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Pescara, Di Pillo su degrado nel Parco dell’Accoglienza

da Redazione

Parco dell’Accoglienza Pescara
PESCARA – Il Consigliere comunale del MoVimento 5 Stelle,Massimiliano Di Pillo denuncia lo stato di abbandono del “Parco dell’Accoglienza” ,in Via Aldo Moro,a Pescara dove da più di venti giorni  un incendio doloso  ha mandato a fuoco l’immondizia accatastata vicino l’ingresso.

Tranne un nastro di plastica rosso e bianco inserito dai Vigili del Fuoco, tutto è rimasto come prima– afferma Di Pillo – che prosegue:

“L’amministrazione Alessandrini sembra non curarsi affatto dei numerosi parchi pubblici della nostra città.

Le periferie sono state parte integrante di ogni programma politico del 2014, i partiti hanno cercato in ogni modo di accaparrarsi l’ingente numero di voti, che alcune vie importanti dei quartieri al confine della città, possono produrre. Tanto lavoro avendo chiaro l’unico obiettivo di governare la Città di Pescara dimenticandosi, il giorno successivo alle elezioni, le promesse fatte ai cittadini.

Che senso ha implementare la quota di verde urbano se poi quest’ultimo viene lasciato nel totale degrado? I parchi sono un patrimonio prezioso per la città e per il benessere dei cittadini ma hanno necessità, come ogni cosa, di essere curati da personale addetto alla loro manutenzione.

Un esempio può certamente essere il parco di Via Aldo Moro e Via Po nato tra alcuni palazzi, con potenzialità enormi e con una cura e una manutenzione praticamente inesistente. Fino al 2014 questo parco era sede di un centro estivo e questo garantiva la possibilità che il quartiere potesse usufruire davvero di servizi fondamentali per qualsiasi comunità.

Parco via Aldo Moro PescaraOggi invece l’associazione “amici del parco dell’accoglienza onlus”, che dal 2008 gestisce il parco, conclusa la sua gestione alla fine del 2016, sembra essersi eclissata. La casetta in legno all’interno del parco è diventata rifugio dei senza tetto, mentre le attrezzature utili alla manutenzione del parco sono alla mercé di chiunque ne voglia impropriamente usufruire.

Insieme ad erba alta e immondizia accatastata da tempo accanto ai cestini per i rifiuti, c’è un tombino rotto coperto da un semplice secchiello, quindi a rischio di possibili incidenti per i cittadini.

L’area sgambettamento cani non è attrezzata e la recinzione è praticamente inesistente.

L’amministrazione sta per emanare un bando che potrebbe dare una nuova gestione allo stesso parco, con tutte le incognite del caso. Sarà necessario che il Comune garantisca la manutenzione dello spazio verde fino a quando verrà preso in gestione da privati.

San Donato come Fontanelle, Zanni come la Riserva Dannunziana: il cambio di direzione auspicato dal sindaco Alessandrini non c’è mai stato.

Le criticità sono molteplici ed è evidente la necessità di implementare il numero di personale addetto alla manutenzione verificando inoltre le motivazioni che hanno portato l’associazione assegnataria della gestione a disinteressarsi completamente della sua manutenzione. I progetti ci sono ed il verde pubblico è una risorsa, trattiamolo come tale”.

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