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Pescara – Pillon è il nuovo allenatore, ad ore l’ufficialità

da Alessio Evangelista

Pescara - Pillon è il nuovo allenatore, ad ore l'ufficialità

L’ex allenatore, tra le altre, dell’Alessandria trascorrerà la giornata di Pasqua in città e martedì dirigerà il primo allenamento

PESCARA – Ormai è fatta: Giuseppe Pillon è il nuovo allenatore del Pescara. Manca solo l’ufficialità ma ormai è tutto fatto per l’approdo dell’ex allenatore dell’Alessandria in riva all’Adriatico. Secondo fonti vicine alla società abruzzese il tecnico ha trovato l’accordo con Sebastiani nella giornata di ieri ed oggi trascorrerà la Pasqua in città, martedì dirigerà il primo allenamento. Pillon succede a Massimo Epifani, la cui esperienza sulla panchina del Pescara è durata solo un mese con un bilancio alquanto negativo: cinque partite, quattro sconfitte ed un solo pareggio ad Avellino. Epifani dovrebbe tornare ad allenare la Primavera sostituendo Di Battista. Terzo allenatore, dunque, in questa tribolata stagione per il Pescara che si affida all’esperienza di Pillon per centrare la salvezza. Conosciamo meglio il mister.

La carriera da allenatore di Giuseppe Pillon

Esordisce nel Salvarosa nel 1992 nel campionato di Promozione Veneto e poi nel Campionato Nazionale Dilettanti allena il Bassano. Dopo le sfortunate esperienze con Padova, Genoa, Lumezzane e Pistoiese nel 2001 viene assunto all’Ascoli, rimanendo due stagioni, e ottenendo una promozione in Serie B nel 2001-2002, e una tranquilla salvezza nel campionato di Serie B 2002-2003. Nel novembre 2003 sostituisce Marco Tardelli al Bari, ma non riesce a risalire oltre il quart’ultimo posto perdendo poi lo spareggio salvezza contro il Venezia. In estate i pugliesi conserveranno comunque la categoria a seguito del fallimento di Ancona e Napoli. Nell’autunno del 2004 viene richiamato da Ettore Setten a Treviso, con la squadra all’ultimo posto in classifica. A fine anno, grazie a una splendida rimonta, il Treviso si piazza al 5º posto e disputa i play-off promozione perdendo contro il Perugia. In estate arriverà la prima storica promozione in Serie A a seguito del fallimento del Torino.

Nel 2005 è ingaggiato dal Chievo Verona e, contrariamente alle aspettative generali, ottiene un prestigioso settimo posto e la qualificazione alla Coppa UEFA. In seguito allo scandalo del calcio italiano del 2006, però, il piazzamento viene corretto al quarto posto ed il Chievo Verona si vede qualificato al terzo turno della Champions League 2006-2007contro il Levski Sofia. Nel campionato successivo però, dopo aver conquistato un solo punto nelle prime sei giornate (1-1 con l’Empoli), viene sostituito sulla panchina gialloblù dall’ex Luigi Delneri. Il 13 giugno 2007 torna ufficialmente, per la terza volta, ad allenare il Treviso, con cui affronterà in Serie B la stagione 2007-2008. L’inizio non è dei migliori. La squadra, allestita con ingenti spese dal presidente Ettore Setten per vincere il campionato con l’ingaggio di calciatori di categoria superiore e alcuni dei migliori elementi del campionato di Serie B, arranca nelle ultime posizioni di classifica. Pillon rischia l’esonero, il quinto della carriera, ma alcuni risultati positivi ottenuti  tengono a galla squadra e tecnico.

Il 15 luglio 2008, Pillon rescinde consensualmente il contratto con il Treviso. Arriva e Reggio Calabria ma viene esonerato quasi subito, torna all’Ascoli dove ottiene la salvezza. Va male l’esperienza in Toscana dove viene esonerato sia dal Livorno che dall’Empoli e il 16 marzo 2013 Pillon torna ad allenare la Reggina. Tre mesi dopo, nonostante sia riuscito ad evitare la retrocessione, termina la sua seconda avventura sulla panchina degli amaranto. Il 17 marzo 2014 il Carpi lo ingaggia in sostituzione dell’esonerato Stefano Vecchi, nonostante la squadra stesse disputando un discreto campionato di Serie B per gli standard della stessa. Ad ogni modo, la porta ad una tranquilla salvezza, mancando di un soffio l’accesso ai play-off.

L’anno dopo scende in Lega Pro per allenare il Pisa ma la sua avventura dura solo una settimana. Il 2 dicembre 2015 diventa il nuovo allenatore del Padova, tornando sulla panchina del club euganeo dopo 18 anni, sostituendo l’esonerato Carmine Parlat in Lega Pro 2015-2016. Il 27 maggio 2016 viene comunicato che non gli sarà rinnovato il contratto salutando così Padova dopo solo qualche mese e dopo aver effettuato una notevole rimonta alla guida dei biancoscudati. Il 15 aprile 2017 viene ingaggiato dall’Alessandria in sostituzione di Piero Braglia. A fine stagione il club decide di non rinnovargli il contratto.

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