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Pescara, partono oggi le indagini sulle frane

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Ancora chiusa la Riserva dannunziana dove permane una grande quantità d’acqua che incide sulla stabilità delle piane

PESCARA – L’assessore alla Protezione civile Berardino Fiorilli ,ufficializzando l’esito del vertice di ieri del Centro Operativo Comunale, ha comunicato che partiranno oggi,10 dicembre, le indagini dei geologi sulle frane che da una settimana stanno interessando il territorio di Pescara. E’ stata infatti   stipulata la convenzione con l’Ordine dei Geologi che ha dato la disponibilità di circa una decina di professionisti ,i quali entro pochi giorni dovranno già essere in grado di rimettere una prima relazione scritta e certificata circa l’entità dei movimenti franosi in atto, la tipologia degli interventi necessari a breve e medio termine, e soprattutto se sia possibile o meno riaprire al traffico le strade interessate.Massima priorità verrà data alle zone dalle quali sono state evacuate le famiglie, ossia via Colle Breccia al civico 53 e via Catani, al civico 38. Intanto resta chiusa al pubblico la Riserva naturale dannunziana dove, anche in questo caso, è necessaria un’indagine strumentale approfondita per capire perché il terreno non riesce a drenare l’enorme quantità di acqua che ancora oggi, a otto giorni dall’alluvione, continua a ristagnare in ogni angolo del parco, con pozze anche di 40-60 centimetri d’acqua.Preoccupa la stabilità di alcune piante, come un pino che si è improvvisamente inclinato a 45 gradi sull’area giochi dei bambini di 4-5 anni, quindi prima di intervenire su tali alberi ci si affiderà a indagini esterne per capire la gravità del fenomeno.
“Come preannunciato – ha detto l’assessore Fiorilli – oggi tutte le nostre attenzioni sono state riservate al problema delle frane, circa 14 quelle in atto su Pescara, con la stipula della convenzione con l’Ordine dei Geologi che ha messo a nostra disposizione circa una decina di professionisti i quali, da domani, divisi in squadre di due unità ciascuna, accompagnati dalle pattuglie della Polizia municipale, cominceranno le indagini e i rilievi strumentali su tutti i movimenti franosi in atto. Massima priorità verrà data alle due zone in cui siamo stati costretti a sgomberare le famiglie, 5 in via Colle Breccia 53 e una in via Catani 38. Cinque famiglie hanno trovato sistemazione alternativa autonoma, una è assistita dal Comune ed è stata ospitata in un albergo, ma ovviamente tutte vogliono tornare nelle loro case. Tuttavia prima di poter dare delle date di rientro dobbiamo disporre dei risultati delle indagini che stiamo avviando con la massima tempestività consapevoli della rilevanza della problematica. Dobbiamo avere la certezza di tutelare in ogni modo la pubblica incolumità e che alla prossima pioggia non ci saranno rischi per le vite umane, solo in quel caso revocheremo le ordinanze di sgombero: attraverso i loro rilevamenti i geologi dovranno ufficializzare la gravità delle frane e soprattutto l’entità e la tipologia di interventi necessari per la loro messa in sicurezza. Peraltro oltre a via Colle Breccia e via Catani, la terza priorità, indicata dalla Polizia municipale, riguarda strada delle Fornaci dove, nonostante la chiusura al traffico attraverso l’ordinanza e la sistemazione delle transenne a chiusura dell’asse, si sta registrando la presenza di traffico a causa di automobilisti che, pur di passare, non si fanno scrupolo di spostare quelle transenne, senza considerare che con la frana ha ceduto un tratto di strada, dunque siamo in presenza di una situazione di massima gravità, anche se in questo caso non incide sulle abitazioni”.

Le altre strade chiuse al traffico veicolare e pedonale sono strada Colle Renazzo, nel tratto compreso tra l’incrocio con strada vicinale Casa delle Monache sino alla località Belvedere Colle Renazzo; strada Colle Orlando, nel tratto compreso tra via Ciafardella e l’incrocio con via Ventre d’Oca; via San Donato, con inizio al civico 162, a ridosso del ristorante L’Angolo, seguendo la direzione monti-mare sino all’incrocio con Strada Colle San Donato; chiusa infine l’intera via Fonte Borea.

“Intanto nella giornata odierna – ha aggiunto l’assessore Fiorilli – è arrivata anche una nuova segnalazione, circa la formazione di una nuova frana in strada Colle Santo Spirito che, ugualmente, dovremo sottoporre a verifica, a dimostrazione che siamo in presenza di una situazione di emergenza e in continua evoluzione. Per tale ragione anche il Coc continuerà a restare aperto, anche se per ora abbiamo deciso di sospendere il turno notturno, dalle 20 alle 8. Intanto resta chiusa al pubblico anche la Riserva naturale dannunziana: come ha verificato anche l’assessore ai Parchi Roberto Renzetti nel corso di un sopralluogo odierno, c’è ancora una falda troppo superficiale, con le piante immerse in almeno 40-60 centimetri d’acqua, che desta preoccupazioni circa la stabilità degli alberi, specie nelle aree maggiormente frequentate dal pubblico per lo jogging e le aree gioco dei bambini. Anche nel lotto 2, di fronte allo stadio, dietro il bar c’è una situazione di criticità che lo rende inaccessibile. A questo punto abbiamo deciso di individuare un professionista che, entro qualche giorno, dovrà effettuare dei rilevamenti strumentali per verificare cosa impedisca oggi, a otto giorni dall’alluvione, al terreno di drenare l’acqua in eccesso, quali interventi siano necessari per ripristinare la piena e immediata fruibilità della pineta, e soprattutto la stabilità delle piante. Alcune dopo l’alluvione hanno assunto una inclinazione di 45 gradi, quando ai rilevamenti disposti all’indomani del maltempo del 14 novembre erano perfettamente in linea, dunque stiamo registrando un dissesto improvviso e preoccupante che richiede un approfondimento tempestivo”.

 

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