altre priorità ed ha espresso con sarcasmo e scetticismo la propria contrarietà. I maggiori responsabili di un simile fallimento sono proprio gli amministratori comunali, piegati alle volontà del Governatore D’Alfonso, che continuano a fungere da passacarte del presidente della Regione, invece di porre loro le priorità di cui la città ha bisogno. Alessandrini e D’Alfonso scendano dal cielo e tornino con i piedi per terra: il loro ponte non si farà.
C’è una Sovrintendenza in Abruzzo!
Carlo Masci ,Marcello Antonelli e Guerino Testa hanno dichiarato:
“L’avevamo detto, eravamo stati facili profeti con la nostra lettera inviata nei giorni scorsi a tutti i soggetti istituzionali interessati Quello scempio dinanzi la Nave di Cascella era uno sfregio al grande Maestro ed a tutta Pescara. Distruggere la cornice ambientale dentro la quale svetta maestosamente l’opera d’arte simbolo del rapporto fisico tra la città ed il mare sarebbe stato un peccato mortale. La Sovrintendenza alle Belle Arti ed al Paesaggio lo ha confermato nella lettera inviata al Comune di Pescara. La frase è netta e non ammette repliche: “incompatibile con le caratteristiche del luogo”. Come per dire: ma come vi è venuto in mente soltanto di pensare un’ignominia simile. Adesso, invece, tutti insieme troviamo la maniera intelligente di utilizzare il milione di euro per interventi veramente finalizzati al turismo. Ci auguriamo che il sindaco e, soprattutto, il Governatore non si intestardiscano su una battaglia persa, su un’opera che nessuno vuole e che non può essere realizzata.”
Alessandrini e Del Vecchio sul Ponte del Cielo: “Risponderemo alle osservazioni della Soprintendenza, dal momento che l’opera è in linea con i placet rilasciati in passato su quel tratto di città, l’ultimo nel 2010 per lo Stadio del Mare”
“La Soprintendenza evidenzia l’incoerenza paesaggistica del Ponte del Cielo rispetto allo stato dei luoghi – afferma il sindaco Marco Alessandrini – con l’idea che non debba essere occlusa la vista mare; punto di vista opinabile visto che già negli anni ’30 vi era lì un pontile, che costituisce ieri come oggi una particolare forma di arredo urbano, volto a garantire attrattività turistica e una diversa visuale su Pescara, con una nuova passeggiata sul mare e nella città.
Tutti i progetti sono migliorabili e formuleremo nei tempi richiesti le osservazioni, visto che sarebbe un peccato perdere un’opportunità di questo tipo, che come tutte le opere pubbliche è comprensibilmente oggetto di discussione, ma è fuori di dubbio che costituisca una forma di valore aggiunto per la comunità”.
“L’intervenuto preavviso di diniego ci induce a utilizzare in pieno il termine di 10 giorni per formulare le controdeduzioni a quanto segnalato – aggiunge il vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici Enzo Del Vecchio – e offrire tutte le considerazioni e valutazioni necessarie per consentire alla Soprintendenza di valutare la perfetta sintonia di questa opera con il contesto in cui è stata prevista. La cosiddetta visuale del mare risulta salvaguardata con il progetto in questione, dal momento che il ponte si sviluppa dentro lo specchio d’acqua, ne diventa parte integrante e giammai ne ostacola la vista. Un impianto in linea con quella che è la consueta determinazione e valutazione che in passato la Soprintendenza stessa ha pur riservato a quei luoghi, dando nel 2010 il proprio placet ad esempio al progetto per la realizzazione dello Stadio del Mare, opera quella sì che si inseriva e si frapponeva fra la Nave di Cascella e la battigia. Un via libera però confermato in tutte le occasioni successive.
Ciò che trovo surreale, è la risvegliata voglia di tutela del territorio, quella porzione in special modo, che arriva da parte dell’opposizione che quando è stata forza di governo ha caldamente sostenuto e proprio lì la realizzazione di opere fortemente impattanti come, appunto, lo Stadio del Mare, arrivando addirittura a prevederne le fondamenta di cemento armato gettato in opera, scelleratezza passata inosservata agli occhi di tutti coloro che pure avevano titoli ad esprimere pareri e sollevare obiezioni, ma che fu scongiurata invece solo grazie all’intervento dell’allora opposizione di centrosinistra, oggi maggioranza di governo.
Per finire, quindi e ritenendo l’iniziativa di Regione e Comune assolutamente in linea con i valori di tutela e valorizzazione di quella parte di città, sosterremo le nostre buone ragioni in sede di formulazione di controdeduzioni al preavviso di diniego, auspicando di poter far superare da parte della Soprintendenza l’attuale posizione di contrarietà alla realizzazione di quest’opera”.