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Pescara, Precisazione su tariffe Tari

da Redazione

Adelichi SulpizioReplica dell’assessore alle Finanze di Pescara, Adelchi Sulpizio al direttore della CNA di Pescara

PESCARA – L’assessore alle Finanze di Pescara, Adelchi Sulpizio sostiene: “Per la prima volta gli artigiani risparmieranno, l’aumento è contenuto e riguarda solo una sottocategoria rappresentata da 30 utenze su 67.000 contribuenti”

“In merito alle notizia diffusa dalla stampa circa l’aumento della Tari a carico della categoria degli artigiani, mi corre precisare innanzitutto che si tratta non dell’intera categoria, bensì di una sottocategoria in cui prevalgono le botteghe di falegnami e idraulici: parliamo di circa una trentina di utenze, su un totale di circa 67.000 utenti.

Non solo, l’entità dell’aumento in questione relativo per tutte le posizioni di detta sottocategoria, calcolato su base annua e non al metro quadro, ammonta ad un totale di circa 300 euro complessivi. Non basta ancora, voglio ricordare che tutte le altre categorie di artigiani presenti scontano ribassi rispetto agli anni precedenti.

L’aumento, l’unico riscontrato, di certo non mi rende contento, ma parliamo di tariffe che non sono il frutto di decisioni della politica, quindi non stabilite “per fare cassa” come qualcuno potrebbe pensare, ma fissate da precise previsioni legislative che l’Amministrazione si è limitata soltanto ad applicare.

Da qui non posso che invitare il direttore della CNA di Pescara ad un chiarimento diretto sulla TARI, al fine di illustrare nel dettaglio cosa accadrà e le riduzioni previste, per sciogliere i suoi dubbi e soprattutto per evitare allarmismi a un mondo vitale dell’economia pescarese che non è stato assolutamente interessato dagli aumenti e verso cui l’Amministrazione ripone la massima attenzione, proprio perché ne conosce la fragilità e i problemi. Un’attenzione dimostrata dai fatti, con le riduzioni sensibili che abbiamo apportato a tutto il mondo produttivo pescarese. Qualche esempio: bar e pasticcerie avranno un ribasso dell’8,74 per cento; ristoranti e pizzerie pagheranno il 7,24 per cento in meno; i negozi di abbigliamento – 5,21”.

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