“Un fatto allarmante che concretizza quanto abbiamo sempre denunciato” afferma il consigliere regionale Domenico Pettinari, che incalza “abbiamo segnalato più volte in ogni sede che il Pronto Soccorso di Pescara, come altri reparti, non può sopperire all’enorme carenza di servizi creata dal riordino della sanità voluta da Regione Abruzzo. Un ospedale tra quelli depotenziati è stato costretto ad accogliere dei malati urgenti pescaresi, se fosse stato attivo al 100% non si sarebbe creata la necessità ed i pazienti dell’area vestina sarebbero stati accolti a Penne e quelli pescaresi a Pescara, senza creare disagi nell’accoglienza dei malati che possono costare anche la vita a qualcuno.
Anche un bambino capirebbe che se chiudi i pronto soccorso ed i reparti degli ospedali limitrofi, senza garantire un servizio sostitutivo, il presidio pescarese sarà invaso dal doppio dei pazienti. A nulla serve lo straordinario lavoro che il personale sanitario, dai medici fino agli OSS passando per gli infermieri, svolge in situazioni di emergenza costante. Le attese sono lunghissime, le urgenze non possono essere accolte ed il personale è sotto stress continuo”.
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