Il sindaco Albore Mascia e l’assessore Antonelli rendono noto che il Consiglio di Stato ha di fatto accolto le ragioni del Comune
PESCARA – Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e l’assessore Marcello Antonelli hanno ufficializzato la decisione del Consiglio di Stato che ha formalmente sospeso la sentenza con la quale il Tar, lo scorso luglio, ha annullato le procedure espropriative seguite per la realizzazione del Ponte Nuovo nell’area ex Camuzzi, accogliendo il ricorso presentato dall’impresa Liberatoscioli, proprietaria di parte delle superfici. Il Consiglio di Stato, con il suo primo pronunciamento, ha di fatto accolto le ragioni del Comune che ha impugnato la sentenza del Tar, affermando, sostanzialmente, che l’interesse pubblico è nella fattispecie prevalente rispetto a quello privato, tenendo conto della rilevanza dell’opera in oggetto per il potenziamento della viabilità cittadina, nonché la necessità di non disperdere i finanziamenti disponibili.
Hanno ribadito il sindaco e l’assessore :
posto che le sentenze vanno rispettate, lo scorso luglio abbiamo preso atto del pronunciamento del Tar Abruzzo sul ‘caso’ del Ponte Nuovo, che la nostra amministrazione comunale intende realizzare nell’area ex Camuzzi, che ha imposto un temporaneo stop a una procedura che comunque non è stata totalmente messa in discussione, ma anzi è stata ritenuta nella sostanza corretta, fatta eccezione per alcuni aspetti formali che, se del caso, sarebbero in linea teorica anche riproducibili, consentendo all’amministrazione di arrivare al medesimo risultato. Sicuramente parliamo di una sentenza che ci ha colto di sorpresa perché inizialmente il Tar aveva rigettato la richiesta di sospensiva delle procedure espropriative presentata dai proprietari delle aree interessate dall’intervento, affermando testualmente di ‘rigettare l’istanza ritenuto che il ricorso non sembra assistito dal prescritto fumus’. A fronte di tale decisione l’amministrazione comunale era nelle condizioni legali per far viaggiare gli atti e procedere con la gara. Lo scorso luglio è però intervenuta la sentenza di merito che andava rispettata e i nostri uffici tecnici e legali si sono messi al lavoro per riconsiderare i contenuti del pronunciamento che ha annullato non la procedura di gara, ma le procedure espropriative. Il Ponte Nuovo verrà dunque realizzato. Nel frattempo, però, con i nostri uffici legali e con gli uffici tecnici abbiamo ritenuto opportuno procedere con la sospensione temporanea delle procedure di gara partite ufficialmente lo scorso 9 giugno con pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, sul sito dell’Osservatorio, e sul Sito istituzionale del Comune, fissando al 30 settembre 2011 l’ultima data utile per la presentazione delle offerte. Sospesa la gara, gli uffici hanno deciso di muoversi su un doppio binario: da un lato hanno ripreso la progettazione per correggere le perplessità sollevate dal Tar, con una revisione del prezziario e dei costi, inevitabilmente aggiornati e dunque saliti. Dall’altro abbiamo però anche impugnato la sentenza del Tar presentando ricorso al Consiglio di Stato, a ribadire, in ogni caso, la volontà dell’amministrazione di realizzare un’opera che il nostro governo cittadino considera di elevato valore strategico per il miglioramento dei collegamenti con l’Area Urbana Vasta. Parliamo infatti di un asse innovativo che consentirà l’attraversamento urbano nord-sud evitando di passare per il centro, assicurando, da un lato, lo snellimento della mobilità e, dall’altro, la possibilità di collegamenti più rapidi ed efficienti. Non solo: anche rispetto alla principale via di penetrazione nella città da ovest, ossia l’asse attrezzato, la struttura permetterà una connessione diretta con poli nevralgici, come l’area di risulta a nord, e, a sud, il nuovo Polo giudiziario, l’università e il futuro Polo direzionale-amministrativo. Inoltre il Ponte consentirà in modo diretto lo smistamento del traffico veicolare verso le aree già destinate nel Piano triennale delle opere pubbliche ad accogliere i principali parcheggi di scambio del territorio, ossia quelli delle aree di risulta, passando direttamente da via Gran Sasso, ed evitando alle auto di penetrare nel centro della città, come in corso Vittorio Emanuele, e quelli di Porta Nuova già realizzati in via Misticoni.In sostanza il Consiglio di Stato, ritenuto, come si legge nel dispositivo, che nella presente fase cautelare del giudizio, risulta prevalente la considerazione per il pregiudizio dedotto dall’appellante Comune in ordine alla rilevanza delle opere progettate per la viabilità cittadina e alla necessità di conservazione dei finanziamenti al riguardo necessari, ha accolto l’istanza cautelare e ha sospeso l’esecutività della sentenza impugnata. Ovviamente ora dovrà esserci l’esame e il pronunciamento nel merito, ma già l’espressione odierna è un successo per la nostra amministrazione che comunque sta già mandato avanti una nuova procedura proprio per non perdere tempo prezioso”. Il Ponte Nuovo progettato dall’amministrazione comunale sarò carrabile e come previsto nelle planimetrie, verrà realizzato a monte del Ponte D’Annunzio e collegherà direttamente via Lago di Campotosto con via Gran Sasso: l’asse avrà una lunghezza totale di 86 metri e la larghezza dell’impalcato sarà di 30 metri, diviso in due semi-impalcati di 13 metri l’uno con uno spazio centrale di divisione. Ogni carreggiata sarà composta da uno spartitraffico interno protetto da un guardrail largo 4 metri e mezzo, una doppia corsia per ogni senso di marcia larga 3,25metri, una banchina esterna larga un metro, e banchine interne di mezzo metro di larghezza. Inoltre ai lati del ponte sono previsti percorsi ciclopedonali, larghi 2,80 metri, separati dalla sede stradale tramite un guard rail. Il raccordo del ponte con la viabilità esistente, sia a nord che a sud, avverrà tramite due rotatorie, e anche questo ponte sarà strallato, con un’unica antenna di forma bipartita alta 50 metri, alla quale saranno collegate le funi di sostegno dell’impalcato, antenna che verrà collocata al centro della rotatoria nord, sulla sponda del fiume opposta all’asse attrezzato. E sempre in corrispondenza dell’antenna è previsto l’inserimento di un campo fotovoltaico per assicurare autonomia energetica alla struttura.