Convegno, a Pescara, il 15 Febbraio 2010 per riscoprire e comprendere il valore della nostra lingua.
PESCARA – Lunedì, 15 Febbraio 2010, alle 17.30 si terrà il Convegno Per la Difesa della Lingua Italiana”, presso la sala consiliare del Comune di Pescara. L’inizitiva si prefigge gli obiettivi di far riscoprire la nostra lingua, farne comprendere l’autentico valore quale terza lingua classica al mondo dopo il greco e il latino e difenderla dalla invasione di termini presi in prestito, adottati dalle lingue straniere. L’assessore alla Cultura del Comune di Pescara, Elena Seller, nel corso della conferenza stampa convocata, ieri, per illustrare il convegno, ha spiegato:
Il convegno nasce dalla constatazione dell’urgenza odierna di riscoprire la bellezza e il potere della lingua italiana, in un periodo in cui la globalizzazione da un lato e, dall’altro, il plurilinguismo richiesto sul mercato, stanno di fatto minacciando il suo futuro. Oggi, paradossalmente, assistiamo a un ritorno dei nostri adolescenti verso il dialetto, che va conservato quale conoscenza delle nostre radici, ma sicuramente non può divenire la “lingua madre”.
Ha detto il professore D’Arcangelo, ex docente di Glottologia presso la Facoltà di Lingue e Letterature straniere dell’Università G.D’Annunzio diPescara :
Gli italiani non sono all’altezza della nostra lingua che è più apprezzata all’estero, dove viene considerata la terza lingua classica universale dopo il Greco e il Latino. Coloro che devono studiare il Rinascimento, ad esempio, anche in Cina o in Giappone, studiano l’italiano per meglio comprenderne la civiltà. Se sottolineiamo la necessità di ‘proteggere’ il nostro idioma non è per puro campanilismo: pensiamo che l’italiano è già stato escluso dall’Unione europea dalle lingue di ‘lavoro’, ossia i documenti ufficiali dell’Unione europea vengono redatti solo in inglese, francese e tedesco.
Due lingue che pure hanno scritto la storia dell’Europa, come l’italiano e lo spagnolo, sono state cassate, situazione peggiore per l’Italia che è stata tra i soci fondatori dell’Unione Europea stessa, che ha promosso un europeismo convinto. La Francia e la Germania sono paesi molto nazionalisti e, in quanto tali, riescono a resistere alle pressioni verso l’inglese, l’italiano rischia invece di essere sopraffatto. E la difesa della nostra lingua deve allora ripartire dal nostro paese, iniziando dalle Istituzioni: oggi l’italiano è una lingua ‘ufficiosa’, neanche ufficiale, visto che non è citato neanche nella nostra Costituzione.
Al convegno lunedì prenderanno parte Alessandro Gnocchi, editorialista de ‘Il Giornale’, Renato Besana , giornalista Rai e opinionista di ‘Libero’ e lo stesso professor D’Arcangelo, che tra l’altro presenterà il “Breviario di Italiano”. E ancora ci saranno il Senatore Andrea Pastore, Presidente della Commissione per la semplificazione burocratica, e l’onorevole Paola Frassinetti, vicepresidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, entrambi promotori del disegno di legge per la costituzione del Consiglio Superiore della Lingua italiana.
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