L’assessore ribadisce la necessità di tagliare gli alberi considerati “pericolosi” per l’incolumità pubblica alla luce delle verifiche effettuate dai tecnici
PESCARA – Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’assessore al Verde pubblico, Laura Di Pietro sul taglio dei pini in viale Regina Margherita a Pescara:
A seguito dell’istituzione del cosiddetto Green Table, delle 240 piante presenti lungo via Regina Margherita e visionate dal tecnico incaricato dal Comune di Pescara, Massimo Rabottini, delle iniziali 20 piante da tagliare poiché considerate “pericolose” per l’incolumità pubblica, quattro sono state rivalutate durante il primo sopralluogo e un’altra ancora durante il secondo. Dunque un quarto degli esemplari, proprio grazie al contributo e alla partecipazione di tutti, sarà sottoposto ad una nuova analisi e, a seguito di prove di staticità, trattamenti fitosanitari e conicizzazione delle chiome potranno, ce lo auguriamo tutti, restare a dimora per altri anni, durante i quali dovranno comunque essere monitorati.
Un’operazione, questa, del costo di oltre 3.600 euro, che l’Amministrazione, che ricordiamo essere in pre-dissesto, ha deciso di promuovere alla luce del valore storico, ambientale e affettivo del filare.
Credo, dunque, che il Green Table sia stata un’esperienza vincente e positiva, perché ha permesso di sottoporre alle operazioni descritte 5 delle venti piante inizialmente previste come piante da abbattere.
Mi auguro che possa tornare a riunirsi, superato il momento di “emergenza”, in maniera duratura. Detto ciò ci tengo a precisare che gli alberi abbattuti questa mattina erano tutti “pericolosi”, secondo quanto refertato dai tecnici del Comune e dallo stesso Rabottini, in quanto presentavano evidenti carie e, in un caso, era fortemente squilibrato, come palesato dall’evidente sollevamento della base. Mi preme comunque sottolineare e ricordare che gli alberi sono stati abbattuti poiché pericolosi per la pubblica incolumità e, comunque, tutti saranno entro due mesi al massimo sostituiti da nuove alberature, la cui specie sarà concordata con la Sovrintendenza.