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Pescara: precisazioni di Seccia sul “caso” Modavi

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PESCARA – L’assessore al Patrimonio Eugenio Seccia in merito al ‘caso’ del Modavi ha puntualizzato che l’amministrazione comunale di Pescara, da circa tre settimane, è rientrata in possesso dei locali di via Maestri del Lavoro, concessi in uso al Modavi dal passato governo cittadino di centro-sinistra all’indomani del terremoto.Già a gennaio-febbraio era stata manifestata all’associazione la necessità di poter disporre della struttura per ospitarvi attrezzature comunali, al fine di liberare le aree destinate al cantiere per la costruzione della futura Caserma dei Carabinieri.Ha ricordato Seccia:

quando ci siamo insediati lo scorso anno l’amministrazione ha avviato la ricognizione di tutti gli immobili di proprietà comunale concessi in uso ad associazioni esterne, molte delle quali operanti nel settore del volontariato e della solidarietà, altre nel mondo dell’associazionismo. Tra le strutture è subito emerso il fabbricato del centro sociale di via Maestri del Lavoro che, all’indomani del terremoto che il 6 aprile del 2009 ha devastato L’Aquila, l’ex governo di centro-sinistra, nella persona dell’ex vicesindaco D’Angelo, ha assegnato al Modavi, sfrattando gli anziani, per ospitarvi i generi di prima necessità, gli alimenti, l’abbigliamento e altri oggetti, raccolti nella gara di solidarietà, e destinati a essere portati a L’Aquila.

Già a fine anno il nuovo governo cittadino ha iniziato ad avere contatti con il Modavi, manifestando l’esigenza di rientrare in possesso di quella struttura per fini istituzionali, ovviamente concedendo all’associazione, che comunque opera nel volontariato, il tempo idoneo per svuotare i locali o trovare una diversa sistemazione al materiale non ancora smistato a favore delle popolazioni terremotate.

Tra gennaio e febbraio l’Ufficio patrimonio ha inviato una serie di solleciti formali attraverso lettere ufficiali, ricordando la necessità di liberare il fabbricato, dove nel frattempo si è manifestata l’esigenza di trasferirvi temporaneamente alcune attrezzature custodite presso i magazzini di via Passo Lanciano, magazzini che però a nostra volta dovevamo liberare per consentire l’avvio del cantiere per la realizzazione del nuovo Comando provinciale dei Carabinieri.

Finalmente, dopo ripetuti solleciti, il Modavi tre settimane fa ha riconsegnato le chiavi della struttura di via Maestri del Lavoro al Comune, che ha subito ripreso possesso del fabbricato per le necessità istituzionali. Oggi seguiamo con stupore quanto accaduto in seno all’associazione, un episodio che comunque nulla ha a che vedere con i rapporti avuti con l’amministrazione comunale, rapporti che tra l’altro abbiamo ereditato dal passato governo cittadino. In merito alla riapertura del centro sociale sempre all’interno di via Maestri del lavoro,i nostri dirigenti con l’assessore alle Politiche sociali Cerolini stanno individuando la soluzione migliore per garantire un’idonea sistemazione agli anziani del posto che comunque già oggi stanno usufruendo delle attività proposte da altre strutture presenti in città, come il centro sociale di via Rigopiano, a breve distanza da via Maestri del Lavoro.

Pubblicato da
Gulizia Leonello

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