Le dichiarazioni dopo le polemiche di quest’ultimo periodo
PESCARA –
“La risorsa di questa struttura è rappresentata da coloro che ci vengono – ha sottolineato Serraiocco – la concorrenza c’è, aumenta sempre, ed è giusto che noi rispondiamo con le verità e con dei servizi migliori che ci devono essere dati sempre con una collaborazione maggiore con la struttura che è di proprietà della Regione data in gestione ad un’altra società che in questo momento io rappresento.
Facciamo degli investimenti e degli sforzi ed è giusto che io chieda oggi anche alla Regione uno sforzo e un impegno nei confronti di questa struttura e non nei confronti di questa società che la gestisce perché la città lo richiede considerando che è una struttura non solo cittadina ma regionale, la regione la richiede, è un punto di forza di questa attività e di questa disciplina ed è giusto che la Regione condivida con me quelle che sono le problematiche.
Andare avanti soltanto con lettere, protocolli e richieste per poi non giungere a nulla fa sì che ci troviamo in una situazione di stallo che preferisco che in questo periodo non ci sia. Per quando riguarda le temperature delle acque mi piace che siano secondo le regole stabilità dalla Federazione, non le facciamo noi. Noi quotidianamente con i nostri manutentori prendiamo le temperature che sono costantemente sopra la temperatura che è stabilita dalla Federazione Italiana Nuoto e dalle altre Federazioni, però da padre di famiglia mi preme dire e sottolineare sempre che, nonostante la Federazione mi dia una temperatura di 26° o di 24° io normalmente faccio nuotare i bambini e non solo ad una temperatura più alta per dare una maggiore sicurezza.
In questi giorni è accaduto appunto questo: la temperatura era di 26° e avrei potuto tranquillamente far nuotare secondo quello che mi indicava lo staff, ma io ho sempre cercato di organizzare con le nostre strutture un’attività che potesse essere con una temperature più alta e garantire sempre la sicurezza. Ci sono dei problemi alle docce che sono dovuti ad un impianto molto vecchio per il quale ogni giorno affrontiamo costi di manutenzione. Nonostante tutto purtroppo la Regione non dà delle risposte concrete, io le devo dare agli utenti, quindi devo firmare e stipulare contratti per la fornitura e il cambio delle caldaie. Ci sono due caldaie presenti nell’impianto, una è ferma e l’altra funziona ma con delle grosse difficoltà.
Ho già provveduto con un fornitore al cambio totale di tutte le caldaie per dare maggiore garanzia, però anche in casa se ci sono tre docce contemporanee ci sono dei problemi, dobbiamo capire bene che qui ci sono in contemporanea 150 persone che si fanno la doccia, quindi qualche difficoltà c’è. Non è una giustificazione, è un lavoro importante per noi che gestiamo questa struttura ed è un lavoro che abbiamo già messo in atto e che faremo. Per il rilancio della struttura abbiamo già fatto una proposta di un investimento di mezzo milione di euro più il pagamento del canone nei confronti della Regione già da subito se è possibile avere una proroga tecnica per far sì che l’impianto sia messo nelle condizioni migliori per chi potrà venire successivamente a voler gestire, sicuramente noi non ci tireremo indietro nel partecipare al nuovo bando della Regione, ma abbiamo chiesto che tutto venga messo a zero con un impianto che sia a norma e che possa accogliere tutti nel miglior modo possibile e che possa essere un’eccellenza.
Alla mia domanda non ho ancora avuto risposta, spero che arrivi subito anche se le risposte che mi sono arrivate nei giorni scorsi non mi tranquillizzano. Vogliamo creare un circuito unico delle piscine e delle palestre che ci sono sul territorio perché penso che soltanto così si possa dare una maggiore risposta nei confronti degli utenti e che ci possa essere la possibilità di reinvestire sull’impianto.
Abbiamo avuto la possibilità su Francavilla appena il sindaco ha avuto la caparbietà ma anche il gesto di voler mettere in vendita la piscina, non abbiamo esitato neanche 10 minuti ad approvare la proposta insieme ai nostri legali, quindi siamo gli unici ad aver accettato l’acquisto della piscina. Noi ci impegnano quotidianamente e speriamo che le istituzioni non giochino a fare qualcosa di diverso”.
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