Odoardi: «Pescara Shopping Life va sviluppata aprendola al contributo di imprese e territorio, è ormai irreversibile il processo di sviluppo delle vendite attraverso le piattaforme di e-commerce»
PESCARA – «Occorre rilanciare e potenziare la piattaforma di e-commerce progettata e realizzata dal Comune di Pescara, aprendola al contributo delle associazioni d’impresa e delle istituzioni economiche locali». Lo chiede il presidente della CNA provinciale, Cristian Odoardi, secondo cui «la buona intuizione iniziale che stava alla base della creazione di “Pescara Shopping Life”, ovvero aiutare il sistema delle imprese del commercio e dell’artigianato locale, in un momento di particolare difficoltà, a competere sul mercato globale anche attraverso l’uso del web e dei mercati virtuali, si è rivelata apprezzabile ma insufficiente: si deve fare adesso un salto di qualità».
Come? Odoardi lo spiega così: «Lavorando alla crescita delle adesioni da parte del sistema delle imprese locali, magari anche allargando l’area geografica interessata ai centri vicini, perché i confini in un mercato globale sono sfumati per definizione; mettendo a punto una strategia di marketing e di promozione mirata dei prodotti e del marchio; affinando gli strumenti con la creazione di “app” o altri accorgimenti informatici dedicati, che facilitino l’approccio del consumatore; con l’interessamento delle principali istituzioni economiche locali, come la Camera di Commercio o le società finanziarie della Regione; con la ricerca di partenariato privato».
A detta di Odoardi, che nei giorni scorsi era intervenuto con un appello rivolto ai consumatori affinché nello shopping natalizio favorissero gli esercenti locali, «è ormai irreversibile il processo di sviluppo delle vendite attraverso le piattaforme di e-commerce, anche in ragione dell’improvvisa accelerazione impressa dalla pandemia agli acquisti in rete da parte di un vasto pubblico di consumatori». Sviluppo che però, conclude il presidente della CNA, «deve fare sempre più i conti con la concorrenza esercitata dai colossi multinazionali del settore, ponendo il problema, dunque, dei tempi e dei modi di distribuzione dei prodotti acquistati: un campo in cui le micro imprese vanno aiutate a strutturarsi e costruire reti efficienti ed efficaci. Una strada possibile è quella dello sviluppo di sistemi locali, attraverso la sinergia tra imprese e istituzioni per la promozione del territorio e delle sue attività: politica, questa, per cui la CNA provinciale dichiara fin da ora la propria totale disponibilità al confronto e al dialogo».